martedì 23 luglio 2013

" TRA LE ONDE ” : Recensione della mostra a cura della Dott.ssa Tiziana Clara Luisi


MATTEO ARFANOTTI e FRANCESCA CALAMITA
DOPPIA PERSONALE - " TRA LE ONDE "
SALA CARGIA' - VIA TROGU 54 SAN TERENZO
22 luglio 2013

              L’Arte come passione, gioco, sensazione, emozione. Tutto questo sono gli artisti di oggi. 
              Architetti per studi e 
professione, artisti liberi nell’interpretazione della loro laurea.  “Questi frammenti di elementi naturali, pezzetti di pietra, fossili, schegge di legno, cose martirizzate dagli elementi[...] che esprimono leggi fisiche, l'usura, l'erosione, lo scoppio, ecc. Non hanno solo qualità scultoree, ma anche uno straordinario potenziale poetico”. Le Corbusier. Nella progettazione dei giardini temporanei dell’architetta Francesca Calamita si trova tutto questo. I giardini temporanei diventano arte, sogno, magia che può essere eterna come effimera. Lei ha sperimentato una nuova forma di architettura, viva e mutevole. Le condizioni climatiche, le difficoltà intrinseche delle piante diventano attori e spettatori della sua idea, facendo si che essa diventi UNICA.  Francesca Calamita avrebbe sicuramente affascinato l’architetto Wright, colpito dalla capacità creativa di Francesca Calamita nel piegare, senza forzare, a proprio vantaggio la forza della natura. Matteo Arfanotti avrebbe affascinato Duchamp e Pollock. Avrebbe affascinato Duchamp con i suoi dipinti. I colori, le sensazioni, le forme rendono le opere quasi tridimensionali, la stessa tridimensionalità cercata  a lungo dall’artista. Duchamp, avrebbe guardato con orgoglio questo giovane architetto nella scoperta e sperimentazione di nuove forme e nuovi colori. Questo giovane che con tenacia e bravura è  diventato campione del mondo di body paintining. Pollock avrebbe invidiato Matteo Arfanotti  che è riuscito a far diventare l’action painting – body painting.  Matteo Arfanotti gioca con  il tempo, cosa vana ed effimera, rendendolo duraturo sul corpo delle modelle. Le forme d’arte, apparentemente lontane, i quadri statici e immobili e il body painting velocità e mobilità allo stato puro hanno in realtà tantissimi punti in comune. Fantasia, creatività, emozione e sensazione. Matteo Arfanotti e Francesca Calamita nelle loro opere ci costringono a un gioco di memoria visiva e collettiva, ci costringono a sognare e a immaginare il dopo. Perché in fin dei conti “La storia mentale sottintesa al dipinto è in chi lo guarda, o meglio in chi lo 'legge' cioè sono gli spettatori che fanno il dipinto. Duchamp”  .


                   Dott.ssa Tiziana Clara Luisi

Tiziana Clara Luisi nasce a Bari. Si laurea con lode in Storia dell’arte. Perfeziona la sua preparazione prendendo un DELF, un Master come Operatore Culturale nel Mediterraneo, un Perfezionamento in arte contemporanea e un postlaurea in Museologia presso la Normale di Pisa. Dal 2013 è  per Icom  Responsabile per la comunicazione e le attività per i musei del Levante Ha collaborato al  progetto “Quello che viene dal mare” . Ha pubblicazioni in Italia e all’estero.

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