UCAI
LA SPEZIA - COLLETTIVA DI PITTURA: " LA SPEZIA E DINTORNI "
INAUGURAZIONE
MERCOLEDI 30 OTTOBRE
PRESENTAZIONE
DELLA MOSTRA A CURA DI GABRIELLA MIGNANI
TUTTI
I GIORNI FERIALI ( escluso il lunedì ) – dalle 17,30 alle 19,00
Espongono:
R.Balsano, G.Barbagli, L.Bo,
F.Brogi, E.Di Capua, U.Forti, P.Gentile, N.Gianrossi,A:M:Giarrizzo,
G.Giuliano, E.Imberciadori, M.Maddaluno, M.Marino, S.Maucci, N.Meloni,
P.L.Morelli, G.Mori, F.Ortis, M.P.Pasquali, M.Passaro, M.LPetri, M.R.Pino, M.Raggi,
R.M.Santerelli, M.R.Taliercio, C.Vignale.
Il Golfo della Spezia, così geometricamente
perfetto, tanto da essere stato definito da Napoleone “Il più bel porto dell'Universo“, così vario
nei suoi paesaggi, così struggente in certi angoli di rara bellezza, ha attratto,
nei secoli, artisti e scrittori da ogni parte d' Italia e d' Europa.
Ben prima che il commediografo Sem Benelli, nel
1910, battezzasse il nostro golfo come “ Golfo dei Poeti “, molti artisti
avevano soggiornato nei suoi caratteristici borghi, traendone ispirazione per
le loro opere.
Specie tra i paesaggisti, e soprattutto nell'
Ottocento, che fu il secolo d'oro del paesaggio, molte furono le suggestioni
che il golfo della Spezia seppe suscitare, prestandosi anche, come tutta la Liguria del resto, a una
pittura “ en plein air “, favorita dal clima mite e resa quasi necessaria dalla
peculiarità di alcuni scorci.
Ricordiamo,
tra coloro che fecero del golfo il soggetto d' elezione delle loro opere
pittoriche, i locali Agostino Fossati,
Giuseppe Pontremoli, Gian Battista Valle, il bolognese Antonio Discovolo, il
genovese Tamar Luxoro, i lombardi Napoleone Grady e Rinaldo Saporiti, tanto per
citare solo gli italiani più conosciuti.
La mostra dell' Ucai, che si è inaugurata il 30
ottobre, col titolo “ La Spezia
e dintorni “ vuole essere un omaggio in più al Golfo dei Poeti, fatto da chi ha
la fortuna di viverci e di poter quindi trarne perpetua ispirazione; affinchè
non si crei, appunto, quella “ assuefazione alla bellezza “, che sarebbe
deleteria per un artista.
Mi piace collegare idealmente a questa bella
collettiva, che vede tecniche e sensibilità più diverse convivere
armoniosamente in un omaggio corale alla bellezze del nostro golfo, quella che
fu, per decenni, una delle esperienze artistiche più significative realizzate
nella nostra città: mi riferisco al Premio del Golfo, concorso nazionale di
Pittura, ideato da Tommaso Marinetti nel 1933, ispirato in grande libertà di
stile ( si era, ricordiamolo, in pieno futurismo ) al Golfo della Spezia.
A questo scopo, nacque anche un foglio, “La Terra dei Vivi “, rivista
quindicinale di turismo, arte, architettura, coordinato da Fillia ( soprannome
del futurista Luigi Colombo ) e diretta dallo spezzino Renato Righetti, che
aveva come scopo quello di fondare “ una nuova estetica del paesaggio italiano
“. La prima edizione del “ Premio del Golfo “ ebbe l' adesione di ben 429
artisti provenienti da tutta Italia.
Nei suoi sedici anni di vita, la manifestazione
assunse un ruolo considerevole nel panorama culturale e artistico nazionale,
contribuendo, specie negli anni post- bellici, a nuove, significative,
interpretazioni del paesaggio del Golfo.
Ricordiamo,
tra i tanti che vi hanno partecipato, ottenendo prestigiosi riconoscimenti:
Ercole Salvatore Aprigliano, Gino Bellani, Carlo Datola, Augusto Magli, Angelo
Prini, Maria Questa, Amilcare Bia,
Giuseppe Caselli.
Il premio, interrotto negli anni della seconda
Guerra mondiale e ripristinato nel 1949, cessò definitivamente di esistere nel
1965, salvo una breve ripresa nel 2000, con due sole edizioni: mi piace pensare
che la mostra dell' Ucai sia, in piccolo, un omaggio a quella manifestazione,
che ne riprenda, in qualche modo, lo spirito.
Nella speranza che il Premio del Golfo possa, ancora una volta,
risorgere a nuova vita.
Chiudo con una frase di Giancarlo Fusco, che mi ha
sempre colpito: “ Sento la nostalgia di Spezia anche quando vi ritorno“.
Gabriella Mignani
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