lunedì 26 marzo 2018

ROMANO FRANCESCHETTO, baritono SARA' DULCAMARA IN “ELISIR D'AMORE”– Intervista a cura di Ezia Di Capua

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2018
Sezione CORO LIRICO LA SPEZIA


ROMANO FRANCESCHETTO

ELISIR D'AMORE di G.Donizetti
TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA
SABATO 21 Aprile 2018 ore 21:00

ROMANO FRANCESCHETTO, baritono ha debuttato nel 1981 Benché il suo repertorio sia assai vasto, spaziando dal '700 ad opere contemporanee in prima esecuzione, si è specializzato nei principali ruoli di " buffo "del 18° e 19° secolo, coi quali si è cimentato nei principali teatri italiani e stranieri. Fra questi figurano:
La Scala, il Teatro dell'Opera di Roma La Fenice di Venezia, Verona, Bologna, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Regio di Torino, Catania , il Teatro Petruzzelli di Bari .
Fra i teatri stranieri ricordiamo: la Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf, Oviedo,   Dresda, San Pietroburgo e Brisbane Rio de Janeiro e San Paolo, il Grand Theatre di Bordeaux, l’Holland Park Festival di Londra e lo Staatsoper di Amburgo, New Israeli Opera di Tel Aviv.


ROMANO FRANCESCHETTO interprete di Dulcamara nell' Opera "Elisir d’Amore", melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani, che andrà in scena in scena sabato 21 aprile, alle ore 21,00 al Teatro Civico della Spezia, mi ha concesso in esclusiva per Sala Culturale CarGià l’intervista di seguito pubblicata che verrà estesa solo parzialmente ai quotidiani online. Lo ringrazio moltissimo per la sua amicizia, e contraccambiando stima e simpatia la saluto caramente anche a nome di tutti i lettori.
Ezia Di Capua

Intervista a Romano Franceschetto  - prima parte
Dal 1981 calchi i palcoscenici lirici più celebri al mondo sei un vero professionista del canto con grandi doti attoriali, il 21 aprile alle ore 21,00 sarai a La Spezia al Teatro Civico interprete di Dulcamara nell'Opera “'Elisir d' Amore” di G. Donizetti, Opera prodotta dall' Associazione Coro Lirico La Spezia con cui hai già espresso, proprio al Teatro Civico il tuo talento artistico in occasione della messa in scena di Tosca nel 2015 e in La Bohème nel 2014, come ti stai preparando a questo straordinario ruolo che esige molta teatralità e abilità canore?
Torno sempre con grande piacere a La spezia, dove ormai so di avere dei veri amici. L’accoglienza calorosa che mi è finora stata riservata mi fa sperare nella buona riuscita anche di questo progetto. Dulcamara è un ruolo stupendo, ma anche molto impegnativo; per cui è necessario dosare divertimento ed estrema concentrazione per ottenerne il risultato migliore.
Una carriera luminosa, applausi dal pubblico e dalla critica segnano il tuo cammino artistico nazionale e internazionale, lancia un invito al pubblico della città della Spezia affinchè venga al Teatro Civico ad applaudire “Elisir d' Amore” ?
Che dire? Cari amici spezzini: avete tutti gli ingredienti per una serata di grande divertimento: opera stupenda, allestimento elegante e regia accattivante, coro dalla vocalità genuina, come di chi ha passione ed amore per questo repertorio, colleghi del cast di grande bravura, un direttore raffinato . Fossi in voi, mi precipiterei subito ad acquistare i biglietti !!!
Il tuo repertorio è assai vasto, spazia dal '700 ad opere contemporanee in prima esecuzione, hai scelto di specializzarti nei principali ruoli di " buffo "del 18° e 19° secolo, coi quali ti sei cimentato nei principali teatri italiani e stranieri. Parlaci della tua scelta, della tua personalissima ricerca stilistica recitativa.
Oltre al grande repertorio , mi è capitato di affrontare molti titoli desueti. E ho imparato ad apprezzare composizioni che vengono definite “minori” ma che in realtà minori non sono. Salieri, ad esempio, col suo Falstaff, oppure Il barbiere di Siviglia di Morlacchi, o il Don Chisciotte di Paisiello, sono state vere rivelazioni. Cerco con ognuna delle opere che affronto di inserire la mia “fisicità generosa” e in ognuna metto impegno e passione.
In Italia hai calcato i Teatri più importanti solo per citare alcuni: La Scala con “Lo sdegno del mare, di  Henze”, il Teatro dell'Opera di Roma con “ Sancho nel Don Chisciotte di Paisiello”, Bartolo nel "Barbiere" rossiniano, “Tosca”,  “La serva padrona “di Paisiello, La Fenice di Venezia con Turandot di Busoni e Don Giovanni di Mozart”
Puoi raccontarci qualche momento significativo vissuto dietro le quinte di questi teatri prestigiosi.
La vita del cantante lirico è piena di viaggi, di persone nuove e interessanti da incontrare, di musica e teatro da vivere fino in fondo. Ma è fatta anche di sacrifici, di lontananza da casa, di ore di impegno. Tutto questo rende la nostra professione una cosa da vivere con impegno ed entusiasmo. Gli episodi e gli aneddoti sarebbero tanti. Voglio solo ricordarne un paio. Così, di getto,mi vengono in mente le prime volte che ho calcato questo o quel palcoscenico, il primo concorso, la prima audizione importante. Ricordo la magia della prima volta, quando, entrando dalle quinte dipinte, mi sembrava di vivere in quei libri di fiabe che leggevo da bambino, quelli che, spalancandone le pagine,facevano prendere vita a immagini tridimensionali.

Intervista a cura di Ezia Di Capua









INTERVISTA PUBBLICATA SU LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
https://www.gazzettadellaspezia.it/cultura/item/83789-franceschetto-entrando-dalle-quinte-dipinte-mi-sembra-di-essere-in-quei-libri-di-fiabe-che-fanno-prendere-vita-a-immagini-tridimensionali

E’ concesso l’utilizzo di testi e immagini ai soli fini di studio citando sia l’Autore che il Blog di Sala Culturale CarGià come fonte insieme al relativo link © Sala Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.itRingrazio sentitamente Ezia Di Capua

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venerdì 23 marzo 2018

“L' ELISIR D'AMORE” AL TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA – SABATO 21 APRILE ORE 21:00 - Produzione dell'Opera firmata Associazione Coro Lirico La Spezia

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2018
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA


Un’opera comica e sentimentale insieme. Un melodramma giocoso . Nell’Elisir d’amore di Donizetti, oltre a pure maschere ereditate dalla commedia dell’arte il soldato vanitoso e fanfarone Belcore e il dottore ciarlatano Dulcamara, ci sono infatti personaggi dotati di un cuore: Nemorino, giovane innamorato bloccato dalla timidezza, e Adina, donna consapevole della propria bellezza e del proprio fascino, ma non egocentrica né manipolatrice. Nel corso della vicenda, Nemorino allenta i propri freni inibitori grazie a quello che crede essere un filtro d’amore, mentre Adina, alla fine, si lascia sedurre dal sentimento sincero di Nemorino e scarta, saggiamente, il machismo superficiale di Belcore.
Sullo sfondo di questo intreccio insieme comico e sentimentale, anche un pizzico di critica sociale: le fanciulle dell’immaginario paese dei Baschi in cui è ambientata la vicenda “perdono la testa” per l’impacciato Nemorino non grazie alla pozione magica di Dulcamara, ma perché attirate dalla fortuna economica che uno zio lascia  in eredità al giovane. Il vero “filtro d’amore”, insomma, per loro è il denaro…



TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA

L'ELISIR D'AMORE di Gaetano Donizetti – Opera in due Atti

SABATO 21 APRILE ORE 21,15

INFO: 0107 7275 21
3474211455

Ezia Di Capua - Vice Presidente e Curatore - Ass. Coro Lirico La Spezia






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giovedì 15 marzo 2018

ARIE LIRICHE AL MUSEO AMEDEO LIA - La Spezia

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2018
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA - Eventi Artistici e Culturali

Ciclo di mattini musicali al Museo Amedeo Lia, nel Salone delle nature Morte.
Il progetto “Arie Liriche al Museo” condiviso con le istituzioni, intende unire più forme d'Arte in un luogo di straordinario spessore artistico, il Museo Lia per presentare la trama culturale della nostra città nell'obiettivo di valorizzarla e favorire il prolungarsi della permanenza dei turisti croceristi sul territorio spezzino.
Le visite al Museo Amedeo Lia, associate agli appuntamenti con la musica lirica, aperte alla città e a tutti gli appassionati di arte e bel canto, si realizzeranno, in linea con l'arrivo delle navi da crociera, a partire dal mese di aprile fino a settembre
Nel mese di aprile i concerti si realizzeranno in queste date:10 -17- 20 - 28 alle ore 11,00
I protagonisti dei concerti di raro pregio, saranno il tenore Kentaro Kitaya, Direttore di Coro e Presidente dell'Associazione Coro Lirico La Spezia, accompagnato al pianoforte da Miki Kitaya, insieme saranno interpreti degli autori tra i più amati Puccini, Verdi, Donizetti, Schubert espressi in repertori noti al grande pubblico, tratti dalle pagine più preziose del repertorio Operistico .
I concerti verranno realizzati nella XIII Sala del Muso Amedeo Lia in Via Prione, dedicata alle Nature Morte, genere pittorico che nasce alla fine del Cinquecento e si sviluppa nei secoli successivi in Italia e nei paesi fiamminghi, le arie liriche si uniranno alla bellezza all'eccellenza delle opere esposte di autori fondamentali nel della panorama storia dell'Arte italiana Fede Galizia, Andrea Belvedere, Cristoforo Munari, Panfilo Nuvolone e altri.

Ezia Di Capua – Vice Presidente - Curatore - Ass. Coro Lirico La Spezia

Fede Galizia - Natura morta con alzata di pere
terzo decennio del XVII secolo circa
La tavola è ritenuta unanimemente autografa di Fede Galizia, pittrice trentina di cultura lombarda. Com'è tipico del linguaggio pittorico dell'artista, questa natura morta è caratterizzata dalla semplicità compositiva e dai raffinati toni bruni dominanti. In una maiolica bianca sono disposte alcune pere, ed alla base di questa sul bordo del tavolo, vi sono tre noci simbolo del sacrificio della Croce, ed una pera tagliata a metà, ormai decomposta che pare alludere alla fugacità della vita.


Il Museo
Museo Civico "Amedeo Lia"
Via Prione, 234 - 19121 - La Spezia
Tel. 0187.731100
Fax. 0187.731408
museolia@comune.sp.it




Il Museo è ubicato in zona pedonale e pertanto inaccessibile ad auto e pullmann
Per chi arriva in pullmann:
All'uscita del raccordo autostradale della Spezia (Autostrada A12), appena entrati in città, seguire le indicazioni per il centro.
Si consiglia di percorrere Viale Italia (il lungomare), Viale Amendola, quindi svoltare a destra in Via dei Mille e sostare temporaneamente in Piazza Cavour per far scendere i passeggeri. Il pullmann potrà trovare parcheggio in Viale Fieschi (zona stadio "A. Picco"). I visitatori giungeranno al Museo percorrendo a piedi circa 200 metri, partendo da Piazza Cavour, proseguendo in Via dei Mille sino ad arrivare in Via Prione, dove è sito il Museo "A. Lia" al numero civico 234.

Per chi arriva in auto:
All'uscita del raccordo autostradale della Spezia (Autostrada A12), presso la struttura del Palazzetto dello Sport, è presente l'ampio parcheggio gratuito Park Palaspezia, in cui e possibile lasciare l'auto e prendere un bus-navetta di SOLA DISCESA diretto verso il centro. Scendendo alla penultima fermata, il visitatore potrà percorrere Via Prione fino ad arrivare al numero civico 234, dove è il Museo.

Per chi arriva in treno:
Dalla Stazione Ferroviaria della Spezia si percorre a piedi Via Prione per circa 10 minuti, in direzione mare, fino al numero civico 234 dove è il Museo.


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giovedì 8 marzo 2018

8 MARZO CON BLUE JANE ACOUSTIC TRIO : MUSICA LIVE TUTTA AL FEMMINILE

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2018
Sezione - Eventi Artistici e Culturali
 
BLUE JANE ACOUSTIC TRIO

BLUE JANE ACOUSTIC TRIO: tre giovanissime musiciste, Sonia Isabel Calvo cantante, Giulia Perazzo alla chitarra, Marta Abruzzese al basso, si sono fatte conoscere al Festival Country del Carrara Fiere, al Sarzana jazz e blues, in seguito in vari locali del territorio e il 16 Febbraio all'Hard Rock Cafè di Firenze.
L'8 marzo per celebrare la Festa della Donna saranno ospiti del Tibe di Mario Cidale in Via del Canaletto a La Spezia. Una serata tutta al femminile per raccontare storie di donne attraverso grandi classici della musica nazionale ed internazionale degli ultimi decenni. Il loro vasto repertorio propone le cover di grandi classici in versione acustica includendo brani moderni ed inediti, esplorando anche stili meno conosciuti come il country e la musica spagnola, seguendo un progetto molto ampio, che spazia tra blues, jazz, pop, rock, da Ed Sheeran ai Rolling Stones. Spiccano brani di Joni Mitchell, Aretha Franklin, Alanis Morissette, Dolly Parton, Rickie Lee Jones, Lauryn Hill. Il nome sognante, Blue Jane, è rappresentativo di una forza originale, tutta al femminile, che si propone con energico intrattenimento e performance live entusiasmanti che coinvolgono il pubblico. Le tre ragazze hanno di recente fondato il progetto per passione e provengono da esperienze musicali significative. Sonia Isabel Calvo, cantante: ha vinto nel 2013 il premio Tiberio Nicola come miglior voce nell'ambito del festival internazionale del Jazz della Spezia. La sua formazione si è svolta attraverso numerosi seminari in Italia e nell'ambito di Umbria Jazz a Perugia ha vinto una generosa borsa di studio del prestigioso Berklee College di Boston. Si è classificata prima al premio Elvi Bartolini "Una voce, una canzone" ed è stata finalista nazionale in numerosi concorsi musicali. Collabora con importanti musicisti e parolieri. Marta Abruzzese, bassista: fin da giovanissima ha fatto parte di band come gli Onda Libera; passa con disinvoltura anche alla chitarra, dimostrando personalità e originalità. Giulia Perazzo, chitarrista: musicista versatile e talentuosa, si è dedicata allo studio della chitarra classica, coltivando una autentica ed innata passione ereditata in famiglia, anche attraverso la sperimentazione di diversi generi musicali.

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domenica 4 marzo 2018

BUON COMPLEANNO...... SAN TERENZO FESTEGGIA OTTOCENTO ANNI

Sala Culturale CarGià Promozione Artistica 2018
Sezione - Eventi Artistici e Culturali 


Un paese festeggia il suo... compleanno. Succede a San Terenzo dove un gruppo di amici ha deciso di celebrare gli ottocento anni di vita del borgo. Il pretesto lo ha fornito il più antico documento noto nel quale viene citato il paese. L’atto fa parte del codice Pelavicino, porta la data del 6 marzo 1218, ed è una sentenza relativa ad una disputa tra i signori di Trebiano e il vescovo di Luni. Partendo da questo fatto storico un gruppo di amici ha deciso di festeggiare la ricorrenza.
L’appuntamento è per martedì alle 17 e 30 nei locali della parrocchia messi a disposizione dal parroco, don Luca Gualdi e ad organizzare l’evento sono Riccardo Bonvicini, Beppe Mecconi, Claudio Ceretti e Vincenzo Perfetti. Riccardo Bonvicini, cultore della storia locale, racconterà le origini del borgo; Beppe Mecconi, regista, pittore e scrittore, leggerà gli scritti di alcuni degli illustri personaggi che hanno soggiornato in paese e racconterà una favola medievale accompagnato dalle suggestioni musicali di Livio Bernardini, Corrado Perazzo ed Egildo Simeone; Claudio Ceretti accompagnandosi con una chitarra proporrà alcune canzoni dialettali del paese mentre Vincenzo Perfetti proietterà alcune decine di fotografie tratte dal suo fornitissimo archivio personale.
«Più che una festa è un pretesto per stare insieme. - spiegano Riccardo Bonvicini e Beppe Mecconi - Abbiamo colto l’occasione per ritrovarci a vedere le fotografie di Vincenzo Perfetti e ascoltare Claudio Ceretti cantare le canzoni di Sandro Baldassini e Fino Fedi, due dissacranti menestrelli locali che ad ogni verso strappano ancora oggi una risata. Ci sarà anche spazio per la storia del borgo a partire dalle sue origini e soprattutto ci inorgoglisce sottolinearne la straordinarietà». «Ci sono paesi più antichi e famosi – prosegue Riccardo Bonvicini – ma San Terenzo offre delle caratteristiche che lo rendono più unico che raro. Pochi anni fa dei volontari hanno pavimentato la passeggiata dietro il castello, ma già nel secondo dopoguerra i santerenzini avevano costruito, con i loro soldi e il loro sudore, il campo di calcio di Falconara e poi lo hanno donato al Comune. Sciocchezze se si pensa che secoli prima gli abitanti del borgo avevano addirittura costruito il castello. C’è un documento del 1588 conservato all’archivio di Stato di Genova nel quale si attesta che la fortificazione fu realizzata dei santerenzini. Per noi, ancora oggi, un vanto non da poco».
«C’è anche un altro motivo di orgoglio – sottolineano Bonvicini e Mecconi – legato al fatto che San Terenzo rappresenti la culla del golfo dei Poeti. Il toponimo infatti fu creato proprio in paese il 30 agosto del 1910 ed è strettamente legato a tre santerenzini di adozione. A coniarlo fu Sem Benelli, il quale visse otto anni nella torretta di villa Marigola, durante l’orazione funebre al funerale di Paolo Mantegazza che per trentasette anni fece del nostro borgo il suo buen ritiro e, non bastasse, c’è un riferimento ad un altro grande poeta, Percy Shelley, che a San Terenzo visse alcuni mesi prima della sua tragica morte. “Beato te, poeta della scienza – sono le parole pronunciate da Benelli - che riposi in pace nel golfo dei poeti. Divina anima di Shelley così tornerai più spesso a questa tua spiaggia diletta”».
Oltre all’incontro di martedì sono in calendario altri due appuntamenti. Il primo è alla Marina per domenica 11 alle 10 e 30 per una passeggiata guidata in paese alla scoperta di edifici storici e curiosità. Non è stata ancora fissata invece la data dell’ultimo incontro nel corso del quale Riccardo Bonvicini illustrerà la storia della chiesa locale e delle opere d’arte che contiene.



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venerdì 2 marzo 2018

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