Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
Sala Culturale CarGià
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INFO: TEATRO CIVICO LA SPEZIA TEL: 0187 757075
NABUCCO
di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera
Personaggi
§
Nabucco (Baritono), re dei
Babilonesi
§
Ismaele (Tenore), nipote di
Sedecia re di Gerusalemme
§
Zaccaria (Basso), gran pontefice
degli Ebrei
§
Abigaille (Soprano), schiava,
figlia adottiva di Nabucco
§
Fenena (Soprano), figlia di
Nabucco innamorata di Ismaele
§
Abdallo (Tenore), vecchio
ufficiale del re di Babilonia
§
Anna (Soprano), sorella di
Zaccaria
§
Soldati babilonesi, soldati ebrei, Leviti, vergini ebree,
donne babilonesi, Magi, grandi del regno di Babilonia, popolo (coro)
Introduzione
Melodramma in 4 atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Temistocle Solera.
Prima rappresentazione:
Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842. Originariamente era Nabucodonosor, nella partitura
autografa di Verdi e nella prima edizione a stampa, ma lo
stesso Verdi usò sempre in seguito il titolo
abbreviato,Nabucco, per la sua terza opera nonché primo dei numerosi
trionfi che segnarono la sua lunga carriera. L'impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, nel periodo
successivo alla composizione di Oberto,
conte di San Bonifaci , offrì
a Verdi un contratto per tre opere da scrivere
in otto mesi, tra cui un'opera buffa, Un
giorno di regno, che cadde clamorosamente alla prima esecuzione; Merelli non diede peso a questo evento e
confermò comunque la sua fiducia in Verdi,
offrendogli di musicare un libretto “Nabucodonosor “ che era stato rifiutato dal giovane
compositore prussiano Otto Nicolai.
Prima fonte del
libretto di Temistocle Solera è naturalmente la Bibbia, letta nella
traduzione di Giovanni Deodati,
come testimoniano le citazioni apposte a capo delle varie sezioni del libretto.
I riferimenti alla Bibbia riguardano in particolare il regno di Giuda e la sua
invasione da parte del re babilonese Nabucodonosor nel 587-586 a.C., quando fu
saccheggiato il tempio di Gerusalemme, cui seguì la deportazione dei vinti in
Babilonia, dove circa mezzo secolo dopo furono liberati; nel racconto biblico
non figurano però néIsmaele “
nipote di Sedecia re di Gerusalemme “ né Abigaille, e neppure Fenena. Altre fonti più vicine
al libretto di Solera sono il dramma francese Nabuchodonosor diAuguste Anicet-Bourgeois e
Francis Cornu, rappresentato nel 1836 al Théâtre de l'Ambigu-Comique di
Parigi, tradotto dopo circa due anni in italiano, e Il ballo storicoNabuccodonosor di Antonio
Cortesi, rappresentato alla Scala il 27 ottobre 1836. Frutto della fantasia
di Solera è invece l'amore non corrisposto di Abigaille per Ismaele,
che non trova riscontro in alcuna delle fonti citate.
L'opera andò in scena il 9 marzo 1842 con un successo tale da venire ripresa settantacinque volte solo alla Scala entro la fine dell'anno.
L'opera andò in scena il 9 marzo 1842 con un successo tale da venire ripresa settantacinque volte solo alla Scala entro la fine dell'anno.
Trama
ATTO I - Gerusalemme
Nel tempio di Salomone, Ebrei e Leviti invitano
le vergini ebree a pregare per la salvezza di Israele, poiché Nabucco, il re d'Assiria, li ha
invasi.
Entra Zaccaria, profeta
ebraico, dicendo che Dio ha tratto in suo potere Fenena, figlia diNabucco:
lei forse potrà far ritornare la pace; invita perciò gli Ebrei a confidare nel
loro Dio.
Improvvisamente si sentono urla: giunge quindi Ismaele, nipote di Sedecia re di Gerusalemme, per
annunciare che Nabucco si sta avvicinando furibondo. Zaccaria affidaFenena a Ismaele,
predicendo rovina al Dio di Belo. Rimasti soli Ismaele e Fenena,
ricordano quando, nelle vesti di ambasciatore di Giuda, Ismaele andò in Babilonia e fu imprigionato.
Fu Fenena a salvarlo sia dalla prigione sia
dall'amore furente della di lei sorella, Abigaille.
Fenena gli rammenta la sua attuale condizione di schiava, e Ismaele, follemenente innamorato,
le giura che le renderà la libertà. Mentre sta per aprire una porta segreta da
cui fuggire, entra Abigaille,
schiava creduta figlia primogenita di Nabucco,
seguita da alcuni guerrieri babilonesi travestiti da Ebrei.
Sorpresi i due amanti, ella accusa Ismaele di tradire la patria per una donna
babilonese e grida vendetta, confessando di averlo amato e di avergli offerto
anche il regno di Babilonia; sentendosi schernita, ha mutato ora il suo amore
in odio, ma si dichiara pronta a salvarlo se Ismaele cambierà partito.
Gli Ebrei sono in preghiera nel tempio, quando giunge la notizia che Nabucco a cavallo si sta avvicinando. S'avanza
anche Abigaille,
inneggiando a Nabucco: è
lei che ha aperto il passo ai guerrieri babilonesi, che ora fanno irruzione nel
tempio. Segue anche Nabucco,
che viene affrontato da Zaccaria;
questi minaccia di uccidere Fenena,
che tiene in pugno, se Nabucco osasse profanare il tempio. Mentre Zaccaria sta per vibrare il colpo suFenena, Ismaele ferma il pugnale; la fanciulla corre
fra le braccia di Nabucco,
che annuncia tremenda vendetta.
ATTO II - L'empio
Abigaille ha in mano uno scritto, sottratto a Nabucco, nel quale scopre le
sue origini servili.
Per questa ragione Nabucco destina il trono alla figlia minore, Fenena, mentre Abigaille è tenuta in schiavitù.
Questa sua condizione la rende furente contro tutti, al punto da minacciare di
morteFenena, il finto padre Nabucco e il regno.
Il gran sacerdote di Belo avverte Abigaille che Fenena sta liberando gli Ebrei, per cui il
popolo assiro acclama regina Abigaille.
Nella reggia Ismaele incontra i Leviti che gli intimano di
fuggire, maledicendolo perché ha tradito il suo popolo. Sopraggiunge Anna, che dice di aver pietà di Ismaele: ha salvato un'ebrea, Fenena, che si è infatti
convertita al dio di Israele.
Entra Abdallo dicendo che è stata annunciata la
morte di Nabucco e che Abigaille è invocata regina.
Abigaille intima a Fenena di renderle la corona; ma entra Nabucco e, strappata la corona dalle mani di Abigaille, la sfida a prenderla
dal suo capo.
Nabucco ripudia il dio di
Babilonia, che ha reso i babilonesi traditori, e quello degli Ebrei, che li ha
posti in suo potere e, in un impeto d'orgoglio, dichiara se stesso dio. A
questa affermazione viene colpito da un fulmine e Nabucco sembra avere sul volto le tracce della
follia: sconvolto, cade, invocando l'aiuto di Fenena,
mentre Abigaille raccoglie la corona.
ATTO III - La profezia
Negli orti pensili di
Babilonia Abigaille è sul trono. Il sacerdote di Belo invoca la morte per tutti gli Ebrei e
per Fenena per prima, perchè traditrice di Belo.
Entra quindi Nabucco, trasandato e con
abbigliamento lacero. Abigaille ordina di rinchiuderlo nelle sue
stanze, poiché ha perso il senno, ma Nabucco rivendica il suo trono e affronta Abigaille chiedendole come osa sedervi.
La donna dice di averlo occupato per il bene di Belo quando lui era demente e lo informa dell'imminente sterminio degli Ebrei. Nabucco è stupito, Abigaille rincara la dose e lo accusa di essere un vile e Nabucco, messo alle strette, firma allora l'ordine, ma quando si rende conto che in questo modo ha condannato anche Fenena vorrebbe tornare sui suoi passi. Abigaille non lo permette, e dice che avrà lei come figlia. Infuriato, Nabucco la definisce "schiava" e cerca il foglio che attesta la sua nascita servile, ma Abigaille lo estrae dal seno lo distrugge.
La donna dice di averlo occupato per il bene di Belo quando lui era demente e lo informa dell'imminente sterminio degli Ebrei. Nabucco è stupito, Abigaille rincara la dose e lo accusa di essere un vile e Nabucco, messo alle strette, firma allora l'ordine, ma quando si rende conto che in questo modo ha condannato anche Fenena vorrebbe tornare sui suoi passi. Abigaille non lo permette, e dice che avrà lei come figlia. Infuriato, Nabucco la definisce "schiava" e cerca il foglio che attesta la sua nascita servile, ma Abigaille lo estrae dal seno lo distrugge.
Abigaille fa rinchiudere Nabucco in prigione, ed egli disperato, le
chiede di rendergli almeno Fenena.
Intanto, sulle sponde
dell'Eufrate, gli Ebrei incatenati e costretti al lavoro pensano con nostalgia
alla loro patria Va pensiero
sull'ale dorate. Subito dopo giunge Zaccaria,
che profetizza la futura liberazione del suo popolo.
Brani celebri
·
Sinfonia (parte I)
·
Mio furor, non più costretto, (finale
atto I)
·
Ben io t'invenni, o fatal scritto!... Anch'io dischiuso un giorno, recitativo e aria di Abigaille (atto II)
·
Vieni, o Levita, preghiera
di Zaccaria (atto II)
·
S'appressan gli istanti!, concertato
(atto II)
·
È l'Assiria una regina, introduzione
(atto III)
·
Va', pensiero, sull'ali dorate, coro
degli ebrei (atto III)
·
Dio di Giuda preghiera
di Nabucco (atto IV)
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