martedì 18 dicembre 2012

VERNISSAGE DELLA PERSONALE DEL PITTORE CAMILLO RAMAGINI: Commento di Donatella Zanello


SALA CULTURALE CARGIA’ 15 DICEMBRE 2012 VERNISSAGE DELLA PERSONALE DEL PITTORE CAMILLO RAMAGINI: COMMENTO DI DONATELLA ZANELLO.

Nel contesto raccolto ed elegante della Sala Culturale Cargià, a cura di Ezia Di Capua, in data 15 dicembre 2012, in una atmosfera festosa e già natalizia, è stata inaugurata la personale del pittore naif Camillo Ramagini in arte Ollimac, noto artista toscano, di Massa, con presentazione del Prof. Luigi Giuseppe Coluccia.
La mostra è  entusiasmante per la ricchezza dei colori, la perfezione stilistica, l’atmosfera fiabesca. L’artista rappresenta, in una sorta di peculiare utopia positiva, paesaggi toscani, piccoli borghi, attività umane quali la vendemmia e la lizzatura del marmo presso le cave di Carrara.
Raffigura poeticamente l’alternarsi delle stagioni, della luce e dei colori, con instancabile fantasia.  Incantevoli i paesaggi marini  ed i paesaggi innevati, natalizi, pervasi dalla malinconia dei ricordi. Si viene trasportati in una dimensione interiore incontaminata, che evidenzia gli aspetti più nobili e puri della natura e dell’uomo. 
L’artista, con perizia ed originalità, rappresenta tutta la bellezza, la forza e la nostalgia di un gioioso mondo infantile, collocato in  una dimensione rurale e bucolica indimenticata ed indimenticabile, alle radici del sogno, della memoria e della saggezza.
Ho portato come contributo all’evento tre poesie tratte dalla raccolta inedita “Ritorno all’azzurro”, 2012, che di seguito trascrivo:


TETTI ROSSI   
E’ sera qui a Lerici,
nel centro del borgo
sui tetti rossi
ora scende il tramonto
ottobre, l’autunno
di foglie disfatte , l’inverno,
di neve leggera -.
Il campanile di San Rocco
svetta nel vespro viola,
incide il cielo – ecco, 
ora buca le nuvole rosa -.
Una carovana d’oro
percorre l’orizzonte
dove le isole giacciono
sono verde smeraldo,
o forse più azzurre del mare -.
E’ l’ora più sola, più scura,
per chi sale al castello.
L’ombra nasconde
il bacio casto delle stelle.
Il vento increspa lieve 
le onde del mare cobalto
il vento è clemente stasera,
profuma di malinconia -.
Si placa l’angoscia del giorno
la corsa implacabile 
delle cose e degli uomini -.
Ora la luna è salita in alto
sulla torre – si accendee brilla chiara ed insonne
nel primo buio freddo
che avvolge le case -.

IL CIELO  DI  SETTEMBRE
Oggi mi hai detto anche tu
che l’estate è finita
la bella estate così breve -
e nel cielo di settembre
si disegnano nuvole
castelli e torri color rame
su sfondo grigio nebbia -.
Tra i rami, nel bosco,
ho veduto impigliati
gli ultimi raggi del sole.
E’ dolce il tramonto
qui sull’aspra collina.
Tu dici che bisogna
preparare la legna
per il prossimo inverno
e la lotta continua,
lo so bene che niente
è mai facile –
mentre svaniscono
anche i ricordi più belli
nel cielo di settembre.

PIOGGIA D’AUTUNNO
Pioggia d’autunno
in questo luogo amato
collina verde verdi prati
alberi miei fratelli adorati
dell’infanzia gioiosa -.
Ora il mio cuore alato
ha migliaia di sogni
incastonati in questa vita
bella, ricevuta in dono
questa mia vita che da sempre
conosce l’amore il suo tormento -.
Ora anche l’amore
è roccia, è pietra,
è luce dell’alba
- in questo silenzio preghiera,
in questo silenzio riposo -.
Pioggia d’autunno, lieve,
un concerto che piange l’estate
nelle pieghe umide del bosco.
Si accende la stagione matura
nel focolare dell’anima
credimi, nel tempo consapevole
non è crudele il silenzio:
è dare un valore ai momenti
che insieme abbiamo vissuto-.

                                                   Donatella Zanello


Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...