Sezione - Coro Lirico La Spezia
Tosca
è un'opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di
Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
E' una breve storia d'amore e di morte.
Nella Roma del 1800 dopo il fallimento della Repubblica Romana, quando lo Stato Pontificio sta catturando i rappresentanti ed i sostenitori della Repubblica, le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Tosca, incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa.
Sulle tracce del fuggiasco c'è il capo della polizia pontificia, barone Scampia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistare la donna.
L'opera drammatica finisce come deve finire una tragedia: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scampia per mano di Tosca, muore il pittore ed infine muore Tosca suicida.
E' una breve storia d'amore e di morte.
Nella Roma del 1800 dopo il fallimento della Repubblica Romana, quando lo Stato Pontificio sta catturando i rappresentanti ed i sostenitori della Repubblica, le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Tosca, incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa.
Sulle tracce del fuggiasco c'è il capo della polizia pontificia, barone Scampia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistare la donna.
L'opera drammatica finisce come deve finire una tragedia: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scampia per mano di Tosca, muore il pittore ed infine muore Tosca suicida.
Brani
celebri
Recondita
armonia, romanza di Cavaradossi (atto I)
Tre sbirri... Una carrozza... Presto, finale (atto I)
Vissi d'arte, romanza di Tosca (atto II)
Mattutino (preludio all'atto III)
E lucevan le stelle, romanza di Cavaradossi (atto III)
O dolci mani mansuete e pure, arioso di Cavaradossi (atto III)
Marcia al supplizio (atto III)
Tre sbirri... Una carrozza... Presto, finale (atto I)
Vissi d'arte, romanza di Tosca (atto II)
Mattutino (preludio all'atto III)
E lucevan le stelle, romanza di Cavaradossi (atto III)
O dolci mani mansuete e pure, arioso di Cavaradossi (atto III)
Marcia al supplizio (atto III)
Il
libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma in cinque
atti, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre
de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato
soprattutto all'interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della
protagonista.
Puccini cominciò a lavorare alla Tosca qualche mese dopo il successo de La bohème
Per contenere la durata dell'opera, vennero sacrificati alcuni personaggi presenti nel dramma originale cosa che rese la trama in qualche parte incomprensibile.
La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Inizialmente criticata da una parte della stampa, che si attendeva un lavoro più in linea con le precedenti opere di Puccini, Tosca si affermò ben presto in repertorio e nel giro di tre anni fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo.
Personaggi:
FLORIA TOSCA, celebre cantante: CRISTINA MARTUFI, soprano.
MARIO CAVARADOSSI, pittore: DAVIDE PIAGGIO, tenore.
IL BARONE SCARPIA, capo della polizia: PEDRO CARRILLO, baritono.
CESARE ANGELOTTI: GIORGIO MARCELLO, basso.
IL SAGRESTANO: GIACOMO CONTRO, baritono.
SPOLLETTA, agente di polizia: LUCIANO GAMBINI, tenore.
CIARRONE, gendarme: GIORGIO MARCELLO, basso.
UN CARCERIERE: GIORGIO RISTORI, basso.
UN PASTORE: DIEGO DONOFRIO, ragazzo.
Un cardinale, il giudice del fisco, Roberti (esecutore di giustizia), uno scrivano, un ufficiale, un sergente, soldati, sbirri, dame, nobili, borghesi, popolo.
ROMA, GIUGNO 1800.
Puccini cominciò a lavorare alla Tosca qualche mese dopo il successo de La bohème
Per contenere la durata dell'opera, vennero sacrificati alcuni personaggi presenti nel dramma originale cosa che rese la trama in qualche parte incomprensibile.
La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Inizialmente criticata da una parte della stampa, che si attendeva un lavoro più in linea con le precedenti opere di Puccini, Tosca si affermò ben presto in repertorio e nel giro di tre anni fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo.
Personaggi:
FLORIA TOSCA, celebre cantante: CRISTINA MARTUFI, soprano.
MARIO CAVARADOSSI, pittore: DAVIDE PIAGGIO, tenore.
IL BARONE SCARPIA, capo della polizia: PEDRO CARRILLO, baritono.
CESARE ANGELOTTI: GIORGIO MARCELLO, basso.
IL SAGRESTANO: GIACOMO CONTRO, baritono.
SPOLLETTA, agente di polizia: LUCIANO GAMBINI, tenore.
CIARRONE, gendarme: GIORGIO MARCELLO, basso.
UN CARCERIERE: GIORGIO RISTORI, basso.
UN PASTORE: DIEGO DONOFRIO, ragazzo.
Un cardinale, il giudice del fisco, Roberti (esecutore di giustizia), uno scrivano, un ufficiale, un sergente, soldati, sbirri, dame, nobili, borghesi, popolo.
ROMA, GIUGNO 1800.
CORO: Coro Lirico La Spezia diretto dal M°Kentaro Kitaya
PIANISTA E CONCERTATORE: M° Massimiliano Piccioli
REGIA: Stefano Mecenate
ASSISTENTE ALLA REGIA: Maria Vittoria Benedetti
COSTUMI: Rachele Ceccotti
SCENOGRAFIE: Marina Meoni
PIANISTA E CONCERTATORE: M° Massimiliano Piccioli
REGIA: Stefano Mecenate
ASSISTENTE ALLA REGIA: Maria Vittoria Benedetti
COSTUMI: Rachele Ceccotti
SCENOGRAFIE: Marina Meoni
E’ concesso l’utilizzo di testi e immagini ai soli fini di studio citando sia l’Autore che il Blog di Sala Culturale CarGià come fonte insieme al relativo link © Sala Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.it – Ringrazio sentitamente Ezia Di Capua
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