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Col Patrocinio del Comune di Pisa,
Fabrizio Mismas esporrà sculture e disegni
Spazio Sopra le Logge, piazza XX Settembre
- Pisa
dal 9 al 25 gennaio 2015.
Orario: martedì, giovedì, sabato,
domenica dalle 16 alle 19.
Inaugurazione venerdì 9 gennaio ore 17.
Lo spazio espositivo pisano “Sopra le Logge” (piazza XX Settembre) ospita
da venerdì 9 gennaio la personale dello
scultore spezzino Fabrizio Mismas, che si avvale del patrocinio del Comune di
Pisa. Questa mostra rappresenta un ulteriore riconoscimento sia alla
professionalità del valente artista, già docente per trent’anni al Liceo
Artistico di Carrara, sia all’impegno che rivolge alla promozione della storia
dell’arte, attraverso applaudite conferenze. Nella biografia dello scultore
emerge la qualità dell’attività espositiva, sempre ben vagliata dall’artista,
che negli ultimi anni ha esposto a Sarzana nella Fortezza Firmafede, al Liceo
Artistico di Carrara, al Castello Doria Malaspina a Calice al Cornoviglio, al
Castello San Giorgio e al Liceo Artistico
della nostra città.
Di recente è stata particolarmente
apprezzato il ritratto a rilievo in
bronzo dell’onorevole Pietro Zoppi, eseguito per conto del Comune di Levanto ed
adeguatamente collocato all’interno della sede comunale
La ricerca di Mismas è stata gratificata in questi decenni da consensi
autorevoli e mai si sono sprecate espressioni compiacenti per legittimarne la
valenza plastica. Autore di magnifiche terrecotte l’artista è capace, inoltre,
da ottimo disegnatore, di raccogliere tra essenziali ed efficaci segni un ampio
repertorio di temi.
Nel ripercorrere in grande sintesi
l’antologia critica dedicata a Mismas si colgono le peculiarità della sua
opera, della quale Cecilia Chiosi sottolinea “il rapporto tra
vuoti e pieni da cui nasce il ritmo musicale delle sue figure leggere”.
Concetto approfondito da Marzia Ratti nell’affermare che Mismas “conduce dritto al modo plastico con cui gli
scultori guardano e modellano il mondo e la natura, uno sguardo che concepisce
forma e spazio come endiadi necessaria”. Giovanna Riu, con felice intuizione,
scrive di “sculture che si chiudono come teche ed oltre le porte materializzano
paradisi perduti, paradigmi di pace, amori liberi e innocenti”. “Artista
completo”, lo definiva Ferruccio Battolini, sottolineando “la sua tenacia, le
sue curiosità, le sue capacità tecniche, il suo patrimonio culturale, sempre in
cerca di armonie e di felici incontri formali”. Raffaella Fontanarossa, infine,
richiama l’aspetto narrativo dei lavori dell’artista, associando “le sculture
in resina policroma della fine degli anni Settanta, le terrecotte dipinte, anzi
impregnate di colore, e le ceramiche in cui la creta sfoglia letteralmente il
racconto”.
Anche in
questa circostanza, scorrendo mentalmente il ricco repertorio dello scultore,
emerge con l’inconfondibile qualità della sua esperta modellazione l’attitudine
a non trascurare il minimo dettaglio, non considerando, ad esempio, marginali i
supporti, sui quali poggiano le sue opere, che egli stesso realizza con
invidiabili intuizioni tecniche ed estetiche.
La personale,
comprendente anche una più che convincente selezione di disegni, è visitabile
sino al 25 gennaio prossimo (martedì, giovedì, sabato, domenica, dalle 16.00
alle 19.00)
http://salacargia.blogspot.it/2014/11/valerio-pcremolini-recensione-allopera.html
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