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Art. 1 Costituzione della Repubblica Italiana
“L’Italia è una
Repubblica democratica fondata sul
lavoro.”
ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Installazione di Ezia Di Capua - particolare clicca sull'immagine |
L’Articolo 1 della Costituzione Italiana
recita: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro“.
La parola “repubblica” ci viene dal
latinio “Res Publica” ovverosia cosa pubblica e quando una cosa è pubblica sta
a significare che è di tutti e a tutti dunque deve appartenere. La parola “democratica”
ci viene dalla lingua greca: “Demos” che è il popolo mentre, “kratica” ha come
significato il potere.
Quindi una cosa pubblica che il popolo
governa ovviamente tramite chi lo rappresenta.
Orbene, continuo, è fondata sul lavoro
ma di chi?. E’ ovvio degli italiani….all’estero perché oggi la disoccupazione
pare essere all’ordine del giorno e guai
ci saranno a chi questo ordine non obbedisce.
Ovviamente scherzo con le parole, ci
mancherebbe altro ma, sta di fatto che Ezia Di Capua con questa bella scultura
che potete vedere qui riprodotta ha fatto fuori, come si suol dire il Primo
Articolo della nostra Costituzione.
Una maschera che riproduce una qual
finzione su corpo libero non finito e forse il suo fine sta proprio qui, nel
non finito. “ Fatto fuori ”… s’ intende in Arte.
Bene conosciamo i lavori grafici di Ezia
e non solo questi bensì anche i suoi acquerelli e il tutto che si sottopone a
un disegno che ha della straordinarietà tanto è preciso e calligrafico, cioè di
bella scrittura.
Ezia qui in questa sua scultura, ci fa
arrivare, come si suol dire, la sua ombra che viene da lei realizzata in poesia
ma, in una poesia politica che nella sua fattura ideale ci sottopone una idea e
con una potenza naturalistica che illumina il solo scopo
formale sfiorante quasi la maniera ( Ezia non è mai stata e non è
un’artista di maniera, anzi tutt’altro).
Qui in questa scultura, si dimostra
un’artista di materia, di forma e di spirito
ma nello stesso tempo è ricca di densità nella sua naturalezza e si
scopre in una certa poesia che ha quasi del materiale nel rapporto con la sua
vita di altrettanta poesia ideale che trasforma il suo tutto nel desiderio del
gioco, nel divertimento di sentire certe necessità di cose estreme e di
trasmetterle a chi sente gravezza di fatica di sentimenti e nel contempo
incutere buona individualità e razza che sono limiti che hanno valori per
tutti.
Ezia che può toccare, certe possibilità
espressive e dare con la sua purezza mai ancestrale e mai corrosiva ma sempre
dimostrarsi in piena luce, inventa con questa sua scultura colori non corposi
ma intensi per l’affascinante metafora che lei ci sottopone e con un lavoro non
con immediatezza di intuizioni ma soltanto con immediatezza di creazione. Ezia
guarda il suo mondo d’arte con quella intensità che non solo fa vedere le cose
nella loro essenza una volta create, ma riesce a elaborare queste sue cose
anche se non sono di forme difficili e, nel contempo di una esemplare
originalità.
Franco Ortis
La Spezia 13 Settembre
2014
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