Prospettive in Acquerello 1976 – 2007 - Blog Archivio Storico
Aprile 2007 – Personale di pittura in Sala CarGià di Ezia Di Capua
Recensione di Amanda Moruzzo – Aprile 2007
a necessità, l’urgenza che si avverte nelle opere
di Ezia Di Capua è quella di esplorare un mondo esclusivamente interiore, un
luogo della mente e dello spirito, della fantasia e del sentimento, animato da
rappresentazioni che sono visioni di scenari mitici e paesaggi fuori dal tempo.
Sono finestre aperte su terre immaginarie e
lontane, immerse in una natura evocata da rocce, acqua e vento, popolata da
creature fascinose e misteriose, da putti morbidi e dolcissimi, che con grazia
si muovono tra rocce frastagliate e balocchi, evocando l’infanzia come
straordinario abisso di esperienze.
EZIA DI CAPUA Acquerello - particolare |
La tentazione di interpretare queste opere come se
fossero un personalissimo rifugio dell’artista non deve indurre il riguardante a
sentirsi escluso dall’esperienza, ma piuttosto condividere le rivelazioni
improvvise che affiorano dall’inconscio e usano la punta del pennello per
prendere forma. Le tante prospettive che si aprono in ogni dipinto
e disorientano li scorci improvvisi e imprevisti valgono come una sorta di
invito al viaggio verso l’oltre, verso una dimensione diversa da quella reale,
carica di forza magica e valenze simboliche.
Una dimensione che non può essere guardata ‘’con
gli occhi‘’ ma, "attraverso gli occhi‘’, per riuscire a cogliere gli aspetti
più segreti, significanti e veri delle cose.
Gli acquerelli, i pastelli, le sanguigne e le chine
di Ezia, sono anche una sfida lanciata a se stessa, alla propria bravura e
perizia, per plasmare la materia e piegarla, una sfida programmata quando usa
supporti pregiati e ricercati, istintiva quando dipinge su una scatola da
scarpe o un semplice foglio bianco.
E come una sfida va interpretato anche il dipingere
con estrema lentezza, per poter riuscire a ottenere determinati virtuosismi e
certe minuzie e dettagli miniaturistici, ribellandosi ai ritmi veloci del
nostro tempo, seguendo il gesto liberatorio del dipingere seguendo il proprio
tempo interiore.
Amanda Moruzzo - Sala CarGià Aprile 2007
Amanda
Moruzzo: Storico
dell’arte - La Spezia
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