sabato 31 agosto 2013

EZIA DI CAPUA "PROSPETTIVE IN ACQUERELLO 1976 - 2013 ": Recensione a cura di Marco Raiti


SALA CARGIA’ 22 AGOSTO 2013
EZIA DI CAPUA
“Prospettive in Acquerello 1976-2013”
Recensione a cura di Marco Raiti


La prima volta che ho visitato la Mostra di Ezia, cioè durante l'inaugurazione, ho lasciato scritto alcune frasi nel
EZIA DI CAPUA
tradizionale diario riservato ai visitatori.
Queste esaltavano alcune grandi qualità che esprimono le sue opere: cioè l'eleganza, l'armonia. La bellezza.
Poi ho rivisitato la mostra con occhio ed animo più attento ed ho scoperto che nell'arte espressa da Ezia c'era molto di più.
Mi risulta ora non facile descrivere tutte le qualità, tutta la magnificenza che io ho visto nelle opere di questa grande artista, tutto lo stupore che esse hanno suscitato in me. Spero, però di esserne all'altezza di scrivere qualcosa che faccia comprendere l'effetto che esse hanno provocato in me.
Entrare dentro un'opera di Ezia ( badate che io mi sento di chiamarli quadri e poi ne capirete il perché) significa entrare in un universo che vive in piena autonomia e indipendente dal nostro. Centinaia di particolari che scopri ogni volta che usi la lente, un'armonia di immagini prospettive, significati intrinsechi, simbolismi e perfezioni cromatiche od assenze di colore che non noti poiché il rilievo grafico è talmente completo da non avere necessità di altre espressioni cromatiche. Tutto questo navigando in ognuno di questi mondi perfettamente assestanti.
Volendo bestemmiare, ciò fa pensare che Ezia si senta un po' come il Padreterno che ambisce a dare vita ad nuovi universi cercando l'armonica perfezione in questi.
Ma di divino risulta anche la tecnica di realizzazione di tutte o di molte di queste opere.
Ezia crea ogni mondo disegnando centinaia o migliaia di piccoli puntini, come a volere creare ogni atomo di questi universi. Ogni punto con precisa funzione cromatica e figurativa, una posizione spaziale che genera un risultato stupefacente per quanto riguarda le prospettive o ancor meglio la tridimensionalità degli universi.
Lei mi ha confidato che per queste realizzazioni, si isola e si immerge in un mare formato dalle note di famose melodie di musica classica per ore, e,quasi in uno strato di trans, in cui ricama punto per punto, atomo per atomo tutto il suo microcosmo formato da angioletti, capitelli, madonne, mostri mitologici, simbolismi più intensi e nascosti parlando con  un linguaggio denso, profondo che percorre i temi della vita, delle sue esperienze sentimenti e pensieri, cuore e ragione, ma tutto regolato con una perfetta armonia, che non da adito, a momenti scriteriatamente impulsivi che potrebbero rompere le linee perfette del cristallo.
Così risulta quasi superfluo parlare dei soggetti delle raffigurazioni, che comunque stupiscono, commuovono, fanno riflettere. I temi dell'infanzia, dove compaiono immagini di giocattoli, oggetti legati al quel sereno tempo, che per Ezia sembra davvero spensierato e lieto come traspare subito dalle scene riprodotte. Le riflessioni intrinseche sulla vita e la morte: così enigmatiche, ma sempre esposte con pudore artistico.
I mostri dell'inconscio che riemergono con reminiscenze di studi mitologici a demonizzare ciò che per Ezia è il male nella sua interezza; e ancora richiami all'arte sacra con miti e una fede che sembra avere come unico scopo l 'armonia nella sua funzione di perfezione assoluta.
Velata con lo stesso pudore traspare anche un messaggio di impegno civile e sociale nel ruolo specifico della donna, contro le nefandezze della società moderna.
Per poi giungere ad un'apoteosi di perfezione geometriche dove più che la scienza sembra proprio la perfezione armonica il traguardo finale. Dove il colore sparisce, perché superfluo di fronte ad una grafica completa già per se stessa nella dimensione figurativa e l'assenza completa di cromatismi diversi dal bianco e il nero apportano quell'eleganza e delicatezza unica nella sua espressività.
Per ultimo, ma non per importanza, l'involucro, e il basamento su cui si erge l'opera la cornice e il foglio come se fossero  l'aria e atmosfera tutta di ogni piccolo grande cosmo. Niente lasciato al caso e tutto atto ad imitare la perfezione divina.
Ezia stessa mi confida: " A volte è l'opera che induce alla scelta del foglio, a volte è l'opposto. Guardando fisso il foglio è lui con la sua anima che ispira e genera la creazione”.
Poi c'è la continua e vera ricerca dell'artista che attraverso i mille mondi, passando da microcosmi a microcosmi, che spesso vengono realizzati in mesi e mesi di lavoro, crea un percorso che tende sempre verso la perfezione dell'armonia.

Marco Raiti
San Terenzo, li 30 agosto 2013


Marco Raiti: Ha cominciato a scrivere poesie all’età di tredici anni, più tardi si è  cimentato anche in prosa con alcuni brevi racconti.
Nel 2008 ha pubblicato con Kimerik il volume “PALAMITI PER VERSI E PAROLE DISPERSI NEL MARE DEL TEMPO”: una raccolta di oltre ottanta poesie e quattro brevi racconti.
Nel 2009, ha pubblicato il suo primo  romanzo intitolato “OMICIDI NEL 2117“ edito e distribuito in tutta Italia da Zona (Genere: fantascienza, fantasy, giallo).
Nel dicembre 2011 ha pubblicato con EDIZIONI 5 TERRE una raccolta di racconti intitolata: RACCONTI
Da alcuni mesi ha terminato di scrivere anche il secondo romanzo dal titolo: “IL TEMPO DEL GUERRIERO“ ( Genere: avventura);  in attesa di una proposta editoriale.
PREMI E RICOSCIMENTI
Ha ottenuto importanti riconoscimenti in molti concorsi letterali nazionali ed internazionali:
2° e  4° posto in due diverse edizioni del PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TROFEO DELL’ALTIPIANO “ nell’ ‘84, finalista nelle sezioni “ POESIA SINGOLA “ e “ NARRATIVA SINGOLA “  del “ PREMIO NAZIONALE PIOLTELLO “, nel ‘97.
Nel 2008: finalista con due brevi racconti nel concorso letterario nazionale “ CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE EMOZIONI IN BIANCO E NERO “
Nello stesso anno, 5° posto nel I premio internazionale di poesia “ EMOZIONE IN VERSI “.
Finalista, nella “ Prima Edizione del Concorso Nazionale di Poesia 'IL FORTE' 2008 “  con  il VOLUME PUBBLICATO: “PALAMITI PER VERSI E PAROLE DISPERSI NEL MARE DEL TEMPO”
PUBBLICAZIONI  VARIE
Nel 1987, ha pubblicato, insieme ad altri autori, 21 poesie nel volume “ SPIRAGLI 8 “ della collana “ SPAZIO A CHI SA SCRIVERE “ edito da “ EDITRICE NUOVI AUTORI “.
Nel 2007 ha pubblicato 15 poesie nell’antologia “ I MAGNIFICI DIECI “ edito da “ VITALE EDIZIONI “ con prefazione di Silvia Denti.    
Nel gennaio 2008  ha pubblicato il volume di poesie e racconti “ RIME DISPERSE NEL VENTO…NEL TEMPO “ auto-prodotto dal sito di Lulu ,
Nel luglio del 2010 ho pubblicato, sempre auto-prodotto con il sito internet LULU, un volumetto di nuovo poesie intitolato “TRA SBORNIE DI MALINCONIE E BATTITI DI CUORE”.
ANTOLOGIE
Parecchie sue opere sono state inserite in varie antologie; per tutte: “ ANTOLOGIA DI POESIA PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA CITTA’ DI LA SPEZIA “ nel 87, antologia “ di Versi nel vento “ a cura di Ivana Federici nel 2006, antologia  del premio letterario “ IO SCRIVO “, nel 2007 e nello stesso anno antologia poetica “ POESIA DA NETEDITOR ”.





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