Sezione - Recensioni
NOTA BIOGRAFICA :
Opera di Mirella Raggi |
Mirella Raggi, nata a La Spezia dove vive e lavora,
ha conseguito il Diploma di Maturità Artistica presso il Liceo Artistico di
Carrara ed il Diploma di “Scultura” presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
E’ stata allieva di grandi maestri quali Ugo Guidi, Francesco Messina e Mauro
Vivaldi. E’ stata Presidente ed è membro dell’U.C.A.I. della Spezia E’ membro
dell’AIA di Milano, del CIPRA di Roma, del “Luni-Arte” di Sarzana,
dell’Accademia Lunigianese di Scienze “G.Cappellini” della Spezia. E’ stata
docente titolare di Disegno e Storia dell’Arte nei Licei Scientifici.
Le sue opere sono state oggetto
di recensione da parte di numerosi ed autorevoli critici tra i quali Ferruccio
Battolini, Valerio Cremolini, M.Cagetti, G.L. Coluccia, Nanda Fellerini, Franco
Ortis, Giovanna Riu, ecc. Sue opere sono inoltre state oggetto di pubblicazione
su quotidiani locali e nazionali e su prestigiosi cataloghi.
E’ presente in numerose ed
importanti manifestazioni anche in estemporanea, in trasmissioni televisive
locali e nazionali. Espone in gallerie pubbliche e private.
Ha realizzato, tra l’altro, un
ritratto di S.E. Mons. Siro Silvestri già Vescovo della Spezia.
Ha dipinto due grandi vetrate “La
vite ed i tralci” e “Riconciliazione” presso la Chiesa di Santa Maria
Assunta della Spezia.
E’ presente nel sito
dell’Associazione Italiana Acquarellisti di Milano A.I.A.
E’ presente nella Donazione
Battolini presso il C.A.M.e.C. della Spezia e sue opere si trovano in
esposizione permanente presso la
Pinacoteca di Villa Obizzi
Albignasego (Padova).
Ha dipinto due grandi tele ad
olio situate nella Cappella della Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice al
Canaletto (La Spezia ).
Moltissime le personali, le
collettive, le partecipazioni artistiche e numerosi i riconoscimenti di una
lunga e notevole carriera artistica, testimonianza di un grande lavoro di
ricerca in svariate forme di espressione artistica, dall’acquarello che questa
autrice predilige, alla tecnica ad olio, alle belle acqueforti, alla grafica,
all’incisione, alla tecnica ad olio ed in particolare alla scultura, che ha
praticato con esemplare perizia e notevolissimo talento.
IL CANTO DEL COLORE E DELLA LUCE
nelle opere di Mirella
Raggi
di Donatella Zanello
“Ognuno sta solo
sul
cuor della terra
trafitto da un raggio di sole”
Salvatore
Quasimodo
Il canto è melodia, ovvero perfetto
equilibrio di note e di suoni. In questo senso si percepisce un sentimento di
armonia nelle opere di Mirella Raggi e si può definire la sua opera artistica
come un canto di colori e di luci, un canto dolce e gioioso, ricco di forza e
di equilibrio.
Questa autrice è stata allieva di Maestri
importanti come Ugo Guidi, ha compiuto un notevole percorso di studi e pertanto
emerge in tutte le sue opere una grande perizia tecnica, un gioco di equilibri
tra colore, luce ed ombra, una peculiare cura ed attenzione ad ogni dettaglio o
sfumatura.
Particolarmente amata dall’artista è la
tecnica dell’acquerello, laddove esplodono i colori in gioiose composizioni
floreali ed in paesaggi marini, in vedute di luoghi vissuti ed amati.
Armonia è l’elemento cardine, il codice di
lettura della sua vastissima produzione.
Armonia che presuppone studio, esercizio,
dolcezza e pazienza, soprattutto una forza creativa straordinaria eppure
costante, direi tenace, a tratti dolente
e malinconica ma sostenuta continuamente da una forte spinta vitalistica.
E’ la forza della creatività, che
scaturisce dall’ammirazione consapevole per le meraviglie del Creato.
Nell’opera di Mirella Raggi l’Armonia
coincide con la Fede. La
Fede è elemento di vitale ispirazione, imprescindibile come un dono che ha colto
nel segno. La Fede
non è espressione di debolezza ma affermazione dell’Esistere, prorompenza di Vita,
conforto e speranza, dignità di forma e di sostanza: questi sono i principi che
caratterizzano fondamentalmente le opere di questa
Artista poliedrica ed attenta,
tenace, instancabile nel rendere omaggio alla bellezza della natura ed al
valore dei sentimenti positivi.
Forza e dolcezza coesistono nei ritratti,
nelle numerose raffigurazioni religiose, nei volti e nelle immagini sacre che
ci propone in una galleria di emozioni e di preghiere.
Ecco, l’atto stesso del dipingere è
preghiera in questa autrice, è riflessione, meditazione, consapevolezza e
certezza della Fede, ricevuta ed accolta come un dono che conduce alla gioia
della creatività.
L’espressione
artistica è un talento innato che si espande con gioia e potenza, la mano è
sicura, instancabile.
Così nei cataloghi le belle immagini
si susseguono in una visione armonica, d’insieme,
in una connessione potente dell’Anima
con l’Universo: il manto color turchese
della Vergine, circondata di una luce sovrannaturale, il Volto Santo del
Cristo, dolente ma sereno, pieno d’Amore nel gioco armonico di luce e d’ombra,
il segno grafico deciso, senza esitazioni, frutto di massima cura e di attento
studio: l’autrice vuole trasmettere, usando tutta la sua perizia, i segni della
Fede e della consolazione che ne nasce.
Alcuni tratti sono drammatici, il
movimento si spezza e si contrae in ondate di dolore, tuttavia, nel ritratto di
donna, negli autoritratti ed in molte opere grafiche, è evidente il talento
parallelo per la scultura ed in ogni singola opera prevale, assoluta, la
dignità della forma e della sostanza, in un tutto inscindibile.
Fierezza e forza vitale anche nei soggetti astratti dove domina il
colore, intenso, deciso, nelle varianti predilette del blu, del verde e del
rosso.
L’azzurro, brillante, intenso,
stupefacente, è quello del mare, a volte increspato di spuma.
Il blu spesso è cupo e misterioso
nell’intreccio di rami di un bosco notturno, illuminato
da una pallida luna. E’ presente il
silenzio e nel silenzio il Mistero.
Le figure femminili sono intense, sia
in pittura che in scultura, in perfetto equilibrio di forme e di toni, di luci
ed ombre. Anche i gialli e gli ocra e le sfumature del grigio, i contorni
tracciati con grande cura grafica, fanno parte di questo vasto mondo interiore,
direi fiero e solenne quanto vitale e vivace, che l’artista espone attraverso
le numerose opere.
I fiori in acquerello esprimono tutta
la gioia della vita e la funzione catartica della bellezza.
I fiori sono un miracolo del mondo naturale,
vere opere d’arte che l’artista ama ed ammira e ci restituisce in festa di
colori, pienezza e delizia per lo sguardo, per la mente e per il cuore, dei
fiori cogliendo l’essenza, il profumo, mentre il pennello scorre veloce sulla
carta o sulla tela.
Attraverso verismo e naturalismo,
certamente nella tecnica dell’acquerello questa autrice raggiunge i livelli più
elevati di competenza e di passione. La bellezza è colta, afferrata,
accarezzata, attraverso l’uso accurato del colore, della luce e della
sfumatura.
Tra le opere più recenti eseguite con
la tecnica dell’acquerello o dell’olio le malinconiche Sirene, potenti simboli
ed elementi mitologici, Sirene adagiate su vedute marine aperte al vento,
ieratiche, scultoree, in colori pastello, sfumati, in tonalità dolenti che si
allontanano in forma e sostanza dai temi precedentemente trattati dall’autrice,
in un percorso nuovo in cui declina la spinta vitalistica, per raggiungere una
sfera di meditazione sommessa e surreale.
Nella scultura la perizia e la cura di
Mirella Raggi sono altrettanto notevoli. Straordinaria anche qui l’intensità dei
volti di donna, laddove l’intreccio della capigliatura, lo sguardo abbassato,le
palpebre socchiuse, il sorriso lieve, l’espressione
sognante, solenne, a volte compassionevole, esprimono una tenerezza struggente.
Volti scolpiti che catturano
l’immaginario e sollecitano la meditazione, trasmettendo un senso di pace interiore.
Il retaggio è certamente classico come base di partenza e potenti sono le
tracce dell’insegnamento ricevuto da parte di grandi maestri.
Splendida è la scultura “Il Riposo”: la figura femminile è immersa,
abbandonata e giacente nel mistero del sonno, punto di contatto tra la vita ed
il trascendente, l’Altrove. La forma
umana sembra nascere dalla materia ed in essa trasferirsi: il risultato è pura
poesia dell’abbandono “sul cuore della terra”.
Donatella Zanello
Donatella Zanello, nata a La
Spezia dove vive e lavora, è autrice di poesia, narrativa e
saggistica.
Si interessa di pittura e di fotografia come attività collaterali alla
sua produzione poetica. Diplomata al
Liceo Classico “T. Parentucelli” di Sarzana, laureata in Lettere e Filosofia
all’Università degli Studi di Pisa, è vincitrice di numerosi riconoscimenti tra
i quali il Premio Montale FuoridiCasa 2015 per la Sezione Poeti
Liguri. E’ membro di giuria di Premi Letterari in La Spezia , membro della Società Dante Alighieri della
Spezia, Presidente di Giuria del Premio di Poesia“Cesare Orsini”del Comune di
S. Stefano Magra. E’ presente in numerose antologie, nei Quaderni del LericiPea
e nella Storia della Letteratura Spezzina e Lunigianese, in numerosi siti
artistici e letterari. Sue opere sono oggetto di articoli di stampa su giornali
locali e nazionali. Partecipa a numerose manifestazioni culturali tra cui
recentemente “la primavera dei poeti” nella cittadina francese di Mougins, la “Festa della Poesia nei Musei Spezzini” a
cura dell’Associazione LericiPea, il Simposio Letterario al Parco Shelley di
San Terenzo di Lerici, la Settimana Culturale
al Castello di San Terenzo di Lerici, il programma televisivo “Virgilio quando
la poesia è viaggio su Teleliguria Sud canale 19, “Lerici legge il Mare”(a cura
di Società Marittima Lerici, Comune di Lerici, Mursia Editore), Premio Montale
Fuori di Casa – Sconfinando 2015.
Ha pubblicato otto raccolte di poesia: “Polvere di
primavera”, “La donna di pietra”,” La Sognatrice ”, “Passiflora”, “Il tempo immutabile”,
“Poesie Provenzali”, “Labirinti”, “Il colore del mare”. E’ autrice di note critiche, recensioni e prefazioni
e del saggio antologico “Francesco Tonelli Cantore di Sentiero”. Da sempre, nei
suoi scritti, evidenzia la predilezione per i grandi temi della pace nel mondo,
dell’ecologia, della riflessione storica e filosofica sulla condizione umana,
del viaggio, del rapporto Uomo – Natura.
Il paesaggio ligure e mediterraneo, il mare come fonte costante di
ispirazione, la ricerca spirituale come unico vero significato dell’esistenza
sono altri temi fondamentali della sua opera poetica.
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