venerdì 30 giugno 2017

PROGETTO “QUIETO SOGNO” IN SALA CARGIA': LE POESIE DI FEDERICO LUCIANI ISPIRATE ALLE FOTO DI LUCA BERTOLUCCI

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione - Mostre d' Arte


http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=169230
FEDERICO LUCIANI
Federico Luciani nasce a Sarzana (La Spezia) il 27 Gennaio 1978, da padre lericino e madre di origini toscane ma nata e cresciuta in Australia. Trascorre così la sua gioventù tra Sarzana, Lerici, l'Appennino Tosco-Emiliano e occasionalmente le navi da carico sulle quali ancora oggi lavora il genitore, passando molto tempo a
leggere più o meno di tutto.
Intraprende gli studi universitari a Pisa e si laurea in Scienze Biologiche con una tesi sulla genetica umana, scoprendo nel frattempo le arti marziali e le filosofie orientali ottenendo il grado dan in aikido. Per anni ha suonato le tastiere in diversi
complessi di musica rock.
Sposato con Lucia, insieme hanno due figli, Leonardo, nato nel 2011 e Dario nato nel 2017
Nei suoi testi cerca di far combaciare il suo razionalismo, di matrice scientifica, frutto dei suoi studi, con la percezione personale della Natura che ha sviluppato nel corso degli anni e della pratica delle arti marziali. In particolare, questo libro è nato dal lavoro che Federico ha svolto con il suo amico fotografo Luca Bertolucci,
osservando le sue opere e trasponendo in versi i sentimenti, le riflessioni e le astrazioni che queste ultime gli suggerivano
"Madre e figli"
foto di Luca Bertolucci

LUCA BERTOLUCCI
Luca Bertolucci, nato a La Spezia il 13/07/1986 si dedica alla fotografia fin dall’età di 16 anni. Dopo anni passati a provare vari generi di fotografia, da autodidatta studiando e leggendo tutto ciò che lo interessava sulla fotografia, dalla storia alle tecniche di oggi, e documentandosi su vari autori contemporanei e del passato, ha poi trovato i generi che più lo soddisfano: il ritratto e il paesaggio. Solo recentemente, da circa 2 anni, ha voluto dedicarsi al bianco e nero drammatico e malinconico di questi 2 generi. Attraverso le sue immagini quindi, o di un volto o di un paesaggio, l’autore trasmette sempre emozioni forti che possano colpire l’osservatore. Il colore quando presente è sempre molto tenue. I paesaggi sono per la maggior parte caratterizzati da tempo uggioso e nebbia, boschi e castelli. Un ulteriore passo è quello di dedicarsi alla fotografia concettuale, trasmettere quindi un idea, un concetto attraverso una fotografia o una serie di immagini e alla fotografia artistica esponendo in gallerie d’arte fotografie stampate su particolari carte pregiate e incorniciate per dare più valore ai propri lavori.
- 2013 CORSO AVANZATO DI FOTOGRAFIA presso studio “Colle photo” (MS)
- 2016  ESPOSIZIONE  “ IN MY MIND”  presso galleria d’arte Intrecciarte – Pietrasanta (LU)
- 2016 ESPOSIZIONE  “QUIETO  SOGNO”  con Federico Luciani presso galleria espositiva La  Fabbrica – Santo Stefano Magra (SP)
- 2016 ESPOSIZIONE  “QUETO  SOGNO” con Federico Luciani presso Fortezza Firmafede –Sarzana (SP)
- 2017 ESPOSIZIONE  “SPIRITI  DANZANTI”  presso galleria d’arte Icona Art Room La Spezia

Il progetto “QUIETO SOGNO” è iniziato nel 2016 in collaborazione con Federico Luciani che si occupa della parte letteraria del progetto scrivendo poesie ispirate alle foto di Luca Bertolucci

EDC



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giovedì 29 giugno 2017

“QUIETO SOGNO” – LUCA BERTOLUCCI E FEDERICO LUCIANI - MOSTRA IN SALA CARGIA’

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione - Mostre d'Arte

Doppia personale di poesia e fotografia in Sala CarGià a San Terenzo, inaugurazione sabato 1 luglio alle ore 18,00. La mostra è intitolata: “Quieto Sogno”, gli autori sono il fotografo Luca Bertolucci e il poeta Federico Luciani .
La mostra  è inserita nel progetto di promozione Arte e Cultura 2017 nel Golfo dei Poeti, in ricordo di Carla e Giacomo Gallerini.
Ezia Di Capua curatrice della mostra, afferma: “ Sarà una mostra assai significativa per la ricchezza delle suggestioni che riuscirà ad infondere nel visitatore; Federico Luciani e Luca Bertolucci  presentano il loro talento artistico, alchimia di immagini e poesia in un comune cammino emozionale essenzialmente specchio di riflessioni e indagine interiore, tessuto nelle trame di un delicato  linguaggio di scrittura ed immagini.
La  mostra intitolata “ Quieto Sogno” sarà visitabile  in Sala CarGià in Via Angelo Trogu, 54 a San Terenzo dal 01 all’ 08 luglio. Tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00
Ingresso libero


Ezia Di Capua - Curatrice di Sala CarGià e della Mostra
COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA PUBBLICATO ON LINE
clicca sul link per leggere
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
CRONACA4
CITTA’ DELLA SPEZIA
                                           

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lunedì 26 giugno 2017

APPLAUSI PER “RITA” - EFFETTO D’OPERA RIUSCITO, FONDI PER LA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
Roberta Ceccotti, Kentaro Kitaya, Gianni Tridente
" Rita" - Piazzale Chiesa di San Michele Arcangelo  - La Spezia
foto di Luca Bini


Applausi e grande entusiasmo per “Rita opera brillante in un atto di Donizetti  su libretto di Gustave Vaëz, suo abituale collaboratore, messa in scena dall’Associazione Coro Lirico La Spezia per raccogliere fondi per il risanamento della chiesa di San Michele Arcangelo a Pegazzano.
- Soddisfazione per tutti gli organizzatori – queste in sintesi le impressioni a caldo di Ezia Di Capua vice presidente e curatore del Coro Lirico La Spezia che aggiunge: “ Lo schema narrativo dell’opera sicuramente interessante è stato sviluppato nel piazzale della chiesa di San Michele Arcangelo e  ha raccolto ampi e convinti consensi di un pubblico generico rappresentante di tutte le fasce di età che ancora ringraziamo tanto per lo slancio con cui ha aderito all’iniziativa artistica e di solidarietà.
Roberta Ceccotti, molto applaudita, ottima protagonista nella parte di Rita piena di pungente ironia ha tratteggiato un personaggio non solamente manesco ma pieno di personalità e sicurezza.
Beppe, il tenore Kentaro Kitaya, voce capace e ottima presenza scenica giunge efficacemente e con spontanea competenza ad ottenere l’effetto comico desiderato. Gianni Tridente è stato un Gasparo disinvolto e solido con un  bel colore vocale.
La musica di Donizetti espressa al pianoforte da Miki Kitaya ha accompagnato la scrittura della vicenda con eleganza.
L’impianto narrativo per l’epoca il 1841 decisamente originale e ancora attuale ha convinto e divertito proprio tanto, tutti gli spettatori.
Effetto d’Opera assai ben riuscito quindi anche in un contesto ben lontano dal tradizionale Teatro, progetto d’arte innovativo che il Coro Lirico la Spezia ha intenzione di riproporre sia per solidarietà che  per valorizzare i quartieri della città. Ringraziamo davvero tantissimo tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del bel momento artistico e conviviale e specialmente, il parroco don Luca Pescatori. Si ringrazia il fotografo Luca Bini che ha fermato i protagonisti nell’atto dell’inchino finale, momento particolarmente emozionante, e di ringraziamento, colmo di applausi meritatissimi e molto apprezzati che vogliamo riflettere con questo comunicato stampa a tutti i partecipanti sostenitori del progetto

Ezia Di Capua - Curatore. 

COMUNICATO STAMPA PUBBLICATO ONLINE A CURA DI EZIA DI CAPUA
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
https://www.gazzettadellaspezia.it/cultura/item/73287-applausi-per-rita-e-fondi-per-la-chiesa-di-san-michele
CITTA' DELLA SPEZIA
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cultura-e-Spettacolo/Applausi-per-il-Coro-Lirico-e-la-sua-236979.aspx
CRONACA 4
http://laspezia.cronaca4.it/2017/06/27/applausi-rita-fondi-la-chiesa-san-michele-arcangelo/53853/


PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CORO LIRICO LA SPEZIA
L’Associazione Coro lirico La Spezia, è una libera Associazione non avente scopi di lucro, pertanto si definisce ente non commerciale di tipo associativo. E’ un’Associazione culturale apolitica e non confessionale.  Il M° Kitaya Kentaro, Tenore, è ideatore,’ fondatore, Presidente e Direttore di Coro dell’Associazione “Coro Lirico La Spezia”.

Lo scopo dell’Associazione che ha sede legale alla Spezia è  lo studio del canto corale, la  diffusione  pubblica del percorso artistico di studio attraverso concerti, e la messa in scena di Opere Liriche sostenendo e promuovendo la riscoperta dell’Opera Lirica come un tratto culturale fondamentale della nostra città.
L’Associazione coinvolge nei progetti allievi delle scuole del nostro territorio, nell’obiettivo di valorizzare, sostenere e promuovere la cultura del bel canto, trasmettere la conoscenza  della cultura classica musicale ai giovani e diffonderla. Attualmente l’organico del coro è formato da 50 elementi .
Si rende noto che l’Associazione Coro Lirico La Spezia, ha messo in scena ad oggi undici opere:
 “La Traviata” di G. Verdi (La Spezia -Teatro Palmaria18 maggio 2013 – Portovenere Luglio 2013),
“Suor Angelica” di G. Puccini (La Spezia -Teatro Palmaria  9 -10 novembre 2013),
“Rigoletto” di G. Verdi (La Spezia -Teatro Palmaria 23-24 novembre 2013),
 “La Bohème” di G. Puccini (La Spezia  -Teatro Civico 14 maggio 2014),
“Madama Butterfly” di G. Puccini (La Spezia Teatro Palmaria 29 marzo 2014)
“Elisir D’Amore“ di G. Donizetti, (La Spezia  Teatro Palmaria - 24 gennaio 2015),
“Tosca” di G. Puccini (La Spezia Teatro Civico - maggio 2015  -  Nepi Viterbo 24-25 luglio 2015)
“Nabucco” di G. Verdi ( La Spezia Teatro Civico - 29 aprile 2016 )
“Cavalleria Rusticana” di P.Mascagni (La Spezia – Teatro Palmaria 01 ottobre 2016 )
“Madama Butterfly” di G. Puccin  (Vecchiano Pisa  Teatro Olimpia -  dicembre 2016
“Rita” di G. Donizetti ( La Spezia  Teatro Palmaria -  23 dicembre 2016 )
 “Rita” di G. Donizetti ( La Spezia – Piazzale Chiesa di San Michele Arcangelo 26 giugno 2017)

Le opere hanno raccolto ampio successo di pubblico e di critica. di seguito documentato
CORO LIRICO LA SPEZIA: TUTTI I SUCCESSI -  
Archivio © Sala Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.it
clicca sui link per leggere 

“RITA” DI G. DONIZETTI
http://salacargia.blogspot.it/2017/06/applausi-per-rita-effetto-dopera.html
“RITA” DI G. DONIZETTI
“MADAMA BUTTEFLY” AL TEATRO OLIMPIA
“CAVALLERIA RUSTICANA”: CLICCA SUL LINK
TELE LIGURIA SUD  - TLS
INTERVISTA :
IL SOPRANO CRISTINA MARTUFI  PROMUOVE CAVALLERIA RUSTICANA
“NABUCCO”PROMOZIONE ARTISTICA A CURA DI EZIA DI CAPUA 
IL TRIONFO DI "NABUCCO":
BIOGRAFIA DEI SOLISTI
INTERVISTA A MASSIMILIANO FICHERA a cura di Ezia Di Capua
http://salacargia.blogspot.it/2016/05/massimiliano-fichera-baritono.html
INTERVISTA AD ALFREDO ZANAZZO a cura di Ezia Di Capua
http://salacargia.blogspot.it/2016/05/alfredo-zanazzo-basso-intervista-cura.html
INTERVISTA A RENATO BONAJUTO a cura di Ezia Di Capua
INTERVISTA A CRISTINA MARTUFI a cura di Ezia Di Capua
IL DIRETTORE
“TOSCA” di G.PUCCINI  TEATRO CIVICO-LA SPEZIA: CLICCA SUL LINK
“TOSCA” di G.PUCCINI  SERATE BORGIANE 2015 CLICCA SUL LINK
“La Bohème  di G.PUCCINI - CLICCA SUL LINK
“L’ELISIR D’AMORE” di G.Donizzetti CLICCA SUL LINK
“SUOR ANGELICA” di G.PUCCINI  - CLICCA SUL LINK
 “RIGOLETTO” di G.Verdi - CLICCA SUL LINK
“LA TRAVIATA”di G.Verdi - CLICCA SUL LINK


Ezia Di Capua - Vice Presidente - Curatore Coro Lirico La Spezia
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sabato 24 giugno 2017

LUCA BINI "Anime Astratte" RECENSIONE A CURA DI EZIA DI CAPUA

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione - Recensioni








Luca Bini “ Anime Astratte “ 
Sala Culturale CarGià 24 - 30 giugno 
Curatrice Ezia Di Capua

“ Anime Astratte “  Recensione a cura di Ezia Di Capua

La fotografia astratta, concettuale e direi anche quella surreale sono, per come le sente Luca Bini, il tentativo di allontanare il più possibile l'osservatore dal soggetto ritratto per portarlo in un mondo immateriale, poetico, un mondo che risiede nella sua mente, negli strati della sua formazione e cultura, nelle sue prospettive e visioni del mondo.
Questo risultato può essere ottenuto in numerosi modi, combinando tra loro vari tipi di tecniche, stili e, infine, definizioni di fotografia.
In linea di massima collocherei la ricerca di Bini nell'ambito della sperimentazione, dell'astrattismo, di ciò che segue a movimenti come il futurismo, dadaismo.
In teoria si potrebbe affermare che la fotografia astratta non esiste, perché il fotografo registra comunque una realtà: è il pensiero del fotografo che è astratto”: questa è  un’affermazione del maestro Franco Fontana e, in effetti è così: con le fotocamere si registra sempre qualcosa che esiste: l’astrazione è creata nella e con la mente dell’autore.
In effetti Bini attraverso la sua fotografia astratta non  rappresenta la realtà , bensì rappresenta ciò che si trova nella sua mente attraverso la realtà che gli e di fronte. Con la fotografia astratta si libera della necessità di riprodurre un oggetto, e usa ciò che si trova di fronte all’obiettivo solo come un elemento grafico puro da inserire in una composizione.
Per realizzare queste metamorfosi occorrono delle capacità, un occhio in grado di scomporre la realtà, di guardare al di là degli oggetti e del loro significato, di individuare i rapporti tra le forme, le geometrie, i colori, le luci e le ombre, la capacità di usare la fotocamera per trasmettere quello che la nostra mente ha visualizzato e soprattutto bisogna avere un “occhio fotografico”, occorre conoscere criteri geometrici e la teoria dei colori  delle ombre e dei riflessi per realizzare composizioni di questo livello.
Meglio di quanto non possa fare una fotografia descrittiva, con la fotografia astratta, Bini rende direttamente allo sguardo la sua vera esperienza della realtà, la quale è per lo più inspiegabile, imprevista e  misteriosa.
Si afferma attraverso questa mostra,  una forma di sensibilità volta non solo a mettere in evidenza la soggettività dell’artista nei riguardi del tema del suo lavoro, ma anche la volontà di indagare i codici stessi dell’arte e del suo stesso farsi, sia in senso concettuale sia gestuale che mediante una visione onirica degli oggetti.
Bene interpretati il rapporto luce-ombra, il punto di vista, il colore e soprattutto una notevole creatività e fantasia avvicinano la fotografia di Luca Bini, anche in virtù della perdita di riferimento con la realtà, alla pittura.

Ezia Di Capua  Curatore della Mostra
Sala CarGià 24 giugno 2017
                                                                                                                                                                     
SALA CULTURALE CARGIA’

VIA ANGELO TROGU,54
SAN TERENZO
PER INFO: 348 – 8964150
RECENSIONE PUBBLICATA ONLINE
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA

CITTA' DELLA SPEZIA 




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martedì 20 giugno 2017

LUCA BINI - Anime Astratte - PERSONALE DI FOTOGRAFIA - SALA CARGIA' 24-30 GIUGNO

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione Mostre d'Arte


Sabato 24 giugno alle ore 18:00, in Sala Culturale CarGià a San Terenzo si inaugurerà la Stagione Artistica 2017 dedicata a Carla e Giacomo Gallerini , con la personale del fotografo Luca Bini dal titolo “Anime Astratte” 
Afferma Ezia Di Capua Curatrice della mostra:
“Luca Bini  che ha già esposto con successo, lo scorso anno, le sue opere nello spazio espositivo di  Sala CarGià, ci presenterà in questa edizione una mostra distante dalla precedente, molto particolare e interessante dedicata alla fotografia astratta, un genere molto particolare, molto caro all’artista  e molto ben interpretato da Bini che attraverso la sua personale visione elabora le sue “ Anime astratte “  le quali, nella trasfigurazione  delle forme si accendono di colori e di evanescenti emozioni che trasportano l’osservatore in realtà fantastiche che sfidano la pittura" .
La mostra “Anime Astratte” sara’ visitabile in Sala Culturale CarGià dal 24 al 30 giugno
Tutti i giorni dalle 17,00 alle 20,00                               

Ezia Di Capua Curatore di Sala CarGià e della mostra

Evento pubblicato su exibart nella pagina riservata a Sala Culturale CarGià



http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=169211

***

COMUNICATO STAMPA PUBBLICATO ONLINE A CURA DI EZIA DI CAPUA CLICCA SUL LINK PER LEGGERE
CRONACA 4
http://laspezia.cronaca4.it/2017/06/23/anime-astratte-luca-bini-espone-sala-cargia/53728/
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
https://www.gazzettadellaspezia.it/cultura/item/73175-anime-astratte-luca-bini-espone-in-sala-cargia
CITTA' DELLA SPEZIA
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cultura-e-Spettacolo/Le-Anime-astratte-di-Luca-Bini-aprono-236770.aspx


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venerdì 16 giugno 2017

IL CORO LIRICO LA SPEZIA METTE IN SCENA L’OPERA “RITA” di Gaetano Donizetti – RACCOLTA FONDI PER LA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO DI PEGAZZANO - ARTE NEI QUARTIERI DELLA CITTA'

Sala Culturale CarGià - Promozione Arte e Cultura 2017
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA


L’ASSOCIAZIONE CORO LIRICO LA SPEZIA
Domenica 25 Giugno, ore 21,15
Cortile della Chiesa di San Michele Arcangelo - Pegazzano
 

PRESENTA:

"Rita" ou le mari battu di G. Donizetti

Rita,Soprano Roberta Ceccotti
Peppe,
Tenore Kentaro Kitaya
Gasparo,Baritono Gianni Tridente

Pianoforte: Miki Kitaya
Scenografia Franca Puliti

Per info: tel. 3474211455 




LA NAZIONE
domenica 25 giugno 2017


COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA
ARTE E CULTURA NEI QUARTIERI DELLA CITTA'

Il Coro Lirico La Spezia continua il suo percorso artistico associato alla solidarietà, ora tutta l’attenzione è puntata verso la chiesa di San Michele Arcangelo di Pegazzano alla Spezia  
Questa la dichiarazione di Ezia Di Capua Curatore e Vice Presidente dell’ Associazione Coro Lirico La Spezia:
L’Associazione Coro Lirico La Spezia, metterà in “ Rita” di G. Donizetti 'opera brillante e divertente, con l’obiettivo di raccogliere fondi in favore della Chiesa di San Michele Arcangelo a Pegazzano . 
Si è scelto non a caso di decentrare la messa scena dell’opera proprio nel cortile della Chiesa sia  per sensibilizzare l’attenzione sulla chiesa di San Michele, sia come nuovo modo di concepire la distribuzione dello spettacolo, una sfida sostenuta da sempre dal Coro Lirico La Spezia che ha  l’intento di portare arte e cultura di alto livello nei quartieri della città
Prezzo simbolico  di Euro 10,00 per l’opera in un atto davvero piacevole che inizierà alle 21,15, preceduta da un bellissimo  buffet a partire dalle ore 19,30 a soli Euro 5,00
Una bellissima iniziativa sostenuta dal direttivo e dal presidente dell’ Associazione, Kentaro Kitaya che donerà il ricavato  per il recupero e la ristrutturazione dell’ antica chiesa costruita nel 1348 sui resti di una chiesa ancora più antica.
Composta nell'estate del 1841, Rita fu rappresentata per la prima volta solo dodici anni dopo la morte del suo autore. L'opera ha goduto di una certa notorietà e con il libretto in traduzione italiana, è diventata una delle opere donizzettiane più amate e rappresentate.
La  trama  ben comprensibile  è proposta con un solido cast di solisti, il baritono Gianni Tridente nei panni di   Gasparo e il tenore Kentaro Kitaya interprete di Peppe, ambedue già veterani applauditissimi in questo ruolo più volte interpretato, brilleranno alla luce della magnifica voce della soprano interprete di “Rita”  Roberta Ceccotti che, forte di un curriculum superlativo ci donerà uno spettacolo coinvolgente”.
L'opera verrà accompagnata al pianoforte dalla nota pianista M° Miki Kitaya.
La scenografia di Franca Puliti, pittrice spezzina che spesso ha collaborato con il Coro Lirico per la realizzazione della sezione scenografica bene ci introdurrà nel tema dell’opera.

Per info: tel. 3474211455

Approfondimenti pubblicati nel Blog di Sala CarGià: http://salacargia.blogspot.it a cura di Ezia Di Capua.

TRAMA
La vicenda si svolge nella locanda di Rita, tirannica e manesca sposa del timido Peppe. La vita della coppia è sconvolta dall'inaspettato arrivo di Gasparo, il primo marito di Rita, che tutti credevano morto annegato e che era in realtà fuggito in Canada; Gasparo, che a sua volta crede Rita morta in un incendio, è ritornato per avere il certificato di morte della moglie e quindi potersi risposare. Quando i due si incontrano, Gasparo tenta di fuggire ma Peppe, che intravede l'occasione di liberarsi dagli schiaffoni di Rita, sostiene essere Gasparo il legittimo marito della sua attuale consorte. I due uomini decidono allora di affidare al gioco della morra la scelta su chi debba restare a fianco di Rita. Entrambi cercano di perdere, ma alla fine il vincitore risulta Gasparo. Rita, però, che non di rado subiva la mano pesante di Gasparo, non vuole saperne di tornare a essere sua moglie. Gasparo, fingendosi privo di una mano, provoca Peppe finché quest'ultimo dichiara il suo amore per Rita e la sua ferma intenzione di rimanere suo sposo; lo scaltro Gasparo, ottenuto così il suo scopo, prende congedo dalla coppia riconciliata.
Gli otto numeri dai quali è costituita la partitura di Rita (tre arie, tre duetti e il terzetto conclusivo), collegati tra loro da dialoghi parlati secondo la tradizione dell'opéra - comique, evidenziano la finezza di tratto caratteristica del Donizetti comico.

Per info: tel. 3474211455


Ezia Di Capua – Curatore Associazione Coro Lirico La Spezia


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COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA PUBBLICATO ONLINE

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CRONACA4 

CITTA' DELLA SPEZIA
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