martedì 26 settembre 2017

“CAVALLERIA RUSTICANA” di P.Mascagni - PALAZZO PFANNER - LUCCA - SABATO 30 SETTEMBRE ORE 21,15

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA

COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA
Palazzo Pfanner a Lucca in via degli Asili, 33 alzerà il sipario con l’Opera “Cavalleria Rusticana“ di Pietro Mascagni,  sabato 30 settembre alle ore 21,15.
Il melodramma in un atto, prima opera del compositore livornese Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni -Tozzetti e Guido Menasci, è un’opera straordinaria, dove tutte le passioni umane sono in gioco.
Sul podio il Direttore M° Kentaro Kitaya a cui è affidatta la replica della raffinata regia di Alberto Paloscia, direttore artistico del Teatro di Livorno e la drammaturgia di Sergio Licursi di cui si onora la memoria,
Al pianoforte  Miki Kitaya.
Il cast selezionato è stellare. Santuzza sarà interpretata da Maria Bruno, artista di rilievo si esibisce con successo in teatri internazionali, è presidente dell'Associazione Artistico Culturale “Laboratorio Brunier” di Lucca. Dobbiamo dar merito all’Associazione Brunier di aver fatto molto per la musica in questi anni, soprattutto per i giovani e per aprire la musica a esperienze diversificate; si pensi ai numerosi e utilissimi Laboratori, ai concerti di musiche che oltrepassano il vecchio concetto di genere, perché si va dal classico al jazz, dall’opera al soul, dalla canzone d’autore all’operetta etc., sempre coinvolgendo giovani musicisti assieme a musicisti affermati, in un reciproco e proficuo scambio di esperienze; si pensi al Laboratorio di costumi di Franco Nieri e al rapporto continuo con il Liceo Musicale; alla rivalutazione di musicisti misconosciuti ma importantissimi come Gaetano Luporini e Pietro Floridia, con lo scambio culturale fra i Comuni di Lucca e di Modica; l’elenco sarebbe lungo, davvero tante iniziative e sempre col particolare taglio didattico, educativo, culturale in senso pieno, senza preconcetti, aperto e inclusivo.
Turiddu sarà interpretato dal tenore Gianni Tridente voce del Coro lirico La Spezia ha più volte interpretato questo ruolo con successo.
Darà voce a Lola, Roberta Ceccotti registro vocale soprano, anche stimata regista di numerose opere, svolge con successo un’ intensa attività concertistica in Italia e all’estero e ha al suo attivo numerosi ruoli nelle principali opere del repertorio, presidente e direttore artistico di Orfeo InScena .
Alfio sarà il baritono Andrea Rola, figlio d’arte, una carriera luminosa in Italia e all’estero lo ha visto applaudire in platee da stadio insieme al grande Placido Domingo
Mamma Lucia sarà interpretata da Roberta Lodola bella voce del Coro Lirico la Spezia
L’Associazione Coro Lirico La Spezia, ha messo in scena ad oggi undici  opere che raccolto ampio e  documentato successo di pubblico e di critica.
Il cortile di Palazzo Pfanner pare costruito per ospitare spettacoli, con la sua scalinata da teatro e l’atrio dal soffitto a volta che sfuma in lontananza nella piacevole vista di un fresco giardino verdeggiante di certo sarà una cornice coinvolgente e ideale per una “ Cavalleria Rusticana” indimenticabile.
Foto di Luca Bini, archivio e curriculum degli artisti nel Blog di Sala CarGià,: http://salacargia.blogspot.it.

PALAZZO PFANNER – LUCCA – via Asili,33
sabato 30  settembre ore 21,15
“CAVALLERIA RUSTICANA” Opera di P. Mascagni
Ingresso Euro 15,00 
Info e Prenotazioni : 0583 952155

Testo di Ezia Di Capua – Vice Presidente e Curatore artistico del Coro Lirico La Spezia

CAVALLERIA RUSTICANA - Brani celebri
O Lola, c'hai di latti la cammisa, canzone siciliana di Turiddu
Il cavallo scalpita, Alfio
Voi lo sapete, o mamma, aria di Santuzza
Tu qui, Santuzza, duetto di Santuzza e Turiddu
Intermezzo sinfonico (tra la prima e la seconda scena)
Viva il vino spumeggiante, brindisi di Turiddu
Mamma, quel vino è generoso, "addio alla madre" di Turiddu
  
PALAZZO PFANNER Il cortile di Palazzo Pfanner pare costruito per ospitare spettacoli, con la sua scalinata da teatro e l’atrio dal soffitto a volta che sfuma in lontananza nella piacevole vista di un fresco giardino verdeggiante
In un’atmosfera barocca, a pochi passi dalle Mura cinquecentesche e dagli austeri palazzi medievali di Lucca, si erge Palazzo Pfanner.
La sua costruzione fu avviata nel 1660 dai Moriconi, famiglia di mercanti della seta e membri dell’antico patriziato lucchese. In seguito a un imprevisto rovescio finanziario, i Moriconi furono costretti a vendere l’immobile nel 1680.
Ai Moriconi subentrarono i Controni, i quali, acquisito pochi anni prima il titolo nobiliare, vollero celebrare le proprie conquiste sociali provvedendo alla ristrutturazione e all’ampliamento del Palazzo.
I Controni si affidarono con ogni probabilità all’architetto lucchese Domenico Martinelli (1650-1718) per la realizzazione del maestoso scalone monumentale (completato intorno al 1686) e all’architetto messinese Filippo Juvarra (1678-1736) per la riqualificazione del giardino.
Lo scalone in pietra serena, sulle cui volte risplendono i dipinti primo-settecenteschi attribuiti a Bartolomeo De Santi (1687-1764) e Lorenzo Castellotti (fl. 1730-1750), introduce nell’ampio salone centrale del Palazzo.
Sulle pareti del salone si possono ammirare i pregevoli affreschi eseguiti, verso il 1720, da Pietro Paolo Scorsini (1658-1731), elaborati secondo i dettami della corrente pittorica ‘quadraturista’. Il ‘quadraturismo’, in voga a Lucca a partire dall’ultimo decennio del Seicento, si distingueva per la sua volontà di proporre un’illusoria amplificazione degli spazi mediante l’utilizzo di elementi architettonici dipinti in prospettiva.
Attigue al salone centrale si aprono un salottino da thè, una camera da letto, una sala da pranzo e una cucina storica, stanze arredate con mobili antichi, suppellettili d’epoca e oggetti sacri. È in queste stanze che ebbe luogo, nel 1692, la tormentata storia d’amore tra ilPrincipe Federico di Danimarca, futuro Re Federico IV di Danimarca e Norvegia (1671-1730), e la nobildonna lucchese Maria Maddalena Trenta.
Fino alla seconda metà dell’Ottocento il Palazzo rimase di proprietà della famiglia Controni, la quale, per sopperire alle proprie difficoltà economiche, decise da ultimo di affittarne parte delle sale alle Scuole di Mutuo Insegnamento e alla Corte d’Assise.
La vicenda della famiglia Pfanner s’intreccia con la secolare storia del Palazzo verso la metà dell’Ottocento. È nel 1846 che Felix Pfanner (1818-1892) produttore di birra nativo di Hörbranz sul Lago di Costanza (Austria), ma di famiglia bavarese, entrò in contatto con la famiglia Controni. Giunto a Lucca in seguito a un decreto del 1845 con cui il Duca di Lucca, Carlo Lodovico di Borbone, aveva fatto richiesta per sé e per la città di «un abile fabbricatore tedesco di birra», Felix decise di prendere in affitto dai Controni il giardino e le cantine del Palazzo per collocarvi i macchinari e l’attrezzatura necessari a produrre la bevanda. Con il passare del tempo, grazie ai proventi ricavati dal suo birrificio, Felix fu in grado di acquistare l’intero Palazzo, il quale prese il suo nome e divenne sede ufficiale della birreria Pfanner. Prima fabbrica di birra del Ducato di Lucca e una tra le prime in Italia, la birreria Pfanner diventò un importante punto d’incontro per tutti i lucchesi e i forestieri. Dopo decenni di attività, la birreria chiuse nel 1929.
Il Palazzo è tuttora di proprietà della famiglia Pfanner che qui vi abita e che nel corso degli anni ha provveduto alla sua valorizzazione attraverso l’apertura al pubblico e l’organizzazione di eventi.
Nel salone centrale del Palazzo è presente un’esposizione permanente di strumenti medico-chirurgici e antichi testi di medicina appartenuti a Pietro Pfanner (1864-1935), chirurgo, filantropo e sindaco di Lucca dal 1920 al 1922.
Alla celebrità di Palazzo Pfanner hanno senz’altro contribuito anche tre film qui girati: Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni (1980), Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981) e Ritratto di Signora di Jane Campion (1996).

| Tel +39 0583 952155 / Fax +39 0583 952155 |info@palazzopfanner.it

CORO  LIRICO LA SPEZIA
E’ concesso l’utilizzo di  testi e immagini ai soli fini di studio citando sia l’Autore che il Blog di Sala Culturale CarGià come fonte insieme al relativo link © Sala Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.it – Ringrazio sentitamente Ezia Di Capua

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COMUNICATO STAMPA PUBBLICATO ONLINE A CURA DI EZIA DI CAPUA









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