Sono persone aperte, estroverse con dentro l’ansia, anzi lo slancio della ricerca artistica in riferimento al paesaggio all’ambiente e alla natura nel suo variegato presentarsi.
Lo stile è figurativo permeato di realismo con toni e campiture dolci e tenui per quanto riguarda le tele di Giuliana Garbasi; toni e colori più vivaci e solari quelli di Cettina Nardiello. Due modi di dipingere e due personalità diverse, senza alcuna violenza; Cettina vive una realtà e un ambiente più vivace, con luce e colori a volte contrastanti, però, da rendere l’opera ancora più piacevole ed avvincente.
Entrambi le pittrici fanno parte dell’Associazione San Martino di Durasca di Follo Prov. La Spezia, vi operano con assiduità secondo il ritmo efficace per la divulgazione sociale dell’immagine dell’ Associazione, dell’Arte e della pittura in particolare che l’Associazione si è imposto, visitando e rappresentando sia i caratteristici scorci delle Cinque Terre e del nostro Golfo che i celebrati centri Storici della Lunigiana storica.
E anche soltanto per questo, sia Giuliana che Cettina, meritano il nostro più convinto consenso e la più viva approvazione.
L’avvicinare l’arte al popolo, il rompere quel muro di incomprensione fra artisti e pubblico che da anni blocca i rapporti costruttivi, altro non è che una grande e pacifica rivoluzione che darà nuovo slancio e nuova vita all’arte tutta e alla pittura in particolare con incontri e partecipazioni più vissuti,partecipati e quindi positivi.
Agendo in questo ambiente costruttivo osserviamo Giuliana Garbusi, da sempre attenta e propensa al segno e al colore, alla rappresentazione della natura circostante, ha avuto modo di frequentare sia la pittrice Marisa Marino che il mastro Codeglia così da raffinare l’uso del segno e del colore, acquisire sicurezza nella composizione e soprattutto certezza di se stessa e dei suoi mezzi.
Lo scopo dei maestri è, infatti, quello di dare certezza del nostro sentire e delle capacità insite in noi stessi che diventano realtà oggettiva.
Infatti solo a questo punto, maturata nelle capacità sia di sentire che di avvertire la realtà e la natura che presenta poi nelle sue realizzazioni, Giuliana partecipa a extempore e a mostre riuscendo ad ottenere riconoscimenti e premi, come a Tramonti dove vince il primo premio.
Continua con successo la partecipazione alle iniziative del S.Martino di Durasca riuscendo a riscuotere consensi ed incoraggiamenti, a perseverare nella ricerca del bello e del valido nel tempo e nello spazio, in questo clima positivo dell’Associazione, Giuliana si è cimentata anche nella scultura vincendo un meritato ed incoraggiante premio.
Ho già detto qualcosa delle opere di Cettina Nardiello , ma preme far presente che è artista autodidatta: ha osservato la natura circostante, ha visionato pittori a lei congeniali, comunque vicini al suo sentire, ha frequentato e ne serba un gradito ricordo delle Officine Botteghe d’Arte di Renzo Borella con la bravissima insegnante Franca Puliti ed ha iniziato la sua carriera.
E’ una pittrice completa, ma predilige il genere Naif; è una pittrice che sa rendere semplice la rappresentazione, riesce a farla sembrare più facile di quanto in realtà lo sia, riuscendo a coinvolgerci e quasi a farci affermare: così l’avrei fatto anch’io.
Con questa affermazione dimostriamo che la pittrice ci ha attratti nel suo mondo pittorico, che abbiamo raccolto il suo messaggio. Con questo stile naif, colori caldi ed intensi, con paesaggi ed atmosfere campestri fra fantasia, segno e semplicità che caratterizza la campagna, Cettina vince premi in validi concorsi, anche a carattere nazionale, oltre che nel territorio della provincia di La Spezia, ad esempio Rosignano Solvaj concorso Marzaiolo ed Ottica Venturini.
Cettina già da diverse edizioni partecipa all’Extempore a Nicola di Ortonovo – Sp attirando attenzione e consensi con le sue opere, sia per la scelta dei personaggi che per il colore vero e vitale che attrae l’attenzione e la sensibilità.
Giuliana non ha ancora partecipato all’Extempore, però, quando ha saputo che era in gestazione un presepe denominato “ 17 artisti per un presepe “, con figure a grandezza naturale su tavole tagliate intagliate appositamente, si è proposta per un personaggio ed ha realizzato una pecora con l’agnellino che ha molto ben figurato nell’artistico presepe, anche per lo spiccare dei contrastanti colori, il bianco e il nero.
Per l’occasione Cettina Nardiello ha realizzato un caratteristico pastore – stile naif – con un grande mantello rosso, a piedi nudi e un caratteristico cappello, opera tra le più ammirate sia per la sua struttura che per il colore caldo e suadente.
Non posso fare altro, per concludere, che manifestare ammirazione per le due nostre pittrici che ci hanno proposto opere che risultano decisamente positive ed adeguate, a dimostrare di un sentire interiore, di una creatività che assoggetta il segno e il colore e trasmette sensazioni e messaggi che ci pervadono e ci prendono.
Le nostre artiste, pronte nell’intuire così come sono attente e precise nel realizzare hanno il comportamento semplice e schietto degli antichi pittori, perché la loro grande soddisfazione è realizzare, esternare il proprio talento, gioire della gioia degli altri davanti all’opera appena conclusa, rispondere ai quesiti o risolvere dubbi ed incertezze possibili.
Osserviamo quindi con attenzione sia le opere di Cettina che di Giuliana, cerchiamo di cogliere il senso e il valore della realizzazione, il gioco delle luci e delle ombre, il variare e il coinvolgerci del colore usando certamente gli occhi ma pure il nostro gusto interiore così da appropriarci del messaggio insito in ogni opera e……gioire assieme alle nostre artiste.
A Voi tutti un grazie per l’attenzione che – bontà vostra – mi avete concesso e….pronti allo studio delle tele proposte in questa benemerita Sala Culturale CarGià
Grazie ancora!
Mario Orlandi
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