lunedì 16 maggio 2016

MASSIMILIANO FICHERA, Baritono – Intervista a cura di Ezia Di Capua

Sala CulturalE CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA

MASSIMILIANO FICHERA
"Nabucco" - Teatro Civico - La Spezia
foto di Marco Mosti
Nato ad Acireale (CT), all’età di quindici anni inizia lo studio del canto con il soprano Cecilia Fusco ottenendo il diploma con il massimo dei voti a soli 22 anni, presso il Conservatorio G.Tartini di Trieste. Ha perfezionato la sua tecnica vocale con Magda Olivero, Andrea Genovese ed Eros Cassardo. Ha seguito le Master Class di Canto del M° Angelo Gabrielli. Inoltre regolarmente ripassa gli spartiti con il M° Carlo Caputo a Torino.
È risultato vincitore in alcuni tra i più importanti concorsi di canto, 
Si è esibito presso numerosi teatri, tra i quali ricordiamo: Teatro dell’Opera di Roma, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Rossini di Pesaro, Regio di Torino, Chiabrera di Savona, Grande di Brescia, Petruzzelli di Bari, il Rendano di Cosenza, Teatro Carignano di Torino, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, il Sociale di Rovigo, il Municipale di Piacenza, Dell’Aquila di Fermo, Morlacchi di Perugia,  Teatro Bonci di Cesena, Corte Malatestiana di Fano, Ente Luglio Musicale Trapanese, Nuovo di Spoleto e molti altri teatri di tradizione. All’estero: Cairo Opera House, Astana Opera in Kazakistan, il Bunka Kaikan di Tokyo, a Osaka, e in altre città del Giappone dove ha cantato un Tour del Barbiere di Siviglia con il tenore Antonino Siracusa e Sonia Ganassi. In Africa ha cantato alla Réunion con Fiorella Burato.
È stato il primo baritono al mondo che ha cantato a Doha il Barbiere di Siviglia, nel Quatar e ancora: Théatre du Casino di Ginevra, Siviglia, Lisbona,  Barcelona, Parigi, Seoul , Miami, al Teatro Poly di Pechino ha cantato Un Ballo in Maschera e ha tenuto master di canto presso il Conservatorio della stessa città.
Ha inciso CDROM per la casa discografica Bongiovanni, Pasqua Fiorentina di I. Capitanio, Elvida e La Romanziera di G. Donizetti, In Filanda di P. Mascagni, Messa Solenne di A. Mazzucato. In Prima Mondiale ha inciso Alla Gioia Di P. Mascagni per la casa discografica Concerto nel 2013 in Toscana.
Per la casa discografica Chicco Classic ha inciso il Requiem di G.Faurè, e per la Niccolò Le Villi di G. Puccini, Eve e la Vierge di Massenet.
Ha collaborato con direttori tra i quali: Gianluigi Gelmetti, Nikša Bareza, Steven Mercurio, Marcello Rota, Roberto Tolomelli, Carl Martin, Bruno Aprea, Vittorio Parisi, Marcello Panni, Lorenzo Castriota Skanderbeg,  Carlo Palleschi, Daniele Callegari, Massimiliano Piccioli, David Crescenzi ,  Amos Talmon, Daniele Agiman, Marco Balderi e Giampaolo Sanzogno e molti altri Tra i registi ricordiamo: Beppe De Tomasi, Filippo Crivelli, Francesco Esposito, Mauro Avogadro, Giuseppe Giuliano, George Pressburger, Michal Znaniecki, Marco Carniti e Antonello Madau Diaz,  Michele Placido e molti altri. 
Ha collaborato con artisti come Carlo Cossutta, Andrea Bocelli, Lando Bartolini, Cecilia Gasdia, Maria Dragoni, Vincenzo La Scola, Nicola Martinucci, Ernesto Palacio, Barbara Hendricks, Renato Bruson, Katia Ricciarelli, Denia Mazzola Gavazzeni, Ghena Dimitrova, Francesca Patanè,   Sonia Ganassi, Simone Alaimo, Antonino  Siragusa  Rolando Panerai e molti altri di chiara fama internazionali.

Gli echi degli applausi per Massimiliano Fichera, interprete di Nabucodonosor in “Nabucco” opera messa in scena al Teatro Civico  della Spezia il 29 aprile, non si sono ancora  spenti e il successo ottenuto sia per l’espressione del canto e per l’ampia recitazione, fanno ancora parlare la città.
Assai apprezzato in tutto il mondo e, attivo  socialmente come membro di una congregazione impegnata a sostenere i diritti umani del lavoro per il progresso dell’umanità, mostra carattere determinato, forte e sensibile
 Massimiliano Fichera mi ha gentilmente  concesso l’intervista di seguito pubblicata  in esclusiva per il Blog di Sala Culturale CarGià, che sarà estesa solo parzialmente ai quotidiani on line. Con amicizia e stima ringrazio vivamente Massimiliano Fichera, baritono dal timbro incisivo, profondo e potente .
Ezia Di Capua

Nell’opera “Nabucco” andata in scena il 29 Aprile a la Spezia, hai  interpretato “Nabucodonosor”. Hai sviluppato  un personaggio molto intenso caricato con la forza della tua personalità di un temperamento straordinario che ha folgorato il pubblico.  Come ti sei sentito nei panni di Nabucodonosor e quanto impegno hai dedicato allo studio del personaggio e dell’opera? 
Prima di tutto volevo ringraziare per la tua gentilezza e  la grande professionalità. 
Sono molto legato a quest’opera e in particolare al  personaggio di Nabucodonosor  per svariati motivi . 
Esattamente il Dodici  Marzo del 2016 cantavo questo ruolo presso  Il Teatro della Fabbrica di Villadossola quando, una telefonata dalla Sicilia  mi comunica  la triste notizia   della dipartita di mia madre a 68 anni. 
Quando  avevo iniziato a studiare canto con Cecilia Fusco all’età di quattordici anni  scoprii  L’Opera di G Verdi Nabucco ed ebbi  il presentimento che  questo ruolo sarebbe stato legato ad un avvenimento infausto… pensai 
proprio alla morte di mia madre. 
Sono ancora molto scosso  perché ciò è veramente accaduto.
Sono parecchi anni che mi cimento nell’ affinare questo personaggio  sia  nella recitazione che nel canto  mettendomi  al servizio dell’autore .
Credo che potenzialmente tutti nella vita siamo stati dei “Nabucodonosor” per il semplice fatto che essere orgogliosi è  una  tendenza    di tutti noi. La confessione di Nabucco mi emoziona moltissimo. E’ un ruolo impervio sia per la tessitura che  per la profondità del personaggio stesso. 
Bisogna rendere  la personalità   del  re di Babilonia. 
Dal punto di vista vocale  si richiede una timbrica brunita,  pastosa , tipica della vocalità verdiana , quindi un baritono romantico, eroico ma nello stesso tempo capace di emettere suoni dolci  e soavi  pianissimi  a tal punto da  far  commuovere il pubblico. Nabucco è un’opera imponente, ma colma di   sfumature che  bisogna rispettare
Non si smette mai di affinare un ruolo e tutte le volte che lo si  interpreta  si aggiungono  delle nuove sfumature legate ad un nesso drammaturgico e vocale. 
Amo questo personaggio perché ha dimostrato una grande umiltà nei confronti di Dio chiedendo perdono.

Com'è nata la tua passione per la lirica? Il tuo curriculum artistico è colmo di successi,  cosa ricordi del tuo debutto? 
La passione per il canto in generale è nato in tenera età . Sin   da piccolo   cantavo  anche in  strada,  o e , a maggior ragione,  nel cortile della mia casa. 
All’età di 13 anni, frequentando  la Scuola media,  ho avuto la fortuna di incontrare un’insegnante di Educazione Musicale la Signora Figuerra la quale faceva cantare sempre i bambini,  è stata lei ad accorgersi che avevo già una voce  capace di  sovrastare l’intera classe. 
Mi divertivo ad imitare  il vocione di un bidello facendo tuonare  la mia voce all’interno della scuola.

Ricordo con gioia il mio debutto ufficiale nell’opera all’età di 24  anni nella Turandot di G. Puccini, nel ruolo di Ping presso la corte Malatestiana di Fano, sotto la regia del grande Beppe De Tomasi . 
Ero stato chiamato dal celebre commendatore ed impresario Vittorio Bertone il quale mi ascoltò in un recital a Torino , mi disse che c’era la possibilità di fare quest’opera  se avessi  conosciuto il ruolo;  io dissi subito si , ma in effetti  preparai il ruolo  in soli 14 giorni con il Maestro Carlo Caputo mio attuale ripassatore . Ebbi la fortuna e  il coraggio di andare in scena con nomi straordinari come Alfredo Zanazzo, Lando Bartolini, Francesca Patanè nel ruolo del titolo e da allora iniziai la mia umile carriera che mi ha portato  in molti Teatri del Mondo.
Non smetterò mai di ringraziare il Padre Eterno per avermi donato queste doti.

Il tuo percorso artistico si è sviluppato in Italia e all’estero. Cosa puoi raccontarci riguardo le tue esperienze In Giappone ,  Pechino, New York, etc,.. ? Ricordi un aneddoto particolarmente curioso legato alle tue esperienze italiane o estere?
La prima volta che andai in Giappone suscitai uno scandalo pubblico per il semplice fatto che gli organizzatori dei concerti avevano dato la possibilità a me di ringraziare pubblicamente con un brindisi….  Io utilizzai la classica espressione.
Cin Cin!!!….   NON IMMAGINANDO  che nella loro lingua avesse tutt’altro significato.
Per contro, in Oriente, soprattutto il cantante lirico italiano è venerato come un “dio”, in quanto  modello ideale  di tale arte.

Quanto è difficile la professione del cantante lirico?
E’ una professione tanto più difficile, quanto più si voglia essere perfezionisti e ... seri.

Hai collaborato con direttori e registi di fama internazionale. Chi ha arricchito maggiormente la tua formazione?
Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa sempre anche il  meno noto.

La tua passione per il canto trasuda da ogni tua nota. Cosa possiamo fare per diffondere la cultura musicale e la cultura dell'opera lirica?
In Italia la cultura musicale in genere è meno diffusa che in altre parti d’Europa.  In tutte le scuole, dalla materna in su, dovrebbe essere obbligatorio lo studio del canto e della musica in genere, rendendola accessibile a tutti.
Oggi, con la riforma dei conservatori avvenuta in Italia, essi costituiscono gli unici centri di alta formazione .
Quindi bisognerebbe  che, sin dalle elementari  tutte le scuole avessero l’ indirizzo musicale e ci fossero più licei musicali.

Qual’è il ruolo  e l’autore che preferisci?
Il ruolo che più amo è Nabucco e Verdi come autore.

Hai un sogno nel cassetto ?
Ho parecchi sogni nel cassetto che in questo momento evito di esternare anche perché sono una persona realista e vivo la vita quotidianamente ringraziando sempre Dio…
Mi piacerebbe creare una fondazione che aiuti i giovani cantanti a formarsi.

Come valuti oggi la tua carriera? - Cosa consigli ai giovani che stanno iniziando la carriera?
La mia carriera è dignitosa e penso che possa ancora continuare e alzarsi  di livello.
Ai giovani direi di non scoraggiarsi, ma di essere pronti ad affrontare frustrazioni e prove, ma coltivare sempre la propria passione, creandosi anche altri interessi alternativi per affrontare tutto con più serenità.

Quali saranno i tuoi impegni futuri ?
Alla fine di Maggio ritornerò al Cairo  per Rigoletto  di Verdi  e a Luglio sarò in Grecia per Pagliacci di Leoncavallo.

La Spezia Lunedi 9 maggio 2016

Ezia Di Capua – Curatore Associazione Coro Lirico La Spezia


EDC



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