Ezia Di Capua - Symposium 2012 - Acquerello |
Una bella manifestazione dunque questa del Symposium d’Arte 2012 dell’Atelier di Sala Cargià approntata da Ezia Di Capua che tra l’altro è bravissima nel disegno e mi da ragione questo che è originale e l’Artista vi si trova perfettamente
a suo agio.
Nel disegno si vede una bella architettura assai movimentata impostata stupendamente in via prospettica e con amorini sul fondo.
Il processo grafico è senz’altro orientato dal suo intelletto.
Ezia giunge a dare eternità all’emozione e quanto più questa emozione viene esercitata , tanto più il suo trasferimento in immagine vera e propria, com’è in questo disegno appunto di Ezia, viene a comprendersi una sua essenza e una sua totalità. C’è indistintamente in questa piccola opera di Ezia Di Capua un flusso poetico e il processo è tanto naturale come a sua volta giunge a essere misterioso per il suo ìntrico ritmato da una sequenza di linee attraverso le quali e lo spazio si può giungere a una profondità di pensiero da entusiasmare chi l’osserva.
Mi viene alla mente un altro dipinto di Ezia, anch’esso grafico e forse dedicato a sua madre Carla. Il titolo racchiude una nostalgia romantica e proprio nelle parole: “ In questo triste inverno”.
Il suo spirito di pittrice e di scrittrice trova incarnazione in una immagine poiché sono parecchie le zone, i recessi e i desideri, che soddisfano la sua arte senza ambiguità per la quale non sopporterebbe una determinata Epifania del suo spirito così attaccato alla persona di sua madre Carla. L’immagine diventa nel dipinto una figura classica che domina la scena senza il pericolo di invaderla. Ha di fianco un’architettura simile alla precedente cioè classica anch’essa e intorno amorini e figure che sono il suo alter ego della pittura grafico-figuratva. Sono immagini queste di Ezia Di Capua vissute fino allo spasimo grafico, come provenienti e lo sono infatti provenienti, dal suo interno poetico e proprio per la classicità di cui si imbevono. L’atmosfera creata dalla brava artista ha un quid di misterioso assai diversa dall’impressione di novità e pur sorride al pensiero di una fattiva diligenza di antico che qui è tutto immoto e silente e riflette le immagini che sembrano appartenere a una vasta regione intellettuale e avventurosa. Entra lo sguardo nel dipinto sicuro di non perdersi nei meandri delle linee come se volesse andare ad accarezzare la varie figure mitologiche e credo proprio che il suo tentativo arrivi al successo. Le linee vogliono esprimere chiaroscuro di natura e sembrano trasformare la semplicità in una cosa più profonda che dia al tutto il brivido della vita
Prof. Franco Ortis
Scritto tratto da “ Symposium d’Arte 2012” - Galleria d'arte a cura di Franco Ortis -
Teleliguriasud 24 Luglio 2012 ore 21,45
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