Sezione - Sala CarGià Atelier a cielo Aperto -Simposio d'Arte e Cultura
Ezia Di Capua Curatore di Sala
Culturale CarGià intervista Monica Magnani,
in occasione dello spettacolo che realizzerà a
Sala CarGià Atelier a cielo Aperto - Simposio d’Arte e Cultura al Parco Shelley
di San Terenzo il 14 luglio alle ore 21,00
L’intervista in esclusiva sarà
pubblicata nel Blog di Sala Culturale CarGià
e rilasciata parzialmente ai quotidiani on
line.
Ringrazio molto Monica Magnani
con la quale ho tessuto una bellissima intesa artistica
e una bellissima amicizia
Ezia Di Capua
MONICA MAGNANI vocalist e vocal coach |
Monica hai collaborato come vocalist dell’orchestra e
vocal coach dei ragazzi di ‘Ti lascio una canzone’, il famoso programma di
Raiuno capitanato da Antonella Clerici. Quale bella emozione ti porti nel cuore
e come ricordi la tua amicizia con Antonella Clerici ?.
Sono molto legata al programma televisivo ‘Ti lascio una
canzone’ perché in quei ragazzini rivedo un po’ me stessa, che sono partita da
un piccolo paese come Ceparana, in provincia di La Spezia inseguendo un sogno
senza sapere bene quali strade percorrere e proprio grazie a questa grande
passione ho avuto l’opportunità di condividere questa mia grande aspirazione
con grandi talenti della musica italiana ed internazionale. Ho cantato in tutto
il mondo con Laura Pausini ed Eros Ramazzotti. Proprio durante il tour mondiale
di Eros nel 1998, ho cantato con Joe Cocker e Tina Turner durante i live show a
Monaco. e, grazie a quelle performances, sono poi finita in un disco del grande
Joe Cocker come back ground vocall. Ho affiancato lmrs Gloria Gaynor nei suoi tour
italaini. Antonella Clerici è una grande professionista che ama moltissimo il
programma, tant’è che proprio in questi giorni, il 9 e 10 luglio, si trova in Canada dove porta lo show ‘Ti
lascio una canzone’ con diversi ragazzi che sono sbocciati proprio insieme a
noi. Diciamo che questa produzione di Rai Uno è un vero e proprio contenitore
di talenti, che, grazie al lavoro di grandi professionisti, hanno l’opportunità
di crescere musicalmente, basti pensare a ‘il volo’, il trio vocale partito
proprio dal programma per arrivare al grande successo mondiale. Come vocal –
coach per me è una grande soddisfazione, il livello di preparazione dei ragazzi
è molto alto e i risultati parlano da soli. Con Antonella c’è un rapporto di
reciproca stima e rispetto. E’ molto bello confrontarsi con persone capaci, ti
aiuta a crescere, e questo voglio trasmettere ai ragazzi che seguo
personalmente.
Appassionata di canto,
estroversa, dinamica, vocalist di celebri artisti internazionali. Quali sono i
tuoi obiettivi?
Il mio obiettivo
principale è poter avere sempre l’opportunità di esprimere il mio talento e
condividerlo con gli altri. Ho creato il metodo di canto ‘Intense Vocal
Workout’ che combina i fondamentali del canto con esercizi di fitness, quindi
ci si allena cantando in movimento: questo consente di migliorare le proprie
prestazioni grazie al fatto che si allena il fiato. Giro tutta Italia portando
il mio metodo e facendolo conoscere a più persone possibili. Uno dei miei
obiettivi è l’accademia Intense Vocal Workout, un vero e proprio percorso
formativo dove far crescere talenti.
Il mio compito è
quello di preparare l’artista nelle sue performance. Ad esempio, sono stata
vocal coach di Michelle Hunziker per il suo spettacolo teatrale ‘Mi scappa da
ridere’. Con lei ho fatto un’esperienza bellissima preparando i numeri cantati
e ballati dello spettacolo con risultati incredibili, affrontando ogni singola
performance in tutti i dettagli, dalla tecnica all’interpretazione delle
canzoni.
Ho anche seguito
Belen Rodriguez preparandola per il
Festival di Sanremo dove aveva diversi numeri cantati.
Il mio compito è
quello di perfezionare la prestazione dell’artista per ottenere i massimi
risultati da proporre al gande pubblico.
La stessa cosa
vale per i ragazzi di ‘Ti lascio una canzone’: il mio compito specifico è
insegnare loro nei minimi dettagli le canzoni da proporre sul palcoscenico
cantando dal vivo in prima serata su Rai Uno accompagnati da una grande
orchestra di 30 elementi. Tutto questo naturalmente in tempi record.
Sei instancabile, quanto tempo
dedichi a te stessa e quanto al tuo lavoro?
Quali sono le difficoltà
maggiori che ad oggi hai riscontrato e quante le soddisfazioni ricevute?
Il tempo che
dedico all’arte che amo per me equivale al tempo che dedico a me stessa: mi
nutro delle mie passioni, mi fa sentire viva. Una vita senza la musIca e lo
spettacolo in senso più ampio per me non è contemplata. Per questo motivo,
quando sopraggiunge la stanchezza io ricordo a me stessa da dove sono partita e la motivazione che mi
ha spinto. Così ritrovo me stessa e l’equilibrio per continuare, anche quando
si presentano ostacoli o problemi. Le soddisfazioni sono così grandi che fanno
scordare la fatica per poterle raggiungere.
Il mondo è
la tua città ma, dove trovi maggiore ispirazione. Qual è una tua giornata tipo,
fuori dalla produzione?
La mia giornata scorre fra impegni quotidiani crescendo la mia bambina,
che è di per sé fonte di ispirazione per me, e slanci creativi che porto in ogni cosa che affronto, dalle prove per i
miei concerti, alle prove per le esibizioni televisive, alle prove dei ragazzi
che seguo per cimentarsi nelle proprie esperienze musicali. La mia ispirazione
viene proprio dal confronto con creatività diverse dalla mia.
La tua professione è molto complessa e l’unicità
nell’arte, fa la differenza, nello spettacolo che porterai a Sala CarGià
Atelier a cielo Aperto certamente vorrai lasciare la sua impronta interpretativa e
creativa...., in quale modo?
Lo spettacolo che porterò a Sala CarGià Atelier a cielo aperto è la mise
en scene del percorso formativo che terrò in Baia Blu, all’aperto, in mezzo
alla natura, con i ragazzi che parteciperanno al Campus estivo Intense Vocal
Workout: una quattro giorni musicale dove prepareremo lo spettacolo ‘Ti
lasciamo una canzone in riva al mare’. Non c’è occasione migliore che vivere
l’esperienza che poi è il titolo dello show. Porteremo sul palcoscenico del
Parco Shelley le più belle canzoni da colonne sonore di film musicali e musical. Lasceremo una canzone in riva al
mare preparata in riva al mare!
Nella tua biografia artistica leggo che hai lavorato con celebri
artisti internazionali Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Gloria Gaynor e molti altri,
parlaci di loro e della tua esperienza.
Chi ha segnato di più il tuo cammino artistico?
Come dicevo precedentemente ho avuto occasione di collaborare con grandi
talenti. Ho imparato stando al loro
fianco l’arte di esibirmi, l’arte di fare spettacolo, oltre che cantare,
Per questo devo ringraziare ognuno di loro, da Alberto Fortis, il primo artista
che mi ha portato giovanissima in tournèe, a Lorella Cuccarini che ho
affiancato per ben 8 mesi su canale 5 con ‘Buona domenica’, persona
infaticabile. In studioo di registrazione ho conosciuto Gianni Morandi, quando
incisi ‘Si può dare di èiù’ che vinse pii il Festival di Sanremo’. Da allora
ogni volta che ho potuto lavorare con Gianni , lui mi ha insegnato qualcosa sul
piano della performance di un cantante: aprire le vocali, saper muoversi sul
palcoscenico. Duettando con lui nelle prove dei brani per il Live show ‘Morandi
in Arena’ non potevo sgarrare mai! Non gli
sfugge nulla e pretende sempre il massimo, ma proprio questo atteggaimento ti
spinge a a dare il massimo. L’incontro con Laura Pausini mi ha aperto le porte del palcoscenico
internazionale. Da allora ho avuto occasione di lavorare molto all’estero, con
grandi produttori musicali. Sono rimasta con Laura per 8 anni, fino a che è
nata mia figlia. Grazie a questa esperienza
è arrivato poi il tour mondiale con Eros Ramazzotti, quindi il disco con
Joe Cocker, le esibizioni dal vivo con Tina Turner. Discograficamente ho avuto
l’occasione di registrare i dischi di Mina, grandissima persona oltre che
cantante unica; Adriano Celentano, Jovanotti. Nel disco ‘La mia moto’, il primo
in lingua italiana di Lorenzo Cherubini, io ero la voce femminile che duettava
con lui. E un anno dopo nel brano ‘I
numeri’ bissammo la cosa e fui invitata anche alla presentazione dal vivo a
‘Fantastico’ su Rai Uno. Non vorrei dimenticare nessuno perché ho lavorato
davvero coi più grandi: Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Anna
Oxa, Enrico Ruggeri, Umberto Tozzi, Amanda
Lear, Loredana Bertè, Dolcenera, I Nomadi, Toto Cutugno, Luciano Pavarotti,
Fausto Leali, Paolo Belli, 883 e Max Pezzali. Tutte persone con un grande
talento artistico e un temperamento personale che mi hanno spinto ad esplorare
tutti i confini dell’arte di cantare per un pubblico molto vasto. Ho imparato
molto e desidero trasmettere queste esperienze ai più giovani.
Ti senti più
cantante, più artista o più poeta della vita?
Io nasco cantante ma ho un temperamento artistico che comprende i vari
aspetti che comprende la performance. Mi
sento maggiormente poeta della vita essendo una grande sognatrice. Lo
spettacolo è la condizione ideale dove posso esprimere me stessa liberamente.
Ai giovani ripeto sempre che inseguire un sogno significa essere disposti
a faticare per poterlo realizzare, altrimenti rimarrà soltanto un sogno. Ed essere consapevoli del proprio talento
e avere chiaro quale sia il proprio
scopo, aiuterà nei momenti critici o fasi buie. In tutte le attività che
organizzo per i ragazzi, cerco di dar loro modo di sperimentare quello che è il
percorso formativo, così che possano toccare con mano che l’impegno paga,
vedendo realizzati gli sforzi dell’apprendere. Ogni volta che tengo uno stage,
preparo uno spettacolo dove i ragazzi possano mettere in scena quello che hanno
imparato.
Hai un
sassolino nella scarpa? – Parlane liberamente
Penso che i ragazzi vadano educati a
perseguire con tenacia le proprie passioni, e non si ottengono grandi risultati
se non con grande impegno e dedizione. Spesso si vedono ragazzi che inseguono
il successo piuttosto che la loro passione, e forse questo è anche il messaggio
che potrebbe passare a livello televisivo. Si parla tanto di talent. Io non
posso certo criticarli, dato che collaboro da anni sia con ‘Ti lascio una
canzone’ che con ‘’The Voice of Italy’, con ‘X-factor’, ma quello che voglio
trasmettere ai ragazzi che pensano di ottenere facilmente un risultato è che
bisogna impegnarsi a fondo e con serietà
perché nulla arriva per caso. La fortuna arriva, ma se non si è in grado di
sfruttarla, passa e se ne va. Coltivare il proprio talento è l’obiettivo che
porta sulla strada del successo, non viceversa.
Ezia Di Capua Curatore Sala Culturale
CarGià - La Spezia 06.6.2016
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