sabato 22 settembre 2018

PREMIO NAZIONALE DI POESIA "CESARE ORSINI" – ANNO 2018. La Poesia e il Tempo. I luoghi della Vita e dell'Anima. Relazione introduttiva di Donatella Zanello

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2018
Sezione - Concorsi Letterari Nazionali

La Poesia è viaggio dell'anima. La Poesia è impegno sociale, è condivisione di valori e sentimenti.
La Poesia è la voce, è la coscienza degli individui e dei popoli, è figlia del tempo in cui si manifesta, come ben comprese Giacomo Leopardi, autore della famosa poesia "La Ginestra". Perchè la solidarietà è un valore. La Poesia è salvare dal dominio del tempo che tutto distrugge i sentimenti, i valori, l'essenza della vita, i ricordi. La Poesia è qualcosa che resta. Qualcosa, non qualcuno. E' una traccia, un'ombra, un'immagine che passa, un'arte fatta di parole, parole che restano scolpite nella memoria e nella coscienza collettiva. Così la Poesia è preghiera e disperazione, è gioia e dolore, è soprattutto consapevolezza. La Poesia è scrivere per se stessi ma soprattutto per gli altri. "Nulla vale, tutto è perduto. Ma scrivi." (Franco Fortini). La Poesia è consegnare al futuro le nostre emozioni. Noi siamo qui oggi perchè crediamo nella Poesia. Ci crediamo. E crediamo nella musica. E crediamo nell'amicizia. Per questo siamo qui. Il Premio Cesare Orsini si inserisce nella tradizione e nella storia di una comunità, di un territorio. Non è poco. Ora, la Poesia è un'arte che si avvale del linguaggio come strumento, è un'arte fatta di parole e di sentimenti. Grazie a tutti i partecipanti che anche quest'anno hanno voluto condividere con noi il loro vissuto e le loro idee, la loro creatività. Siamo qui a celebrare la Poesia come valore, alla fine dell'estate. Siamo a ricordare la fine di una stagione che si chiude. Siamo a celebrare la Poesia in un luogo dell'anima, una comunità, un borgo che è centro di cultura, di arte, di incontro. La Poesia è luce che risplende in tanti frammenti che si disperdono nell'universo. La Poesia è figlia delle stelle, come lo siamo noi. E cosa resta? Resta la Poesia. La Poesia è il ricordo di una bella stagione che finisce. Con nostalgia. Con dolore e con gioia. Con rimpianto. E' anche una stagione che si rinnova. Perchè poesia e musica , arte e fantasia rendono migliore la nostra vita. Ci portiamo a casa questa Poesia e questa vita, questa musica. Restano con noi. Sono importanti. Sono l'essenza della vita di tutti noi.


LETTURE : dalla raccolta GIORNI DI VENTO, Donatella Zanello, ETS, Pisa, 2017:

Tema: la Poesia e il Tempo. Letture di Donatella Zanello

Il fiume Magra, la corsa dei camion
sulle strade polverose dell'estate, nella canicola
implacabile di luglio, che annienta
anche i pensieri, che ferma il movimento
delle cose, dell'erba, in una calma mortale.
E cerchi un filo d'aria, un soffio che ti sollevi,
una goccia d'acqua sulle labbra arse,
il volo di una farfalla, gli occhi di un gatto.
Qualcosa che interrompa l'arsura, la cappa
di piombo e fuoco sopra la terra. Uno spiraglio,
uno zampillo d'acqua pura. Acqua di fiume,
di mare, di stagno, di vecchia pioggia.
Illusione, miraggio, ennesima chimera.

Il tempo è un cielo grigio come il piombo.
All'orizzonte, le nuvole in nebbia si disfanno.
La voce del mare si sente forte nel vento
e dentro la conchiglia. La parola divina
è imprigionata. E' stato bello vivere, così bello
che chiedo una tregua in cui tornare solo
ai giorni migliori. Indietro, invece, non si torna
e fugge lontano il tempo, ladro e viaggiatore.

Fuori un vento leggero nella sera
accarezza vele di tristezza. E' un pensiero
malinconico, un canto disperato per tutti
i rimpianti. Mute, immobili le statue divine
sono testimoni a me che respiro. Paladini
del nulla, i ricordi volano da una corolla all'altra
di petali, di petali che fuggono nella notte.
Dunque è stato tutto solamente un sogno.
Frammenti si disperdono nell'universo.

Tema: i luoghi della Vita e del Tempo: Poesia di Maddalena Galli Zanello.
Legge Roberto Rolla

Paese mio ridente
tra le colline ricche
di viti e di olivi antichi.
Spicca nella macchia
mediterranea
il pino di Aleppo.
Sentieri di pietre remote
portano al mare
orlato di bionde spiagge,
dove le agavi e le palme
crescono spontanee.
Case dai vivaci colori
si addossano l'una all'altra,
in alto il castello austero
sta a testimoniare
un passato ricco di storia.
Il prezioso silenzio
un tempo regnava ovunque,
sulle porte la chiave
non girava
nemmeno di notte.


E’ concesso l’utilizzo di testi e immagini ai soli fini di studio citando sia l’Autore che il Blog di Sala Culturale CarGià come fonte insieme al relativo link © Sala Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.itRingrazio sentitamente Ezia Di Capua
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