domenica 28 luglio 2013

SALA CARGIA' SPONSOR DI " LA TRAVIATA " A PORTOVENERE

Il mio grazie al giornalista Marco Magi 

ARFANOTTI: SAGGIO DI BODYPAINTING “ TRA LE ONDE “ a cura di Ezia Di Capua


Nella giornata di sabato 27 luglio Matteo Arfanotti si è esibito, in Sala CarGià a San Terenzo, in una live performance di
MATTEO ARFANOTTI
bodypainting sul corpo della splendida modella Chiara Martinucci con cui ha condiviso la recentissima vittoria al Campionato Mondiale di Bodypainting tenutosi a Pörtschach in Austria. 

Il pittore e bodypainter ha preso spunto dal titolo della mostra “Tra le Onde” per creare una creatura marina, una Sirena che ben si lega alla produzione pittorica presente all’esposizione in Sala CarGià.
Si è acceso di magia sabato 27 luglio, il centro storico di San Terenzo, avvolto dal fascino della mano dell’artista Matteo Arfanotti che, ha incantato una folla di amici, fotografi professionisti, appassionati e visitatori intervenuti per assistere alla nascita di un’opera d’arte vivente. 


In qualità di curatrice della mostra di seguito la  mia analisi dell’opera:

Di grande  pregio il risultato,  le mani energiche e sapienti di Arfananotti, in poche ore   hanno dato vita ad una creatura marina, una sirena, “ Sirena del Golfo dei Poeti “ è il titolo col quale intendo battesimare quest’opera,  che ha affascinato e sedotto il pubblico presente rapito letteralmente dall’opera  vivente che, dipinta nei colori caldi e freddi,  ha dato l’impressione di essere più che dipinta, scolpita  dall’eccellente uso dei chiaroscuri che hanno e accompagnato dinamicamente le forme  esistenti e interpretato nuovi volumi, nuove profondità   modellando un nuovo criterio di plasticità. Onde e perle d’acqua hanno primeggiato  nella sinuosa composizione, linee decise e non, hanno creato flussi nuovi di energia e danzato armonicamente con la complessità della fantasiosa natura anatomica  ricercata e prodotta, seguendo il tema narrante della mostra “Tra le onde”. Straordinario  il talento di Arfanotti che con  eleganza  e padronanza assoluta del flusso pittorico   ha dato vero saggio delle sue capacità artistiche riconosciute al massimo livello nel mondo. Notevole efficace e coerente  la vena artistica di Arfanotti fluttua tra mistero e fascino ed è tesa a interpretare la donna nelle sue molteplicità comprese nell'arco del mito e della realtà. Ancora una nota straordinaria sulla  naturalezza anche di improvvisazione che ho osservato nel linguaggio grafico cifra espressiva nell'arte di Arfanotti, dove il bodypainting ingrandisce l’alfabeto dell’artista, dando vita ad inediti capolavori viventi di  trasparenti  cromie destinati a echi di fama internazionale.

Ezia Di Capua ( Curatrice della mostra )

Il BODYPAINTING consiste nella colorazione completa del corpo umano. I colori vengono applicati sul corpo con le dita, con pennelli o con l'aerografo. I disegni eseguiti da artisti, pittori, truccatori oppure aerografisti sono basati su temi comuni: floreali, faunistici, astratti. È utilizzato molto in ambito pubblicitario, nella moda, e negli eventi con esecuzioni dal vivo. L'origine del body painting moderno viene fatta risalire al 1933 quando Max Factor, dopo aver truccato interamente la sua modella con un nuovo make up, la espose alla Fiera Mondiale di Chicago. Questo pare essere il primo esperimento di body painting moderno. Dagli anni novanta ad oggi il body painting ha subito un vero boom.
Nel body painting moderno i colori naturali sono affiancati da colori acrilici e sintetici fatti dalle più importanti case di cosmetici internazionali. Sono colori che non recano danni alla salute della pelle né provocano allergie. La durata del disegno varia a seconda dei pigmenti utilizzati: L'hennè, di origine naturale, ha una durata che può oscillare da una a due settimane.Le tempere di origine naturale, hanno una durata di qualche ora (svaniscono con la doccia).Gli acrilici di origine artificiale, hanno una durata che varia da qualche ora ad un giorno (svaniscono con la doccia).Anche gli strumenti di lavoro si sono aggiornati con il passare degli anni: ai classici pennello e spugnetta si sono aggiunte sofisticate tecniche d' aereografia, che permettono di creare chiaroscuri, sfumature e dettagli molto precisi. Il pennarello è utilizzato spesso nel body painting per via della vasta gamma di colori disponibili e del modo in cui questi possono essere combinati tra loro. Dove non arriva l'aerografo ed i colori per raggiungere l'effetto desiderato si ricorre spesso all'utilizzo delle protesi. La pittura si unisce a queste per rendere gli effetti ancora più realistici. Le protesi possono essere sostanzialmente di due tipi: di piccole dimensioni oppure medio-grandi. Le prime vengono utilizzate per le parti più piccole del corpo:Lenti a contatto (colorate, occhi da zombie, occhi da serpente, da felino etc.).Ciglia finte (lunghe, colorate, glitterate, con cristalli, con piume, etc.).Unghie finte (colorate, lunghe, artigli, etc.).Denti finti (dracula, serpente, draghi, felini etc.).Orecchie allungate (elfo, avatar, nano etc.).Piccole ferite o ustioni. Quelle di medie e grandi dimensioni sono:Calotte per la testa. Finti arti mozzati. Protesi da applicare. Parti di volto o interi volti realizzati con calchi personalizzati. Le zone del corpo interessate e i colori stessi determinano varietà di questa fun art. Il body painting infatti comprende:Body paintingFace paintingHand painting
Il body painting consiste nella colorazione completa del corpo umano. I colori vengono applicati sul corpo con le dita, con pennelli o con l'aerografo. I disegni eseguiti da artisti, pittori, truccatori oppure aerografisti sono basati su temi comuni: floreali, faunistici, astratti. È utilizzato molto in ambito pubblicitario, nella moda, e negli eventi con esecuzioni dal vivo.
Il face painting è la decorazione del solo volto. Anticamente utilizzato durante i riti religiosi e di caccia, è tornato di grande voga a partire dagli anni 60 quando gli hippie, dipingevano sul loro volto i segni della pace durante manifestazioni anti-guerra e durante i concerti. I volti vengono colorati in svariate occasioni:
L’hand painting prende in considerazione del corpo umano solo la mano stessa e l'avambraccio. Vengono rappresentati solitamente temi faunistici, come musi di animali oppure animali interi.


COMUNICATI STAMPA a cura di Ezia Di Capua  - 28 luglio 
clicca sul link per leggere l'articolo:

LA NAZIONE 27 LUGLIO 2013




martedì 23 luglio 2013

MATTEO ARFANOTTI E FRANCESCA CALAMITA: IL FLUSSO MAGICO DELLA CREATIVITA’ a cura di Ezia Di Capua


SALA CARGIA' - VIA TROGU 54 SAN TERENZO
DOPPIA PERSONALE
MATTEO ARFANOTTI/FRANCESCA CALAMITA
"TRA LE ONDE"
a cura di Ezia Di Capua

Il mio grazie a quanti si sono occupati dell’evento: giornalisti, media, web, siti d’arte, tv
Il mio grazie a tutti gli amici intervenuti al Vernissage
Il mio grazie alla dott.ssa  Tiziana Clara Luisi che ha presentato la mostra
I miei complimenti a agli Artisti Matteo Arfanotti e Francesca Calamita
Ezia Di Capua

Inaugurata lunedi 22 luglio alle ore 18,00 in Sala CarGià  sita in Via  Angelo Trogu, 54 a San Terenzo, la doppia personale degli artisti Matteo Arfanotti e Francesca Calamita. La mostra, che ha avuto il patrocinio del Comune di Lerici e della ProLoco di San Terenzo ha titolo“ Tra le onde ”,  è inserita nel calendario della Rassegna di pittura a cura di Ezia Di Capua, che sarà realizzata  in Sala CarGià nell’ambito della stagione in Arte dedicata a Carla Gallerini edizione 2013 La rassegna di pittura iniziata il 18 maggio, terminerà nel mese di settembre e sarà vetrina di importanti artisti del nostro territorio .

MATTEO ARFANOTTI, nato a Sarzana (SP) nel 1974, si è diplomato presso il Liceo Scientifico della sua città
MATTEO ARFANOTTI
e successivamente si è laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze.
L’amore per l’Arte in tutte le sue forme lo ha portato a scegliere un percorso di studi che gli permettesse di conoscere e sperimentare personalmente e in diversi ambiti, senza subire influenze accademiche. Dal disegno alla pittura, dalle installazioni alle scenografie e dal design al bodypainting: queste sono le sfide che Arfanotti ha accettato e che gli hanno consentito di maturare una coscienza ed una conoscenza artistica attraverso un percorso di crescita ed individualizzazione trovando un proprio linguaggio, comune a tutta la sua produzione artistica.
La passione, la tecnica e la costante voglia di sperimentare lo hanno portato negli ultimi anni a realizzare in collaborazione con la moglie Francesca Calamita, architetto e paesaggista, giardini temporanei per eventi e concorsi, conseguendo il secondo posto al Concorso Internazionale per orti e giardini ad Euroflora 2011.
Nel 2010 si è avvicinato al mondo della pittura su corpo ed in soli tre anni ha conseguito prima il titolo di Campione Italiano di bodypainting nel 2012 per arrivare nel luglio di quest’anno a raggiungere il massimo livello internazionale diventando Campione del Mondo di bodypainting e di facepainting 2013.
In tutte le sue espressioni artistiche Arfanotti riesce magistralmente ad esprimere emozioni e turbamenti attraverso un linguaggio fatto di magia, sogno e mistero che in una prima fase della sua pittura si concretizzano nelle forme primitive della terra di Luni. Le statue stele, variamente raffigurate in scenari diurni e notturni nelle opere passate di questo pittore, subiscono poi un lento e progressivo processo di umanizzazione ed universalizzazione fondendosi con elementi provenienti da differenti culture. Le figure attuali di Arfanotti, principalmente femminili, creature divine, muse, che racchiudono in se sia la bellezza del creato che il lato oscuro e più recondito dell’animo umano, spesso appaiono silenziose ma in realtà hanno il dono di comunicare senza parole, di emanare attraverso il loro sguardo un messaggio universale che rafforza il nostro senso di appartenenza ad un passato e ad un futuro comune. Il legame con la propria terra, con la Natura e con il mistero che avvolge le nostre vite è quindi il filo conduttore, la cifra stilistica di questo artista poliedrico capace di trasformare forme e colori in emozioni pure!

FRANCESCA CALAMITA nata a Carrara nel 1974, da sempre sensibile ai temi della natura e dell’arte, si è
FRANCESCA CALAMITA 
laureata presso la Facoltà di Architettura di Firenze, approfondendo le tematiche ambientali e sociali legate alla pianificazione e alla progettazione paesaggistica anche attraverso corsi di perfezionamento, seminari e workshop, fino al conseguimento del Master in Paesaggistica che le ha permesso di confrontarsi con ambiti di ricerca affascinanti e complessi come il restauro di giardini storici, la progettazione di spazi della contemporaneità, la pianificazione e la progettazione del paesaggio.
                                      
Membro del Laboratorio di Ricerca in Architettura ed Ecologia del Paesaggio dell’Università di Firenze, per il quale è stata borsista di ricerca, è cultrice della materia e tutor per la didattica per il “Laboratorio di Progettazione dei sistemi verdi territoriali” coordinato dai professori Enrico Falqui e Lorenzo Vallerini, per il quale ha curato, insieme al Comune di Sarzana, l’evento “Paesaggi critici e Spazi liquidi” che si è tenuto a Sarzana nei mesi di maggio e giugno 2012, illustrando le proposte di riqualificazione e valorizzazione per il territorio di Sarzana elaborate dagli studenti del Laboratorio.
Si occupa, insieme all’Associazione Culturale Orto x Orto, di cui è socio fondatore, di promozione e progettazione partecipata di orti sociali e didattici, giardini collettivi e ortoterapici, in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, in particolare è coordinatrice del progetto partecipato di un sistema di orti sociali, con relativo regolamento di assegnazione e gestione, per il Comune di Fosdinovo (MS).
Svolge la libera professione nel campo della pianificazione e della progettazione degli spazi aperti e si occupa assieme al marito, l’architetto e pittore Matteo Arfanotti, di progettazione e allestimento di giardini permanenti e temporanei, tra cui il progetto Che pace nell’orto! presso Euroflora 2011 di Genova realizzato nell’ambito del concorso “Orti e Giardini”, nella Sezione “Orti e frutteti”, che si è aggiudicato il secondo posto e l’orto verticale Orto in Arte, realizzato a Sarzana come ingresso d’autore durante la manifestazione Calandriniana 2012.

Di seguito quanto  Ezia Di Capua relaziona riguardo al vernissage – Sala CarGia’ ore 18,00

Al vernissage, il caldissimo pomeriggio non ha scoraggiato i numerosi amici e artisti  intervenuti per visitare la mostra
MATTEO ARFANOTTI
che, allestita eccellentemente ha arricchito le pareti di Sala CarGià, affascinato e coinvolto i visitatori in un incanto di immagini evocative che hanno mosso emozioni forti e ispirato a riflessioni strette tra  sogno e realtà, magia e divinità. Una mostra molto più che interessante, i quadri di Arfanotti si distinguono per l’originalità dei temi,  e ancora per la tecnica esecutiva e la visione prospettica. Notevoli, direi anche per gli insoliti punti di vista scelti dall’artista per rivelare o non rivelare i segreti  che animano  occhi enigmatici che, protagonisti assoluti dominano le tele. Simbolismo del mito, mistero, scienza, natura e storia sono fusi tra i colori e nelle tele. Lirica e fisica, si rincorrono, si amalgamano “ tra le onde” che, vive, stilizzate, armoniose e divenute segno ormai inconfondibile della pittura di Arfanotti, ci donano la forza di un racconto  di artista che supera la fantasia  e sboccia  all’orizzonte metafisico in una miriade di perle impalpabili, gocce di purezza scrigni preziosi di conoscenza. 

L’opera presentata da Francesca Calamita ha destato meraviglia, e stupito per l’originalità  della composizione che ci
FRANCESCA CALAMITA
ha mostrato tra  onde argentee evocative, la ricchezza di un territorio, il Golfo dei Poeti, stretto tra terra e mare e quindi “ tra le onde “ . Descritti tutti i profumi e gli aromi degli orti ombrosi ma anche la forza  delle erbe aromatiche aggrappate alle rocce assolate. La ricchezza dei verdi  hanno ricordato quelli del mare, dei flutti nervosi spettinati dal vento, ci narrano di  colline silenziose e armoniche interrotte da improvvisi slanci di colore, il colore di albe sonnolente e di tramonti di porpora  che ci ridestano ricordi antichi e nuovi. Passione infine e  forza  nei petali di una rosa rossa,…spontanea. che d’improvviso ci addolcisce il sorriso. Bella la scelta di esaltare il nostro territorio, interessante la dinamica del flusso creativo. Notevole l’eleganza dei volumi. Eccellente l’alchimia dei colori e della composizione che bene si amalgama nel contesto dello spazio espositivo, che è area storica. 
Chiare le similitudini nelle opere  e le affinità elettive dei due artisti uniti nella vita e nel percorso artistico.

Il mio grazie a tutti i partecipanti e in particolare alle poetesse Anna Magnavacca e Donatella Zanello che hanno letto poesie dedicate alla mostra e agli artisti.

In qualità di Curatrice d’Arte e della presente mostra, così scrivo e pubblico in Exibart, piattaforma d’arte internazionale, nella pagina riservata a Sala CarGià relativamente all’analisi critica delle opere di  Matteo Arfanotti e Francesca Calamita: “ Due artisti assai distinti  nel percorso artistico, compagni da sempre nella vita si uniscono ancora in questa mostra straordinaria che  sarà espressione  sia del grande slancio con cui i due artisti  tendono ad armonizzare il comune interesse artistico ma ancor di più sarà vetrina del loro percorso artistico intenso e di alto livello. Ricchi e costanti i successi di ambedue evidenziano personalità artistica compiuta e riconosciuta. I dipinti di Matteo Arfanotti  hanno una costruzione prospettica  inconfondibile e si distinguono e per le tematiche, per la scelta e  qualità  degli effetti cromatici, sono di forte impatto e ci narrano di uno spirito sensibile, attento alle problematiche attuali, spirito rivolto verso la metafisica e eccellentemente espresso nel  bodypainting tanto da essere proclamato in Austria campione mondiale.
Francesca Calamita, abile architetto e paesaggista ci donerà un saggio della sua creatività insuperabile. Artista particolarmente sensibile coniuga sapientemente la sua professione con l’arte. Fantasiosa, creativa , solare proietta nelle sue creazioni  competenza  e grande afflato con la natura che diventa, attraverso i suoi frutti protagonista assolutamente principale delle sue opere e istallazioni. Artista premiata si distingue nella regione Liguria e più volte nel capoluogo. La sua mostra in Sala CarGià   è attesa  e di certo susciterà emozioni nuove e affascinanti “.

Il Blog di Sala CarGià è letto in tutto il mondo, si ringraziano in modo particolare i lettori delle seguenti Nazioni:
ITALIA, STATI UNITI, FEDERAZIONE RUSSA, REGNO UNITO, GERMANIA, FRANCIA, THAILANDIA, GIAPPONE, ALBANIA, AUSTRALIA, PAESI BASSI, SPAGNA, SVIZZERA, BRASILE, UCRAINA, TERRITORI PALESTINESI, GEORGIA, ROMANIA, COSTA RICA, MALTA, ISRAELE, INDIA, REPUBBLICA CECA, GRECIA, COSTA D'AVORIO, VENEZUELA, CINA, BOSNIA ERZEGOVINA, AUSTRIA, MONACO, SVEZIA, CROAZIA, COREA DEL SUD, SLOVENIA, MONTENEGRO, IRLANDA, NORVEGIA, POLONIA, CANADA, TAIWAN, BAHAMAS, BELGIO, TURCHIA, DANIMARCA, BULGARIA, ARGENTINA, MOLDAVIA, COLOMBIA, AFGHANISTAN, REPUBBLICA DI MACEDONIA, CIPRO, FILIPPINE,…...

SALA CARGIA’ - Via A. Trogu, 54 San Terenzo – Sp  

DOPPIA PERSONALE
Artisti : Matteo Arfanotti  e Francesca Calamita
itolo della mostra “ Tra le onde
Vernissage 22 luglio. alle ore 18,00 – Aperitivo in Arte
Curatore Ezia Di Capua
Presentazione a cura della dott.ssa Tiziana Clara Luisi
Ingresso libero
La mostra sarà visitabile dal 22  al 31 luglio  con il seguente orario di apertura:
Tutti i giorni con il seguente orario  18:00-23:00 -  festivi compresi
Genere: Arte contemporanea

Ezia Di Capua - Sala CarGià 22 luglio 2013 




" TRA LE ONDE ” : Recensione della mostra a cura della Dott.ssa Tiziana Clara Luisi


MATTEO ARFANOTTI e FRANCESCA CALAMITA
DOPPIA PERSONALE - " TRA LE ONDE "
SALA CARGIA' - VIA TROGU 54 SAN TERENZO
22 luglio 2013

              L’Arte come passione, gioco, sensazione, emozione. Tutto questo sono gli artisti di oggi. 
              Architetti per studi e 
professione, artisti liberi nell’interpretazione della loro laurea.  “Questi frammenti di elementi naturali, pezzetti di pietra, fossili, schegge di legno, cose martirizzate dagli elementi[...] che esprimono leggi fisiche, l'usura, l'erosione, lo scoppio, ecc. Non hanno solo qualità scultoree, ma anche uno straordinario potenziale poetico”. Le Corbusier. Nella progettazione dei giardini temporanei dell’architetta Francesca Calamita si trova tutto questo. I giardini temporanei diventano arte, sogno, magia che può essere eterna come effimera. Lei ha sperimentato una nuova forma di architettura, viva e mutevole. Le condizioni climatiche, le difficoltà intrinseche delle piante diventano attori e spettatori della sua idea, facendo si che essa diventi UNICA.  Francesca Calamita avrebbe sicuramente affascinato l’architetto Wright, colpito dalla capacità creativa di Francesca Calamita nel piegare, senza forzare, a proprio vantaggio la forza della natura. Matteo Arfanotti avrebbe affascinato Duchamp e Pollock. Avrebbe affascinato Duchamp con i suoi dipinti. I colori, le sensazioni, le forme rendono le opere quasi tridimensionali, la stessa tridimensionalità cercata  a lungo dall’artista. Duchamp, avrebbe guardato con orgoglio questo giovane architetto nella scoperta e sperimentazione di nuove forme e nuovi colori. Questo giovane che con tenacia e bravura è  diventato campione del mondo di body paintining. Pollock avrebbe invidiato Matteo Arfanotti  che è riuscito a far diventare l’action painting – body painting.  Matteo Arfanotti gioca con  il tempo, cosa vana ed effimera, rendendolo duraturo sul corpo delle modelle. Le forme d’arte, apparentemente lontane, i quadri statici e immobili e il body painting velocità e mobilità allo stato puro hanno in realtà tantissimi punti in comune. Fantasia, creatività, emozione e sensazione. Matteo Arfanotti e Francesca Calamita nelle loro opere ci costringono a un gioco di memoria visiva e collettiva, ci costringono a sognare e a immaginare il dopo. Perché in fin dei conti “La storia mentale sottintesa al dipinto è in chi lo guarda, o meglio in chi lo 'legge' cioè sono gli spettatori che fanno il dipinto. Duchamp”  .


                   Dott.ssa Tiziana Clara Luisi

Tiziana Clara Luisi nasce a Bari. Si laurea con lode in Storia dell’arte. Perfeziona la sua preparazione prendendo un DELF, un Master come Operatore Culturale nel Mediterraneo, un Perfezionamento in arte contemporanea e un postlaurea in Museologia presso la Normale di Pisa. Dal 2013 è  per Icom  Responsabile per la comunicazione e le attività per i musei del Levante Ha collaborato al  progetto “Quello che viene dal mare” . Ha pubblicazioni in Italia e all’estero.

martedì 16 luglio 2013

MIKE DAVIS E RADEN DAVIS: VISIONE INTERNAZIONALE DELLA PITTURA IN SALA CARGIA'

MIKE AND RADEN DAVIS - La magia dell'acquarello -luce e vitalità
MOSTRA DI PITTURA a cura di Ezia Di Capua
SALA CULTURALE CARGIA' – SAN TERENZO (LERICI) SP
12 LUGLIO 2013

Il mio grazie a quanti si sono occupati dell’evento: giornalisti, media, web, siti d’arte, tv
Il mio grazie a tutti gli amici intervenuti al Vernissage
Il mio grazie a Leo Forte che ha presentato la mostra
I miei complimenti agli Artisti Mike Davis e Raden Davis
Ezia Di Capua

MIKE DAVIS

Inaugurata venerdi 12 luglio alle ore 17:00 in Sala CarGià  sita in Via  Angelo Trogu, 54 a San Terenzo, la doppia personale di pittura di  Mike Davis e Raden Davis.

La mostra, che ha avuto il patrocinio del Comune di Lerici della ProLoco di San Terenzo e della ProLoco di Filattiera ha titoloLa magia dell'acquarello - luce e  vitalità, ed è inserita nel calendario della Rassegna di pittura a cura di Ezia Di Capua, che sarà realizzata  in Sala CarGià nell’ambito della stagione in Arte dedicata a Carla Gallerini edizione 2013 . La rassegna di pittura iniziata il  18 maggio, terminerà nel mese di settembre e sarà vetrina di importanti artisti del nostro territorio .

Al festoso vernissage, amici, artisti, la gallerista Giulia Arvonio, i poeti Donatella Zanello e Marco Raiti . Bello e interessante l’allestimento della mostra ha messo in luce le capacità, le conoscenze e le competenze  dei due artisti.Molti i dipinti esposti che hanno colmato Sala CarGià senza appesantirla. Ben amalgamati i due generi pittorici hanno creato impressioni fortissime nei visitatori che molto si sono complimentati con Mike. Raden, grande assente nel vernissage ci saluta da Bristol luogo che ha dovuto raggiungere per motivi di lavoro. Durante un’intervista che ho avuto modo di fargli in questi ultimi giorni, Raden ha manifestato il suo amore per la pittura, la sua passione e la sua personale ricerca  cromatica che  ridotto i toni espressi nei suoi quadri  a tre color primari . Raden è un’artista dinamico, romantico colmo di valori morali solidi e importanti è proiettato di certo in un  futuro artistico di successo. Il mio saluto e il mio augurio di successi sempre più ambiziosi a lui che leggerà questa pagina da Bristol

MIKE DAVIS Nato in Australia nel 1946 e cresciuto a Sydney, New South Wales.   Disegna e dipinge da quando era ragazzo, mostrando un forte interesse durante gli anni della gioventù.  Ha sviluppato il suo interesse quando ha viaggiato e lavorato in Inghilterra, in Europa occidentale e in Nigeria dal 1965 al 1971.   Nel 1981, dopo essersi laureato in urbanistica/architettura presso l’università di Adelaide, Australia del Sud, Mike è tornato con sua moglie, Lee, e la sua famiglia in Nigeria, dove ha lavorato per la Banca Mondiale.   In questo periodo come autodidatta di acquerello ha sperimento e unito le due tecniche – la tecnica di acquerello e il sua interesse per la luce.  Quest’ultimo elemento in particolare gli ha consentito di imporsi come artista di acquerello.
Ha sviluppato la tecnica degli spazi negativi dipingendo intorno agli spazi positivi e separando le aree di colori.
Nel 1986 Mike è partito dall’Africa e si è stabilito con la sua famiglia nel Somerset, Inghilterra, dove ha sviluppato uno stile nel quale la velocità e la concentrazione erano elementi determinanti.   Ha sviluppato inoltre un interesse a dipingere i soggetti dei dintorni. Mentre lavorava nel settore  urbanistico a Bristol, Mike ha studiato il disegno della figura all’Accademia reale dell’ Inghilterra occidentale studiando con Anthony Rossiter, un famoso artista inglese.  
Mike ha partecipato a numerosi esposizioni nel Somerset, e ha passato 6 mesi a dipingere vicino a Siena e Padova dopo aver accettato una commissione dal conte Giordano Capodilista, il proprietario dell’azienda Montecchia.
Ora da pensionato, Mike abita a Mochignano Chiesa vicino Bagnone (MS).   Questo luogo e per lui fonte di ispirazione.   Mike trascorre i suoi giorni a dipingere acquerelli e ad insegnare disegno e dipinto.  Ha scoperto che da insegnante, si deve rispettare e controllare le qualità dell’ acquerello per comunicare efficacemente l’impressione della luce –  lezione che insegna con entusiasmo ai suoi studenti. Nel maggio 2012, Mike è diventato il primo artista d’acquerello che vince il concorso, i Scorci di Filatiera, organizzato dalla Proloco di Filatierra e dall’Associazione Culturale Kuaiko.
Pertanto ha esposto con successo di pubblico e critica le sue opere in Sala CarGià  in quanto vincitore anche del   Premio Speciale Sala CarGia’ ideato nell’ambito dell’ Estemporanea di pittura “Scorci di Filattiera – Premio Paris Martelli”.
IL PREMIO SPECIALE SALA CARGIA’  2012 ha previsto che fossero ospitati in Sala CarGià per una settimana, i primi tre pittori classificati  all’estemporanea. Gli artisti vincitori hanno potuto esporre le opere vincitrici ed altre loro opere significative in una collettiva di fine estate che si è svolta nel settembre del medesimo anno. La Collettiva di pittura è così denominata:
“I TERRITORI SI INCONTRANO IN NOME DELL’ARTE”: GEMELLAGGIO ARTISTICO CULTURALE TRA SAN TERENZO  E FILATTIERA - Spino secco e Spino Fiorito
L’evento  ha avuto il patrocinio del Comune di Lerici e della Proloco di San Terenzo ed è nato su progetto di Ezia Di Capua che, in nome di Carla Gallerini, ha voluto generare con la condivisione dell’allora Sindaco in carica Ing. Emanuele Fresco,  un gemellaggio artistico culturale tra i territori di San Terenzo e Filattiera.
L’idea, nasce con il desiderio di vedere uniti nel nome dell’arte territori differenti per radici storiche e natura geografica e dimostrare come l’arte sia punto di unione, di incontro e di conoscenza

RADEN DAVIS 34 anni, australiano/scozzese, ha studiato arte presso la rinomata Scuola di Arte di Glasgow in Scozia.


RADEN DAVIS
Dalla scuola, fondata dal famoso architetto, artista e pittore, Charles Rennie Macintosh (1868-1928), DA in cui si sono formati artisti contemporanei tra i più celebri della Scozia. Dal 2005 la scuola ha visto il 29% delle nomine del Turner Prize e 3 recenti vincitori del Turner Prize. Il Turner Prize, che prende il nome dall'artista  J.M.W. Turner, è il più prestigioso riconoscimento annuale nel settore dell’arte moderna conferito agli artisti al di sotto dei 50 Anni in Gran Bretagna. Dopo aver trascorso un periodo invernale in Finlandia, lavorando alle sculture di ghiaccio, Raden è approdato in Australia e nei due anni successivi si è dedicato alla pittura ad olio,  partecipando a diverse mostre presso Melbourne e Sydney.



Successivamente si è trasferito a Nara, nei pressi di Osaka in Giappone, traendo ispirazione dalla campagna giapponese e dal paesaggio industriale.

RADEN DAVIS



Nel 2009 Raden è tornato nel Regno Unito e da allora insegna arte presso le scuole elementari con metodo Montessori. Inoltre produce opere murali e ritratti su commissione. Attualmente lavora a Bristol, nel Sud-Ovest dell'Inghilterra e in Lunigiana, in Toscana, dove continua a dipingere a olio e in acrilico. Spesso dipinge utilizzando tre colori, con l'obiettivo di cogliere gli elementi essenziali della natura .



In qualità di Curatrice d’Arte e della presente mostra, così scrivo e pubblico in Exibart, piattaforma d’arte internazionale,  nella pagina riservata a Sala CarGià relativamente all’analisi critica delle opere di Mike e Raden Davis:
“ Due artisti affascinanti, di grande carisma con radici in tutto il mondo Mike e Raden padre e figlio uniti da un’unica vera passione artistica e divisi solo fisicamente nel quotidiano perché ambedue in cerca in Nazioni diverse del vero senso della vita attraverso esperienze di lavoro di studio e ricerca. Simili nella sensibilità e nel  naturale senso dell’ umorismo, credono nell’amicizia e nei rapporti sinceri. Le opere dei due artisti differenti nel genere e nella scelta delle tecniche  pur si assomigliano per la chiarezza di espressione. Gli acquerelli di Mike che  sono coinvolgenti, romantici a volte malinconici ma sempre dinamici ci raccontano della natura e delle stagioni esaltano la figura umana che è spesso presente e in sintonia con il paesaggio stesso classico e lirico. Le opere di Mike sono limpide, placide, i colori armoniosi e le  linee morbide, piacevoli i contenuti
Raden ama la grafica con  il segno che in lui è deciso e graffiante incide la realtà nel modo più schietto. I suoi dipinti aggrediscono l’immaginazione con  colori innaturali che pur dipingono la natura. Le sue opere  risultano essere di semplice lettura, nette  guidate dall’impeto,  Le sue linee parlano di una mano sapiente che sa gestire la luce e l’ombra in modo abile e inconsueto rimodellando emozioni e impressioni. Raden è un’artista deciso, alla ricerca di un simbolismo nuovo e attuale. Corre parallelamente alle avanguardie. pur non abbandonando il rigore del disegno. L’artista da valore ai volumi  e alle forme che lo affascinano, lo divertono e diventano parte integrante e dominante della sua pittura.
Per la loro competenza e la loro professionalità è stata richiesta la presenza degli artista  a Sala CarGià Atelier a cielo aperto - Simposio d’Arte e di Cultura al Parco Shelley di San Terenzo, evento artistico ideato, progettato  e diretto da Ezia Di Capua, importante promozione  per il Golfo dei Poeti vetrina per, cantanti, scrittori e poeti e pittori che realizzeranno un dipinto a tema, su grande tela in quattro giorni: 11-12-13-14 luglio” Gli artisti non potranno partecipare perché impegnati proprio in queste date a seguire la loro personale in Sala CarGià “ .
La cronaca del vernissage, la pagina critica della mostra e immagini significative delle opere di Mike Davis e Raden Davis saranno inserite nel blog di Sala CarGià: http://salacargia.blogspot.com/
Il Blog di Sala CarGià è letto in tutto il mondo, si ringraziano in modo particolare i lettori delle seguenti Nazioni:
ITALIA, STATI UNITI, FEDERAZIONE RUSSA, REGNO UNITO, GERMANIA, FRANCIA, THAILANDIA, GIAPPONE, ALBANIA, AUSTRALIA, PAESI BASSI, SPAGNA, SVIZZERA, BRASILE, UCRAINA, TERRITORI PALESTINESI, GEORGIA, ROMANIA, COSTA RICA, MALTA, ISRAELE, INDIA, REPUBBLICA CECA, GRECIA, COSTA D'AVORIO, VENEZUELA, CINA, BOSNIA ERZEGOVINA, AUSTRIA, MONACO, SVEZIA, CROAZIA, COREA DEL SUD, SLOVENIA, MONTENEGRO, IRLANDA, NORVEGIA, POLONIA, CANADA, TAIWAN, BAHAMAS, BELGIO, TURCHIA, DANIMARCA, BULGARIA, ARGENTINA, MOLDAVIA, COLOMBIA, AFGHANISTAN, REPUBBLICA DI MACEDONIA, CIPRO, FILIPPINE, ...

SALA CARGIA’ - Via A. Trogu, 54 San Terenzo – Sp -
Doppia personale di pittura
Artisti: Mike Davis e Raden Davis 
Titolo della mostra “ La magia dell'acquarello - luce e  vitalità 
Vernissage  12giugno alle ore 17:00 – Aperitivo in arte
Genere: Arte Contemporanea
Curatore Ezia Di Capua
Presentazione a cura di Leo Forte
Ingresso libero

La mostra sarà visitabile dal 12 luglio al 21 luglio con il seguente orario di apertura:
Tutti i giorni con il seguente orario 10:00-12:30 e 17:00 - 19:30 -  festivi compresi
Lunedì chiuso

COMUNICATI STAMPA a cura di Ezia Di Capua


Ezia Di Capua






MAGIA DI ACQUARELLO - LUCE E VITALITA' - presentazione a cura di Leo Forte


MIKE AND RADEN DAVIS
MOSTRA DI PITTURA
SALA CULTURALE CARGIA' – SAN TERENZO (LERICI) SP
12 LUGLIO 2013


Organizzare una mostra di dipinti di pittori così diversi fra di loro non è facile, renderla perfetta è certamente l'opera diuna gallerista di provata esperienza e raffinata abilità. Così ho accettato volentieri il compito di introdurre la mostra di Mike a Raven Davis, questo anche perché conosco bene la galleria; una piccola ed importante gemma.

Quello che accomuna i due pittori, padre e figlio, sono i tantissimi viaggi e la vastissima esperienza di vita e lavoro, nonché degli studi della materia pittorica e del disegno...Quello che creano sulla carta o tela sembra, a prima vista, dividerli verticalmente ma poi, studiando le loro opere più accuratamente,si capisce che una radice comune c'è. Proverò a spiegare questa mia convinzione con queste poche righe.

Anni fa, al liceo artistico negli Stati Uniti, la mia professoressa di pittura era convinta  che se uno imparava ad utilizzare a fondo l'acquarello avrebbe potuto utilizzare con successo qualsiasi altra tecnica pittorica. Così, per ben quattro anni ci è stato permesso di utilizzare solo quella materia; una esperienza un po' frustrante ma assolutamente utile e fruttuosa. Così Mike Davis, magari d'istinto, studia quella materia ed oggi, dopo anni di ricerche, riesce a creare opere di grande qualità tecnica ma anche di raffinatissime contenute. Questa materia non è facile perché non basta una buona conoscenza del uso del colore ma sopratutto un ottimo base di disegno. Gli sbagli diventano “pentimenti” ed è facilissimo “sporcare” il colore.  Osservando le sue opere sembrano create con grande facilità, ma dietro quella facciata un po' falsa c'è grande esperienza e sapienza......nelle sue opere queste due qualità sono presente eccome. I suoi studi accurati sulla tensione fra spazi negativi e forme lo hanno portato a creare soggetti tesi e perfette...ed una raffinata conoscenza della luce.

Raden Davis invece dipinge con la pittura ad olio soggetti completamente diversi dal padre ma con la stessa conoscenza tecnica creando immagini di un fortissimo impatto visivo. Il limite della tavolozza potrebbe sembrare semplicemente una scelta decorativa ma il sapiente utilizzo di colori fra caldi e freddi rendono i suoi soggetti e spazi movimentati e di grande effetto, specialmente quando questi colori sono della stessa qualità ed intensità. Allora è la temperatura dei colori che crea l'emozione, e l'utilizzo sapiente delle linee che crea forme che si distinguono dagli spazi con varietà ed intensità; pertanto lo stesso studio del padre; la tensione esistente fra spazio e forma. Non è una pittura facile o semplice, dietro sono anni di studi e ricerche e si vede...e questo è quello che accomuna padre e figlio di più....due pittori che si esprimono in modo completamente diverso ma che hanno deciso di affrontare questo difficile mestiere in modo serio, ed intenso mentre loro si  divertono e noi diventiamo più ricchi culturalmente.

Leo Forte
Sala CarGià   12 luglio 2013       


LEO FORTE



lunedì 15 luglio 2013

I PITTORI DI SALA CARGIA' ATELIER A CIELO APERTO 2013 - Ezia Di Capua ringrazia

Applauditissimi i dipinti dei dodici pittori che hanno partecipato alla seconda edizione  di
Sala CarGià Atelier a cielo aperto al Parco Shelley di San Terenzo, evento a cura di Ezia Di Capua nell’ambito della Stagione in Arte dedicata a Carla Gallerini 2013.
Hanno consegnato gli attestati di partecipazione Ezia Di Capua e il Professor Fabrizio Mismas che ha catturato l’attenzione di una folta platea con una affascinante presentazione  relativa al nostro stupendo Golfo dei Poeti così bello. frequentato in ogni tempo da artisti e letterati illustri che hanno soggiornato e lavorato qui, incantati  da un territorio magico ricco di atmosfere naturali ineguagliabili e ispiratrici.
Il tema del simposio di pittura 2013: La Donna e il Golfo dei Poeti “ è stato svolto egregiamente dai seguenti pittori:

Guido Barbagli, Federico Baratta, Carlo Nacini, Passaro Marina, Marco Poggi, Aldo Rigetti, OrianaCattoi,  Paola Repiccioli , Giuliana Garbusi, GioBatta Framarin, Sergio Scantamburlo, Antonella Boracchia.

GIO BATTA FRAMARIN

GUIDO BARBAGLI












FEDERICO BARATTA










PAOLA REPICCIOLI










ALDO RIGHETTI










CARLO NACINI










MARCO POGGI


ORIANA CATTOI
















GIULIANA GARBUSI




SERGIO SCANTAMBURLO
ANTONELLA BORACCHIA
MARINA PASSARO



I miei complimenti a tutti gli artisti partecipanti, il mio grazie e il mio arrivederci al
prossimo anno per il fantastico
SALA CARGIA’ ATELIER A CIELO APERTO 2014


                                                                                  Ezia Di Capua 


Fabrizio Mismas, insegnante al Liceo Artistico di Carrara, ha conseguito nella stessa città, i diplomi di liceo Artistico e d’Accademia di Belle Arti, sezione scultura. Vive e lavora alla Spezia. La sua attività annovera personali, collettive, inviti a rassegne i scultura e realizzazioni pubbliche: tra cui ricordiamo
1981-  Madrignano Castello Sp: porte  di bronzo per la Chiesa locale.
1982 - La Spezia: candelabri di bronzo per l’Altare del Santuario S. Antonio in Gaggiola
1983 - La Spezia: ostensorio in alluminio con rivestimento in oro bianco e oro giallo per la Cripta della Cattedrale
1983 - Genova: “Rosa Bianchi”, rilievo di marmo bardiglio per il Santuario del Monte
1983 -  Scogna (SP): “S. Cristoforo”, statua di bronzo per la Chiesa locale
1983 - La Spezia: candelabri per l’Altare della Cripta della Cattedrale
1984 - La Spezia: ciborio di bronzo per la Cappella della Clinica Alma Mater
1984 - Isola del Tino: rilievo di terracotta per la facciata della Chiesa
1984 - La Spezia: leggìo di marmo e bronzo per la Cappella della Clinica Alma Mater
1987 - La Spezia: leggìo di marmo e bronzo per la Cappella della Clinica Alma Mater
1988 - La Spezia: Croce Capitolare, a due facce, in alluminio argentato per la Cattedrale
1989 - La Spezia: ciborio di marmo e bronzo per la Chiesa di S. Barbara
1990 - La Spezia: ritratto di marmo per la tomba di mons. Stella nella Cripta della Cattedrale
1992 - La Spezia: candelabro pasquale di bronzo per la Chiesa Abbaziale S. Maria Assunta
1992 - Val Durasca (SP): “S. Pietro”, statua di bronzo per la Chiesa locale
1992 - Val Durasca (SP): porte di bronzo per la Chiesa locale
1993 - La Spezia: “Misteri Gloriosi”, cinque rilievi di bronzo per la Parrocchia di Fabiano
1994 - Roverano (SP): porte di bronzo per la Chiesa locale
1999 - La Spezia: ritratto delle sorelle Massà, rilievo collocato nell’atrio del palazzo Massà

 Ha contribuito con ricerche e saggi critici alle edizioni dei volumi: 
Templa Serena” (1990), “Angiolo Del Santo” (1992)
 Cristo Re nei secoli. La Chiesa cattedrale della Spezia e il suo Capitolo” (1998).

 GLI ARTICOLI sui QUOTIDIANI  “ La Nazione “  e " Il Secolo XIX "
 DEDICATI ALL’ATELIER 2013

LA NAZIONE 11 LUGLIO


IL SECOLO XIX   11 LUGLIO
LA NAZIONE 13 LUGLIO
LA NAZIIONE 14 LUGLIO

       
LA NAZIONE 12 LUGLIO

LA NAZIONE 11 LUGLIO




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