giovedì 21 luglio 2016

SALA CARGIA’ PRESENTA: LUANA GIBALDI “L’ESPRESSIVITA’ DEL SEGNO” Recensione a cura di Ezia Di Capua

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - Mostre d'Arte


Nell’ambito della Settima Stagione in Arte dedicata a Carla e Giacomo Gallerini, espone in Sala CarGià a San Terenzo con il Patrocinio del Comune di Lerici e della ProLoco l’artista 
Luana Gibaldi


LUANA GIBALDI
LA PERSONALITA' DEL SEGNO 
Recensione di Ezia Di Capua

Per Luana Gibaldi, l’espressività del segno e la musica coesistono in una dualità armonica frutto di passione e impegno creativo.
Ed, è all’interno del ritmo giornaliero che, come una necessità biologica, si rende urgente per l’artista una pausa creativa, che trova la sua espressione significativa nelle incisioni e nei dipinti in esposizione, eseguiti nell’armonia della musica che essa stessa interpreta al pianoforte.
Così, le opere divengono la traccia di un paesaggio interiore, sono un momento fermato nel distacco dalla realtà, passaggio segreto per entrare nei territori dell’immaginazione.
Qui il disegno trova la sua funzione di passaggio, dall’idea alla forma, a sottolineare l’aspetto profondo dell’atto stesso del segnare, del creare ex nihilo. 
A osservarle bene, le sue incisioni,  si fermano il più delle volte a una forma sospesa. L’intenzionalità non è espressa nel tentativo di mettere in luce il rappresentabile ma nel creare delle trame, come un ornamento capace di far scorrere l’occhio all’orizzonte dei contorni e di non farlo divagare oltre. Le opere riversano il pensiero all’interno, come un esercizio di rigenerazione dello spirito. 
D’altronde, per Luana Gibaldi l’arte ha sempre rappresentato un’occasione per esprimere la sua armonia interiore e, al tempo stesso, liberare un inno poetico alla bellezza, all’arte.


Ezia Di Capua – Curatore  della mostra e di Sala Culturale CarGià
San Terenzo 21 luglio 2016



"NESSUN UOMO ENTRA DUE VOLTE NELLO STESSO FIUME, PERCHE'
IL FIUME NON E' MAI LO STESSO ED EGLI NON E' LO STESSO UOMO."
                                                                                     - ERACLITO -
                         
 “Poetica Artistica”
LUANA GIBALDI
Luana Gibaldi, nasce a La Spezia il 27 Agosto 1975, città dove tutt’ora risiede.
La sua formazione artistica e la passione per l’Arte, nasce letteralmente tra le mura domestiche; è dalla madre infatti, che inizia il prima approccio con le tecniche pittoriche.
Contemporaneamente, grazie al cugino Salvatore Marrali, allora alunno dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, della scuola di Pittura di Gustavo Giulietti, inizia a conoscere, anche personalmente, personaggi come Saverio Vinciguerra, Calogero Condello ed Emilio Vedova.
Si può dire, quindi, che fin dalla nascita, ha potuto ammirare diverse opere e stili di artisti, che hanno influenzato e iniziato il suo linguaggio stilistico e poetico:
dalla madre Rosa Incorvaia, eredita la passione per la natura, e la osserva attentamente mentre dipinge fiori “luminosi” che prendono forma da impasti di colore molto materici; dai “fiorentini” conosce l’Arte Informale, che rimarrà per lungo tempo attratta da quelle linee sospese nello spazio, tanto impetuose e decise.
Proprio in quel periodo, inizia una serie di disegni “a inchiostro” ispirati agli “anagrammi giapponesi”; sono segni forti, netti, che si fondono armoniosamente con elementi decorativi.
Con l’uso del pennino con la china, nasce la sua evoluzione artistica: per molti anni sperimenta questo strumento, e quando a 8 anni circa, impara a suonare il Pianoforte, accosta il Bianco e Nero dei suoi disegni, ai tasti, come se dentro di lei dialogassero la Pittura con la Musica.
Fino al Diploma Magistrale, il suo unico obbiettivo è quello di rappresentare le emozioni che le vengono trasmesse dalla musica; oltre a saggi e concerti di Pianoforte, sente il bisogno di creare delle “armonie di segni”, come se fosse uno “spartito pittorico”  che vibra oltre lo spazio finito del foglio.
I segni neri si “liberano”quasi per gioco, come fossero i “solisti” e veri protagonisti di questo concerto pittorico, accompagnati da una orchestra di colori che ha le tinte del rosso, giallo o viola.
Gli anni frequentati durante “l’Accademia delle Belle Arti di Carrara”, hanno dato una profonda maturazione al suo lavoro artistico.
Grazie all’insegnamento del suo prof. Omar Galliani, ha approfondito lo studio della figura umana con  disegni a matita o carboncino.
Passata alla cattedra del prof. Andrea Granchi, ha iniziato un lungo lavoro di “passaggio” tra il segno e la materia:
i suoi lavori sono dittici o trittici, componendo una sintesi figurativa che passa dal segno, al graffio, alle sgocciolature
fino al materico. Arriva a questa successione di stati, man mano che si avvicina all’Alchimia, scoprendo la similitudine con i passaggi alchemici, necessari e indispensabili per arrivare alla sospirata “Pietra Filosofale” che nell’Arte, per lei, simboleggia la creazione di un’opera armoniosa ed equilibrata.
Ormai, non rappresenta più ciò che sente con la musica, non è più una pura “descrizione musicale” di un sentimento, ma scopre che la “vera essenza” è dentro l’essere umano; e come l’uomo porta avanti la sua strada per arrivare alla felicità, così l’Artista è chiamato ha dare vita a quelle emozioni e sensazioni che sono già presenti in lui.
Non si preoccupa del soggetto da prendere in considerazione, anche se appaiono spesso elementi naturalistici, ma di essere trasportata in una dimensione lontana dall’apparente realtà. Ha preso piede un significato molto più profondo, spirituale, che non lascia spazio a false indagini, ma vuole solo dare un messaggio creativo ed emozionale, che può evolversi e cambiare in qualsiasi momento, attraverso un percorso interiore.
L’Alchimia diventa l’argomento della sua tesi, ed in particolare il rapporto tra Artista-Alchimista, che le vale il voto di 110 e lode col Prof. Umberto Bisi nel 2003.

COMUNICATO STAMPA a cura di Ezia Di Capua
IN SALA CARGIA’ LUANA GIBALDI – “L’ESPRESSIVITA’ DEL SEGNO” 
PERSONALE DI INCISIONE E PITTURA
Sala Culturale CarGià di San Terenzo presenta, a cura di Ezia Di Capua la personale di Luana Gibaldi, artista spezzina. La mostra che ha titolo “L’espressività del segno” verrà inaugurata domenica 24 luglio alle ore18,00
Così Ezia Di Capua curatore della mostra commenta le opere “ Per Luana Gibaldi, l’espressività del segno e la musica coesistono in una dualità armonica frutto di passione e impegno creativo. A osservarle bene, le sue incisioni, si fermano il più delle volte a una forma sospesa. L’intenzionalità non è espressa nel tentativo di mettere in luce il rappresentabile ma nel creare trame, ornamenti capaci di far scorrere l’occhio all’orizzonte  dei contorni e di non farlo divagare oltre. Le opere riversano il pensiero all’interno, come un esercizio di rigenerazione dello spirito”. 
La mostra, programmata nell’ambito della stagione in arte dedicata a Carla e Giacomo Gallerini, sarà visitabile tutti i giorni da domenica 24 Luglio sino a lunedi primo Agosto dalle 17,30 alle 20,00 – Ingresso libero.
Quanto necessario per la promozione artistica dell’artista è  inserito nel Blog di Sala Culturale CarGià, a cura di Ezia Di Capua,  contenitore, archivio e testimonianza storica dell’arte, della cultura,  in transito nel Golfo dei Poeti: http://salacargia.blogspot.it

SALA CARGIA’ – Via Angelo Trogu, 54  - San Terenzo - SP
“LA PERSONALITA’ DEL SEGNO”
dal 24 Luglio al 1 Agosto
Vernissage Domenica 24 Luglio ore 18,00
Orario 17,30- 20,00
Genere- Arte contemporanea - personale
Curatore Ezia Di Capua 

COMUNICATO STAMPA PUBBLICATO ON LINE A CURA DI EZIA DI CAPUA




http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=161480

Ezia Di Capua – Curatore della mostra e di Sala Culturale CarGià

EDC

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