mercoledì 20 aprile 2016

CAST STELLARE PER "NABUCCO" AL TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA - Comunicato stampa a cura di Ezia Di Capua

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA


TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA
OPERA LIRICA "NABUCCO" di G. Verdi
Venerdi 29 Aprile - ore 21,00

Appuntamento con la grande Opera Lirica
Con l’autorevole direzione di Massimiliano Piccioli e la firma del regista teatrale italiano Renato Bonajuto
“Nabucco”, melodramma in 4 atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Temistocle Solera. andrà in scena venerdi 29 aprile alle ore 21,00 al Teatro Civico della Spezia
La realizzazione dell’opera, a cura dell’Associazione Coro Lirico la Spezia, è stata  condivisa con due partner d’eccezione: l’associazione “ Puccini in the Word” che parteciperà con l’orchestra “ Giacomo Puccini” e la  Società Culturale Artisti Lirici Torinese “Francesco Tamagno” costituita nel 1992 a Torino, attualmente una delle sette imprese liriche riconosciute dal Ministero dei Beni Culturali, che parteciperà all’opera con venti unità del Coro Lirico Tamagno.

Il cast stellare vanta  solisti straordinari  di fama nazionale e  internazionale:
Massimiliano Fichera, baritono interpreterà Nabucodonosor, ha un curriculum artistico cresciuto negli applausi dei maggiori teatri Europei e Internazionali. Massimiliano Fichera sostiuirà Marcello Lippi che invece compare in locandina.Per questo gli organizzatori si scusano con il gentile  pubblico
Cristina Martufi, soprano interpreterà Abigaille, rientra da una preziosa tournèe internazionalmente, per portare nuovamente la sua splendida voce nella sua città natale, è stata i acclamata nei teatri di tutto il mondo ed è stata interprete principale di molte delle opere prodotte dall’Associazione Coro Lirico La Spezia.
ShuKo Kinoshita  soprano, di nazionalità giapponese interpreterà Anna, rientra dalla fortunata tournèe  in Giappone per cantare nuovamente con il Coro Lirico La Spezia.
Kentaro KItaya, tenore giapponese interpreterà Ismaele, ha un pregiato curriculmum nazionale internazionale è, Presidente dell’Associazione Coro lirico La Spezia con cui ha prodotto sei opere e diretto numerosi concerti lirici nel territorio nazionale.
Sofio Janelidze di nazionalità georgiana, vincitrice di numerosi concorsi sarà Fenena, sostituisce Emanuela Grassi che invece compare in locandina.  Per questo gli organizzatori si scusano con il gentile pubblico
Alfredo Zanazzo, basso è stato protagonista in innumerevoli opere nei maggiori teatri mondiali, interpreterà Zaccaria,
Alessandro Ceccarini, basso, sarà il Gran Sacerdote, ha ricoperto con successo innumerevoli ruoli da protagonista nei maggiori teatri nazionali
Renato Bruschi, tenore, Maestro di Cappella della Basilica Cattedrale di Massa sarà Abdallo,
Sul podio del teatro Civico della Spezia il direttore  Massimiliano Piccioli  che dirigerà l’orchestra “Giacomo Puccini”.
Sarà un’opera straordinaria ricca nelle scenografie, e nei costumi della Società Culturale Artisti Lirici Torinese “Francesco Tamagno”.
La regia di Renato Bonajuto, regista teatrale italiano, affermato e apprezzato in tutto il mondo  darà anima, passione e una luce spettacolare al  capolavoro verdiano Nabucco, originariamente "Nabucodonosor", affresco di un periodo storico del Popolo Ebraico che illustra la condizione di schiavitù in terra babilonese
In questo affresco si snoda una doppia storia d'amore e gelosia tra le figlie del re Fenena ed Abigaille con l'ebreo Ismaele.
Sullo sfondo il contrasto fra la fede nell'unico dio degli ebrei e la divinità pagana di Belo; lo sfoggio di forza del primo con un fulmine e con le conversioni di Nabucco e della figlia, per finire poi con la vittoria del bene sul male attraverso il suicidio della usurpatrice.
Nabucco,  è una delle opere più significative nell’ambito della storia e della cultura italiana non solo musicale, è l’opera che più di ogni altra esprime i valori fondamentali del Risorgimento italiano: la dignità di popolo, la fede in Dio e l’identità di patria.
Nabucco  terza opera di Verdi: composta su libretto di Temistocle Solera, fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano dopo soli dodici giorni di prove, l’opera ammaliò il pubblico milanese. Con il passare del tempo il coro “Va’, pensiero” divenne il canto più famoso d’Italia: il riscatto della libertà dalla schiavitù in Babilonia divenne l’inno degli italiani oppressi dalla dominazione austriaca.
La trama dell’opera è basata sulla vicenda narrata nell’Antico Testamento dell’esilio babilonese. Nabucco, re degli Assiri, invade Israele. L’ebreo Ismaele è innamorato di Fenena, figlia di Nabucco, che lo ha salvato dall’amore furente della sorella Abigaille. Quando Abigaille scopre i due amanti si vendica di Ismaele spianando la strada ai guerrieri babilonesi che fanno irruzione nel tempio di Salomone. Nel frattempo Abigaille scopre che in realtà non è figlia di Nabucco, ma è soltanto una schiava e questo la rende furiosa con tutti. Nabucco destina quindi il trono alla figlia legittima Fenena, che però si schiera dalla parte degli ebrei per il suo amore per Ismaele. Il popolo assiro, venuto a sapere del tradimento di Fenena, acclama Abigaille come regina, che però deve fare i conti con l’ostilità di Nabucco. Per tacitarlo Abigaille lo fa rinchiudere in prigione dichiarandolo pazzo e fa distruggere il documento che attesta la sua condizione di schiava. Nel frattempo, sulle sponde del fiume Eufrate, gli Ebrei incatenati e deportati a Babilonia, ricordano la loro patria adorata cantando “Va pensiero sull’ali dorate”. Finché giunge Zaccaria e profetizza la futura liberazione del suo popolo...  Brani celebri: Mio furor, non più costretto, finale atto I, Ben io t’invenni, o fatal scritto, recitativo e aria di Abigaille, Vieni, o Levita, preghiera di Zaccaria, Va’, pensiero sull’ali dorate, coro degli ebrei, Dio di Giuda, preghiera di Nabucco.
Approfondimenti, curriculum del cast, trama e foto nel Blog di 
Sala Culturale CarGià: http://salacargia.blogspot.it/ a cura di Ezia Di Capua - Sala CarGà si pregia di patrocinare l'evento.
Il Coro Lirico la Spezia e i partner del progetto ringraziano Comune della Spezia per la concessione del patrocinio all’evento, ringrazia vivamente tutti gli sponsor e quanti hanno contribuito alla migliore realizzazione dell’opera e soprattutto, invitandoVi a partecipare numerosi, ricorda  a tutti gli appassionati che rimangono aperte le audizioni per le prossime produzioni: Per Info: 3474211455

Storia:
Dopo l’insuccesso di Un giorno di regno l’ancor giovane compositore prende un’affrettata decisione: cambiare mestiere e non comporre mai più. In questo precoce gettare la spugna, Verdi è fermamente contrastato da Merelli il quale, nonostante il fiasco, non gli consente di rompere la scrittura, e di lì a poco lo costringe a leggersi un libretto di Temistocle Solera che Otto Nicolai, il futuro autore delle Allegre comari di Windsor, aveva rifiutato. Il titolo dell’opera è Nabucodonosor. e Verdi legge, si entusiasma, ma ribadisce il rifiuto riportando il manoscritto in teatro all'impresario, che però glielo mette immediatamente in tasca, e spinge energicamente fuori dal camerino il povero Verdi.
Passano cinque mesi, e finalmente Verdi si mette al pianoforte e affronta, per prima, l'ultima scena, cioè l'aria della morte di Abigaille. In agosto l'opera è già compiuta e il 9 marzo del 1842 va in scena al Teatro alla Scala di Milano: con il soprano Giuseppina Strepponi nel ruolo di Abigaille, il baritono Giorgio Ronconi protagonista, e il basso Prosper Dérivis nelle vesti di Zaccaria. È un successo colossale. Se le repliche non sono più di otto, è solo perché si è giunti alla fine della stagione. Ripresa la stagione il 13 agosto del 1842, l'opera conta altre cinquantasette repliche ad andare alla fine dello stesso anno.
Innumerevoli teatri italiani e alcuni stranieri la accolgono negli anni immediatamente successivi. In uno di questi, il San Giacomo di Corfù, nel settembre 1844 il nome del protagonista e del titolo, diventano definitivamente Nabucco
Il libretto, Temistocle Solera l'aveva liberamente tratto dall'omonimo dramma di Anicet-Bourgeois e Francis Cornue, andato in scena nel 1836 all'Ambigu-Comique di Parigi, e anche dall'omonimo ballo che il coreografo Antonio Cortesi ne aveva ricavato nel 1838 per la stessa Scala di Milano.

Caratteristiche: 
Dramma lirico in quattro parti su Libretto di Temistocle Solera 
Il libretto dell'opera Nabucco, che all'inizio e per due anni, si intitolava "Nabucodonosor", venne scritta da Temistocle Solera che l'aveva liberamente tratto dall'omonimo dramma di Anicet-Bourgeois e Francis Cornue, andato in scena nel 1836 a Parigi, e dall'omonimo balletto che il coreografo Antonio Cortesi ne aveva ricavato per la Scala di Milano
Prima: Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842

Trama:
Parte I Gerusalemme
All`interno del tempio di Gerusalemme, i Leviti e il popolo lamentano la triste sorte degli Ebrei, sconfitti dal re di Babilonia Nabucco, che ora è alle porte della città. Il gran pontefice Zaccaria rincuora la sua gente. In mano ebrea è tenuta come ostaggio, infatti, la figlia di Nabucco, Fenena, la cui custodia Zaccaria affida a Ismaele, nipote del re di Gerusalemme. Questi, tuttavia, promette alla giovane di restituirle la libertà, perché un giorno a Babilonia egli stesso, prigioniero, era stato liberato proprio da Fenena, di lui innamorata. I due stanno organizzando la fuga, quando giunge nel tempio Abigaille, supposta figlia di Nabucco, a comando di una schiera di Babilonesi. Anch`essa è innamorata di Ismaele e minaccia Fenena di riferire al padre che ella ha tentato di fuggire con uno straniero; infine si dichiara disposta a tacere a patto che Ismaele rinunci a Fenena. Ma egli si rifiuta di soggiacere al ricatto.
A capo del suo esercito irrompe Nabucco, deciso a saccheggiare la città. Invano Zaccaria, brandendo un pugnale sopra il capo di Fenena, tenta di fermarlo, poiché Ismaele si oppone e consegna Fenena salva nelle mani del padre.
Parte II.L`empio.
Nella reggia di Babilonia. Abigaille è venuta a conoscenza di un documento che rivela la sua identità di schiava: dunque erroneamente i Babilonesi la ritengono erede al trono. Nabucco, in guerra, ha nominato Fenena reggente della città e ciò non fa che accrescere l`odio di Abigaille verso di lei. Il gran sacerdote di Belo alleato di Abigaille, riferisce che Fenena sta liberando tutti gli schiavi Ebrei. Abigaille coglie l`occasione e medita di salire sul trono di Nabucco. Zaccaria, intanto, annuncia festante al popolo che Fenena, grazie all`amore di Ismaele, si è convertita alla religione ebraica. Essa viene raggiunta da Abdallo, vecchio ufficiale del re, che svelate le ambizioni di Abigaille, le consiglia di fuggire per non incorrere nella sua ira. Ma non c`è tempo, poiché irrompe Abigaille che ha con sé i Magi, il gran Sacerdote e una folla di Babilonesi. Giunge però, inaspettato, anche Nabucco che si ripone la corona sul capo, maledicendo il dio degli Ebrei. Quindi minaccia di morte Zaccaria. Alla dichiarazione di Fenena che rivela la propria conversione, egli replica imponendole di inginocchiarsi e di adorarlo non più come re, ma come dio. Il dio degli Ebrei lancia un fulmine. Nabucco, atterrito, cade agonizzante, mentre Abigaille si pone sul capo l`agognata corona.
Parte III.La profezia.
Orti pensili nella reggia di Babilonia. Abigaille sul trono riceve gli onori di tutte l`autorità del regno. Nabucco tenta invano di riappropiarsi della corona, ma viene fermato dalle guardie. Nel successivo dialogo fra i due, Abigaille ottiene, sfruttando le instabili condizioni mentali di Nabucco, di fargli apporre il sigillo reale convalidante il documento di condanna a morte per gli Ebrei. In un momento di lucidità, Nabucco si rende conto di avere condannato anche la figlia Fenena e inutilmente implora la sua salvezza. Anzi, Abigaille straccia il documento che attesta il suo stato di schiava, dichiarandosi unica figlia ed erede. Ordina infine alle guardie di imprigionere Nabucco. Sulle sponde dell`Eufrate, gli Ebrei invocano la patria lontana e tocca ancora a Zaccaria consolare il suo popolo con una profezia che li esorta ad avere fede.
Parte IV.L`idolo infranto.
Dalla propria prigione Nabucco vede tra gli Ebrei condotti a morte anche Fenena. Disperato si rivolge, convertendosi al Dio degli Ebrei. Abdallo e un manipolo di guerrieri rimasti fedeli al re, vedendo Nabucco rinsavire e rinvigorire, decidono di insorgere guidati dal vecchio re. Negli orti pensili risuona una marcia funebre: stanno giungendo gli Ebrei condannati a morte. Zaccaria benedice Fenena martire. Ma all`irrompere di Nabucco, cade l`idolo di Belo e i prigionieri vengono liberati. Nabucco torna sul trono. Abigaille, avvelenatasi, chiede perdono, morente, a Fenena e auspica il matrimonio di lei con Ismaele. Zaccaria predice a Nabucco il dominio su tutti i popoli della terra. 

Ezia Di Capua – Curatore Coro Lirico La Spezia

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IL DIRETTORE

IL CAST
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Ezia Di Capua - Curatore Coro Lirico la Spezia

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