Sezione - Mostre d'Arte
Nell’ambito della Settima Stagione in Arte dedicata a Carla e Giacomo Gallerini, espone in Sala CarGià a San Terenzo con il Patrocinio del Comune di Lerici e della ProLoco l’artista
Luana Gibaldi
LUANA GIBALDI |
LA PERSONALITA' DEL SEGNO
Recensione di Ezia Di Capua
Recensione di Ezia Di Capua
Per Luana Gibaldi, l’espressività del segno e la musica
coesistono in una dualità armonica frutto di passione e impegno creativo.
Ed, è all’interno del ritmo giornaliero che, come una
necessità biologica, si rende urgente per l’artista una pausa creativa, che
trova la sua espressione significativa nelle incisioni e nei dipinti in
esposizione, eseguiti nell’armonia della musica che essa stessa interpreta al
pianoforte.
Così, le opere divengono la traccia di un paesaggio
interiore, sono un momento fermato nel distacco dalla realtà, passaggio segreto
per entrare nei territori dell’immaginazione.
Qui il disegno trova la sua funzione di passaggio,
dall’idea alla forma, a sottolineare l’aspetto profondo dell’atto stesso del
segnare, del creare ex nihilo.
A osservarle bene, le sue incisioni, si fermano il più delle volte a una forma
sospesa. L’intenzionalità non è espressa nel tentativo di mettere in luce il
rappresentabile ma nel creare delle trame, come un ornamento capace di far
scorrere l’occhio all’orizzonte dei contorni e di non farlo divagare oltre. Le
opere riversano il pensiero all’interno, come un esercizio di rigenerazione
dello spirito.
D’altronde, per Luana Gibaldi l’arte ha sempre
rappresentato un’occasione per esprimere la sua armonia interiore e, al tempo
stesso, liberare un inno poetico alla bellezza, all’arte.
Ezia Di Capua – Curatore della mostra e di Sala Culturale CarGià
San Terenzo 21 luglio 2016
"NESSUN UOMO
ENTRA DUE VOLTE NELLO STESSO FIUME, PERCHE'
IL FIUME NON E' MAI LO STESSO ED EGLI NON E' LO STESSO UOMO."
- ERACLITO -
IL FIUME NON E' MAI LO STESSO ED EGLI NON E' LO STESSO UOMO."
- ERACLITO -
“Poetica Artistica”
LUANA GIBALDI |
Luana Gibaldi,
nasce a La Spezia
il 27 Agosto 1975, città dove tutt’ora risiede.
La sua
formazione artistica e la passione per l’Arte, nasce letteralmente tra le mura
domestiche; è dalla madre infatti, che inizia il prima approccio con le
tecniche pittoriche.
Contemporaneamente,
grazie al cugino Salvatore Marrali, allora alunno dell’Accademia delle Belle
Arti di Firenze, della scuola di Pittura di Gustavo Giulietti, inizia a
conoscere, anche personalmente, personaggi come Saverio Vinciguerra, Calogero
Condello ed Emilio Vedova.
Si può dire,
quindi, che fin dalla nascita, ha potuto ammirare diverse opere e stili di
artisti, che hanno influenzato e iniziato il suo linguaggio stilistico e
poetico:
dalla madre Rosa
Incorvaia, eredita la passione per la natura, e la osserva attentamente mentre
dipinge fiori “luminosi” che prendono forma da impasti di colore molto
materici; dai “fiorentini” conosce l’Arte Informale, che rimarrà per lungo
tempo attratta da quelle linee sospese nello spazio, tanto impetuose e decise.
Proprio in quel
periodo, inizia una serie di disegni “a inchiostro” ispirati agli “anagrammi
giapponesi”; sono segni forti, netti, che si fondono armoniosamente con
elementi decorativi.
Con l’uso del
pennino con la china, nasce la sua evoluzione artistica: per molti anni
sperimenta questo strumento, e quando a 8 anni circa, impara a suonare il
Pianoforte, accosta il Bianco e Nero dei suoi disegni, ai tasti, come se dentro
di lei dialogassero la Pittura
con la Musica.
Fino al Diploma
Magistrale, il suo unico obbiettivo è quello di rappresentare le emozioni che
le vengono trasmesse dalla musica; oltre a saggi e concerti di Pianoforte,
sente il bisogno di creare delle “armonie di segni”, come se fosse uno
“spartito pittorico” che vibra oltre lo
spazio finito del foglio.
I segni neri si
“liberano”quasi per gioco, come fossero i “solisti” e veri protagonisti di
questo concerto pittorico, accompagnati da una orchestra di colori che ha le
tinte del rosso, giallo o viola.
Gli anni
frequentati durante “l’Accademia delle Belle Arti di Carrara”, hanno dato una
profonda maturazione al suo lavoro artistico.
Grazie
all’insegnamento del suo prof. Omar Galliani, ha approfondito lo studio della
figura umana con disegni a matita o
carboncino.
Passata alla
cattedra del prof. Andrea Granchi, ha iniziato un lungo lavoro di “passaggio”
tra il segno e la materia:
i suoi lavori
sono dittici o trittici, componendo una sintesi figurativa che passa dal segno,
al graffio, alle sgocciolature
fino al
materico. Arriva a questa successione di stati, man mano che si avvicina
all’Alchimia, scoprendo la similitudine con i passaggi alchemici, necessari e
indispensabili per arrivare alla sospirata “Pietra Filosofale” che nell’Arte,
per lei, simboleggia la creazione di un’opera armoniosa ed equilibrata.
Ormai, non
rappresenta più ciò che sente con la musica, non è più una pura “descrizione
musicale” di un sentimento, ma scopre che la “vera essenza” è dentro l’essere
umano; e come l’uomo porta avanti la sua strada per arrivare alla felicità,
così l’Artista è chiamato ha dare vita a quelle emozioni e sensazioni che sono
già presenti in lui.
Non si preoccupa
del soggetto da prendere in considerazione, anche se appaiono spesso elementi
naturalistici, ma di essere trasportata in una dimensione lontana
dall’apparente realtà. Ha preso piede un significato molto più profondo,
spirituale, che non lascia spazio a false indagini, ma vuole solo dare un
messaggio creativo ed emozionale, che può evolversi e cambiare in qualsiasi
momento, attraverso un percorso interiore.
L’Alchimia
diventa l’argomento della sua tesi, ed in particolare il rapporto tra
Artista-Alchimista, che le vale il voto di 110 e lode col Prof. Umberto Bisi
nel 2003.
COMUNICATO STAMPA a cura di Ezia Di Capua
IN SALA CARGIA’ LUANA GIBALDI – “L’ESPRESSIVITA’ DEL
SEGNO”
PERSONALE DI INCISIONE E PITTURA
Sala Culturale CarGià di San Terenzo presenta, a cura di
Ezia Di Capua la personale di Luana Gibaldi, artista spezzina. La mostra
che ha titolo “L’espressività del segno” verrà inaugurata domenica 24 luglio
alle ore18,00
Così Ezia Di Capua curatore della mostra commenta le
opere “ Per Luana Gibaldi, l’espressività del segno e la musica coesistono in
una dualità armonica frutto di passione e impegno creativo. A osservarle bene,
le sue incisioni, si fermano il più delle volte a una forma sospesa.
L’intenzionalità non è espressa nel tentativo di mettere in luce il
rappresentabile ma nel creare trame, ornamenti capaci di far scorrere l’occhio
all’orizzonte dei contorni e di non
farlo divagare oltre. Le opere riversano il pensiero all’interno, come un
esercizio di rigenerazione dello spirito”.
La mostra, programmata nell’ambito della stagione in arte
dedicata a Carla e Giacomo Gallerini, sarà visitabile tutti i giorni da
domenica 24 Luglio sino a lunedi primo Agosto dalle 17,30 alle 20,00 – Ingresso
libero.
Quanto necessario per la promozione artistica
dell’artista è inserito nel Blog di Sala
Culturale CarGià, a cura di Ezia Di Capua,
contenitore, archivio e testimonianza storica dell’arte, della
cultura, in transito nel Golfo dei
Poeti: http://salacargia.blogspot.it
SALA CARGIA’ – Via Angelo Trogu, 54 - San Terenzo - SP
“LA PERSONALITA’ DEL SEGNO”
dal 24 Luglio al 1 Agosto
Vernissage Domenica 24 Luglio ore 18,00
Orario 17,30- 20,00
Genere- Arte contemporanea - personale
LA SPEZIA OGGI
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=55922:in-sala-cargi%C3%A0-l-espressivit%C3%A0-del-segno-,-personale-di-luana-gibaldi&Itemid=10005
CRONACA4
CRONACA4
http://laspezia.cronaca4.it/2016/07/22/sala-cargia-luana-gibaldi-lespressivita-del-segno-personale-incisione-pittura/41304/
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=161480
Ezia Di Capua – Curatore
della mostra e di Sala Culturale CarGià
EDC
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