venerdì 30 marzo 2012

LEZIONI DI ICONOGRAFIA: le ragioni del progetto

L’attività relativa al laboratorio di Arte Sacra che si svolge in Galleria CarGià fa parte del progetto “Promozione Arte e Cultura 2012” nel quadro della “Stagione in Arte dedicata a Carla Gallerini. La  decisione di pubblicare in rete le lezioni di Iconografia ha struttura importante e  alto valore culturale e sociale.    

    Madre di Dio della Tenerezza di Cherson

L’obiettivo è sostenere la cultura del bello e del  bene e del sacro. Un messaggio positivo a tutti i lettori e a tutte le lettrici che possono mettere alla prova il proprio talento seguendo le lezioni, della docente. In tale processo ci impegniamo ad assumere una mentalità di itinerario atta ad individuare modalità  nuove per educare al senso dell’arte i giovani e gli appassionati affinché progressivamente maturi in loro  la sensibilità necessaria a  liberare le energie espressive. E’ importante, tenere presente che il mezzo mediatico costituisce una risorsa importantissima di comunicazione. Il nostro messaggio è frutto della scelta matura e consapevole, che  Sala CarGià, piattaforma di cultura, nel contesto della ricerca e del rinnovamento,  dedica a Carla Gallerini. Sosteniamo con passione il nostro obiettivo, seguendo linee  ispirate ad un intento artistico aperto allo scambio concreto  di conoscenze, condivisibili  anche attraverso i linguaggi massmediali


Ezia Di Capua

LEZIONI DI ICONOGRAFIA DI 2° LIVELLO - Docente Lucia Della Scala

1° LEZIONE
Il 2° livello del corso di iconografia ci permette di andare a realizzare un’icona, simile a quella realizzata nel corso di primo livello, lavoreremo sempre su legno, sempre con le tempere all’uovo, ma le dimensioni che affronteremo saranno leggermente più grandi  e, rispetto al primo livello distinguiamo due aspetti differenti  e sostanziali:
Il primo aspetto è relativo alla preparazione  del fondo che andremo a dipingere. Questa volta al posto dello stucco francese, adopereremo colla di coniglio e gesso di Bologna o per doratori, il cui procedimento di applicazione è  più complesso ed ha tempi di esecuzione più lunghi.
Il secondo  aspetto è insito nella parte pittorica o meglio, dato che stiamo parlando di icona, si tratta di un aspetto insito nella scrittura dell’icona.
Ci troviamo, questa volta, a realizzare un’immagine con due visi, mentre  nel corso di 1° livello, avevamo affrontato l’esecuzione di una sola figura. Si procederà come già abbiamo fatto nel corso precedente, mentre la novità vera è nel chiaro/scuro delle vesti e dei panneggi. Procederemo con i vari schiarimenti che evidenzieranno pieghe e contorni partendo sempre dai colori scuri per arrivare ai chiari. Noteremo come sono disegnate in modo diverso pieghe e panneggi, non ci sono linee tonde, ma tutto è molto spigoloso, le pieghe sono evidentissime e danno una visione innaturale, tipica delle icone bizantine. L’immagine che si realizzerà in questo corso di iconografia di 2° livello è : “Madre di Dio della Tenerezza di Cherson”.
Prima di iniziare, invito gli allievi ad osservare l’icona da me già realizzata. Per qualche minuto resteremo in silenzio a contemplarla, come nel corso precedente, questo ci aiuterà a metterci in contatto con il lavoro da eseguire. Osservare con attenzione l’immagine ci aiuta a trovare la giusta concentrazione e a sgombrare la nostra mente da altri pensieri .
TECNICHE PER INIZIARE L’ICONA
Si prende la tavola, e dalla facciata che ci sembra più perfetta iniziamo a carteggiare con la carta/vetrata a grana più grossa e poi con quella più fine, fino a rendere la superficie più facile ad assorbire lo strato di colla di coniglio che andremo a stendere.
La colla di coniglio è stata preparata circa 6 ore prima. Cioè è stata messa in acqua fredda in proporzione 1 a 12. Per poterla stendere sul supporto ligneo dobbiamo scaldarla a bagnomaria, poi con un pennello piatto ne diamo un primo strato.
Sempre utilizzando la colla rimasta nel pentolino e sempre a bagnomaria versiamo a pioggia il gesso di Bologna, mettiamo qualche goccia di olio di vaselina, in modo da consentire elasticità al nostro composto che mescoliamo con un cucchiaio di legno sempre lasciandolo sul fuoco a bagnomaria. Il prodotto che dobbiamo ottenere deve essere simile ad una pastella non troppo densa e neppure troppo liquida, deve avere una fluidità media. Stenderemo una prima mano di questo composto ( colla di coniglio e gesso) sulla superficie, a questo punto dovremmo lasciare asciugare e poi sarà pronto per la seconda lezione.
2° LEZIONE
Proseguiremo con lo stendere un’altra mano di colla di coniglio e gesso, e ogni volta dovremmo aspettare che sia asciutta per stenderne un altro strato, così fino ad arrivare a sette strati, che sarebbe l’ottimo, come era in uso fare nelle antiche botteghe medioevali.
3° e 4° LEZIONE
Così anche queste lezioni verranno utilizzate tutte per ultimare la stesura degli strati di colla e gesso.
5° LEZIONE
Riprendiamo in mano la nostra tavola, ora che è ben asciutta possiamo passare la carta/vetrata e rendere ben liscio e levigato il nostro supporto. Nel lato opposto daremo una mano di mordente all’acqua color noce . A questo punto faremo incisione e doratura come avevamo fatto nel corso del primo livello.
6° LEZIONE
Ripuliremo la doratura e stenderemo i colori di base sia all’esterno che sulle vesti e sull’ incarnato
7° LEZIONE
A questo punto evidenzieremo le linee portanti delle vesti e le pieghe con il colore scuro usato per i contorni, poi con un colore celeste molto chiaro composto da blu oltremare e bianco andremo a fare gli schiarimenti del manto, del copricapo  della Madonna e della veste del Bimbo.
8° LEZIONE
Si procederà con gli schiarimenti sull’incarnato nei visi e nelle mani, primo e secondo passaggio, proprio come nel primo livello si eseguono gli stessi passaggi fino ad arrivare a dare le luci bianche finali.
9° LEZIONE
Con la missione all’acqua ed un pennello n.1 disegneremo le stelline nel manto della Madonna, aspetteremo i 15 minuti di posa e poi stenderemo la foglia d’oro su quei piccoli spazi, ripuliremo questa doratura, e poi con il colore rosso cadmio faremo le scritte e i contorni come si vedono nell’immagine, scrivendo con il colore rosso anche sopra all’oro.
10°LEZIONE
La nostra icona necessita ancora del protettivo che ora a lavoro ultimato, possiamo stendere come già abbiamo fatto nel corso precedente. Ora lasciamo asciugare la gomma/lacca dopo aver steso un secondo strato ed il lavoro ora  è veramente finito.

Sala CarGià  rinnova il grazie i complimenti e la stima alla Docente del Corso di Iconografia Lucia Della Scala che ha condotto  e concluso il Corso di secondo livello, in modo mirabile. 
Congratulazioni vivissime alle allieve per gli eccellenti risultati ottenuti.

Ezia Di Capua



venerdì 16 marzo 2012

IN SALA CARGIA' CORSO DI ICONOGRAFIA DI SECONDO LIVELLO: Docente Lucia Della Scala

Entusiasmo e positività animano la Sala Culturale CarGià che, nella “Stagione in Arte dedicata a Carla Gallerini” - Promozione Arte e Cultura 2012,  percorre con successo un itinerario artistico tutto dedicato  all’Arte Sacra.
Sala CarGià, Galleria d’Arte, ospiterà infatti il Corso di Iconografia di secondo livello che inizierà il giorno 21 del mese di marzo.
Ezia Di Capua direttrice della Galleria, è certa che la docente del corso Lucia Della Scala, artista, docente di iconografia,  riuscirà a trasferire la sue conoscenze e le sue competenze  ottenendo dagli allievi gli ottimi risultati già ottenuti nel Corso di Iconografia di primo livello.
Il corso offre una opportunità significativa di approfondimento e di conoscenza dell’Arte Sacra e un arricchimento specifico delle competenze sempre nella ricerca dell’elevazione dello spirito.

Le lezioni di iconografia di secondo livello saranno pubblicate nel Blog di Sala CarGià.


Ezia Di Capua
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