GUGLIELMO CARRO 1913-2001
INAUGURAZIONE GIOVEDI 7 NOVEMBRE ORE 17,30
Giovedì
7 novembre alle ore 17.30 al Museo Diocesano di via del Prione, 156, il vescovo monsignor Luigi Ernesto Palletti
inaugura l’omaggio espositivo dedicato allo scultore Guglielmo Carro
(1913-2001), nel centenario della nascita. L’esposizione, per la cui
realizzazione si sono adoperati don Cesare Giani, Pierluigi Acerbi, Gianluca
Carro, Valerio P.Cremolini e Fabrizio Mismas, propone una selezione di dipinti,
grafiche e sculture, tra cui alcune a tema sacro, che offrono il profilo della
straordinaria professionalità dello scultore, autore di significative opere
custodite in sedi pubbliche, edifici religiosi e collezioni private. Di
notevole valore estetico è lo straordinario portale della chiesa abbaziale di
Santa Maria Assunta, inaugurato dai vescovi Giulio Sanguineti e Bassano
Staffieri il 27 dicembre 1999.
Guglielmo
Carro ha studiato con lo scultore Enrico Carmassi (1898-1976) e all' Accademia
di Belle Arti di Carrara sotto la guida dello scultore carrarese Arturo Dazzi
(1881-1966). Dopo un periodo di docenza all' "I. T. I." della Spezia
è stato titolare fino al 1978 della cattedra di Figura Modellata e Ornato
Modellato presso il Liceo Artistico di Carrara.
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Due ampie mostre retrospettive allestite dal 6 al 27 luglio 2002
nella Fortezza Firmafede a Sarzana e, successivamente alla Spezia, dal 31
luglio al 1 settembre 2002, nella Palazzina delle Arti hanno degnamente
celebrato la statura artistica di Guglielmo Carro.
Venerdì 15 novembre,
alle ore 17.30, sempre al Museo Diocesano, il professore Fabrizio Mismas terrà una conferenza dal titolo “Carro uomo e artista: un tentativo di ritratto", documentata dalla proiezione di interessanti diapositive sulla densa testimonianza resa all’arte dallo scultore spezzino.
alle ore 17.30, sempre al Museo Diocesano, il professore Fabrizio Mismas terrà una conferenza dal titolo “Carro uomo e artista: un tentativo di ritratto", documentata dalla proiezione di interessanti diapositive sulla densa testimonianza resa all’arte dallo scultore spezzino.
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