sabato 1 novembre 2025

L'Ass.ne Coro Lirico La Spezia, in Ricordo di Carlo Torriani: La Voce, L'Umanità e L'Efficienza del Palcoscenico

Carlo Torriani

 

Un Addio al Baritono dai Tanti Ruoli e dal Cuore Sincero

È con profondo dolore e sincera commozione che l'Associazione Coro Lirico La Spezia e Sala Culturale CarGià apprendono la notizia della scomparsa del baritono Carlo Torriani. Un artista a tutto tondo, dalla straordinaria professionalità e dall'umanità schietta, che abbiamo avuto l'onore di avere al nostro fianco come indimenticabile Giorgio Germont ne La Traviata del 2019, con la regia di Renato Bonajuto e Teresa Gargano. La sua assenza lascia un vuoto non solo nel panorama lirico, ma soprattutto nei cuori di tutti coloro che hanno lavorato con lui e che, come me, hanno avuto il privilegio di conoscerlo e stimarlo.

La Passione Nata da un Brivido: La Storia di un Artista

Carlo Torriani era molto più di un baritono: era un intellettuale dell'opera. Laureato in Economia alla Bocconi, la sua dedizione al canto non fu una vocazione scontata, ma nacque da un "brivido" giovanile: l'ascolto di Enrico Caruso in radio. Come ci raccontò nell'intervista che segue, quel brivido lo condusse in un percorso che ha arricchito il teatro internazionale con la sua arte precisa e mai banale.

Le Sue Voci dal Nostro Archivio " Interviste Dietro al Sipario" Rileggendo oggi le sue parole, ne emerge l'integrità e la visione lucida:

  • L'Amore per i 'Buffi': Torriani scelse di dedicarsi prevalentemente all'opera comica, in particolare settecentesca, perché, come affermava, quei ruoli richiedevano una "capacità attoriale che, paradossalmente, sarebbe controproducente nei personaggi 'seri'". Per lui, l'arte brillante era un esercizio di "serietà assoluta", in cui bisognava "cesellare e giocare in punta di fioretto per essere eleganti e divertenti".

  • Il Legame con La Spezia: Non dimenticava mai l'importanza del lavoro sul territorio. Dopo aver interpretato Bénoit e Alcindoro in La Bohème del 2014, riconobbe l'Associazione come un baluardo culturale: "L'attività del Coro Lirico di La Spezia è decisamente encomiabile... in una città importante come La Spezia dove... il Teatro non produce una stagione 'fissa' operistica, svolge una funzione divulgativa importantissima e imprescindibile."

  • La Sua Etica: Nonostante i successi mondiali, dalla Cina al Giappone, ricordava sempre che "cantare è un lavoro. Divertente, se vogliamo... ma sempre lavoro". La sua battaglia per la puntualità dei pagamenti e la dignità professionale è un monito che la sua comunità artistica non dimenticherà.

Il Ricordo e la Gratitudine

Caro Carlo, ci hai regalato personaggi magistralmente delineati, e non solo in Traviata, ma anche con l'amato Don Bartolo (che ha cantato per quasi cento recite!) e le sue illuminanti regie. Il tuo fraseggio chiaro e conciso, la tua mimica e la tua comicità restano un esempio.

Ti ringraziamo per l'amicizia, la stima ricambiata e la passione che hai condiviso con noi. La tua voce continua a vivere sul palcoscenico della nostra memoria e nel tuo nuovo progetto, Opera Discovery, che sicuramente porterai avanti con la stessa dedizione da lassù.

A nome del Presidente dell'Associazione Coro Lirico La Spezia, Kentaro Kitaya, a nome di tutti componenti  giunga la nostra sincera vicinanza alla famiglia. Personalmente caramente il mio saluto a questo grande artista e uomo. Ciao Carlo !

Ezia Di Capua Vice Presidente Ass.ne Coro Lirico La Spezia


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