venerdì 26 settembre 2025

IL TENORE KENTARO KITAYA SARA' ALFREDO NE "LA TRAVIATA" A LERICI venedi 10 ottobre - INTERVISTA A CURA DI Ezia Di Capua

Il tenore Kentaro Kitaya - Teatro Civico della Spezia 2019
foto Archivio Sala CarGià Blog 

LE INTERVISTE DIETRO AL SIPARIO a cura di Ezia Di Capua

Sono felice di intervistare il tenore Kentaro Kitaya, grande amico, Maestro e cantante lirico di calibro internazionale che vestirà i panni di Alfredo Germont ne "La Traviata" di Giuseppe Verdi. L'opera andrà in scena al Teatro Astoria di Lerici venerdì 10 ottobre 2025 alle 21:15, una produzione dell'Associazione Coro Lirico La Spezia, con il Patrocinio del Comune di Lerici e il contributo della Fondazione della Spezia (Bando "Pillole di cultura"2025).

1. Alfredo Germont è un giovane uomo passionale e impetuoso. Qual è, secondo te, l'aspetto più affascinante del suo carattere e quello più complesso da interpretare?

L'aspetto più affascinante di Alfredo è senza dubbio la sua purezza d'animo e l'autenticità del suo amore. Nonostante viva in una società ipocrita, lui ama Violetta in modo incondizionato, desiderando salvarla. La parte più complessa, invece, è gestire il suo impeto e la sua rabbia nel secondo atto. L'amore puro si trasforma in cieca gelosia e rancore, portandolo a compiere un gesto ignobile in pubblico. È una transizione emotiva brutale che richiede grande onestà scenica.

2. La sua "passione " per Violetta Valéry è il motore dell'opera. Come ti prepari a rendere credibile questa folgorazione amorosa?

Cerco di concentrarmi sulla musica e sul testo. La musica di Verdi fa metà del lavoro: le sue linee melodiche sono cariche di entusiasmo e idealismo. Dal punto di vista interpretativo, Alfredo deve apparire sincero, quasi ingenuo, agli occhi di Violetta. È la sua assoluta mancanza di cinismo, la sua "diversità" dal mondo cinico dei suoi ammiratori, che la colpisce. Devo trasmettere un senso di vulnerabilità e totale dedizione.

3. L'evoluzione psicologica di Alfredo è notevole: dall'innamorato timido al furioso vendicatore fino al pentito. Quale momento dell'opera ritieni che sia la "chiave di volta" per il tuo personaggio?

Il momento cruciale è l'inizio del secondo atto, quando Alfredo torna a casa e canta "De’ miei bollenti spiriti". In quel momento, vive l'illusione della felicità borghese, credendo che l'amore abbia trionfato sulla convenzione sociale. Ma è un'illusione fragile. La vera chiave di volta, però, è la scena del duello emotivo con Giorgio Germont, suo padre. La menzogna del padre lo fa cadere nella disperazione e lo prepara alla furia del "tradimento". Lì finisce l'idealista e inizia l'uomo ferito.

4. C'è un'aria o un duetto in particolare che ti emoziona di più quando lo interpreti e perché?

Il "Libiam ne' lieti calici" è ovviamente l'inizio, un'esplosione di vita e di gioia. Ma il momento che mi tocca di più è l'inizio del terzo atto, l'aria "Parigi, o cara" cantata con Violetta morente. Lì non c'è più rabbia o ipocrisia, solo il dolore della perdita e la speranza di un impossibile futuro insieme. È un momento di assoluta tenerezza e disperazione, dove l'amore di Alfredo splende nella sua forma più vera e tragica.

5. L'Associazione Coro Lirico La Spezia di cui hai la Presidenza porta in scena un'opera molto amata, ma sempre sfidante. Cosa pensi di questa produzione che andrà in scena a Lerici?

C'è un'energia e una dedizione incredibile nella nostra Associazione che, a dire il vero è una vera e propria compagnia teatrale. Lavorare con l'Associazione Coro Lirico La Spezia è stimolante perché si percepisce un amore profondo per la tradizione lirica, unito alla voglia di comunicare l'emozione in modo diretto. Sono certo che il pubblico di Lerici sentirà questa passione e l'intimità della narrazione che stiamo cercando di creare, in un teatro accogliente come l'Astoria.

6. Se potessi dare un solo consiglio ad Alfredo, cosa gli diresti in quel momento di furore alla festa da Flora, quando getta il denaro addosso a Violetta?

Gli direi: "Fermati! Ascolta la tua coscienza, non il tuo orgoglio!" Gli ricorderei che l'amore vero è ben più grande di qualsiasi convenzione sociale o di qualsiasi sospetto dettato dalla gelosia. Quel gesto distrugge la dignità di Violetta e la sua stessa anima. È un gesto che macchia l'eroe romantico e lo trasforma in un uomo meschino, pur se motivato dal dolore.

7. Per quale motivo il pubblico dovrebbe venire al Teatro Astoria di Lerici il 10 ottobre per vedere La Traviata e l'interpretazione di Alfredo?

Invito tutti, anche i giovani che avranno un biglietto di ingresso agevolato nel prezzo,  a venire perché La Traviata è l'opera che più di ogni altra ci parla del sacrificio per amore e dell'ipocrisia della società. L'interpretazione di Alfredo che offriamo qui è quella di un uomo che, nonostante i suoi errori, rappresenta la forza di un amore idealistico. Venite a vedere questa storia eterna di passione, dolore e redenzione. Verdi è universale, venite a  vedere i nostri artisti sul palco dare anima e voce a questi personaggi, sostenuti da una realtà locale come l'Associazione Coro Lirico La Spezia, che ha un percorso artistico di spessore sviluppato in Italia e all'estero. Sarà un'esperienza emozionante. Vi aspettiamo per emozionarci insieme!

Testo a cura di Ezia Di Capua  - "Ogni riproduzione è riservata"

BIGLIETTI clicca sul link

"La Traviata" andrà in scena al Teatro Astoria di Lerici venerdì 10 ottobre 2025 alle ore 21:15.


LE INTERVISTE DIETRO AL SIPARIO: : a cura di Ezia Di Capua

ROBERTA CECCOTTI, soprano

https://salacargia.blogspot.com/2019/03/roberta-ceccotti-soprano-interpretera.html

KENTARO KITAYA, tenore

http://salacargia.blogspot.com/2020/09/il-tenore-kentaro-kitaya-in-concerto-al.html

KENTARO KITAYA, tenore

https://salacargia.blogspot.com/2025/03/m-kentaro-kitaya-tenore-conte-di.html

ROBERTA CECCOTTI, soprano

https://salacargia.blogspot.com/2025/04/roberta-ceccotti-soprano-nel-ruolo-di.html

MARIA BRUNO, soprano

https://salacargia.blogspot.com/2025/04/maria-bruno-soprano-nel-ruolo-di-berta.html

MARIA BRUNO, soprano

http://salacargia.blogspot.it/2017/10/maria-bruno-soprano-intervista-cura-di.html

PER INFO 348 8964150














 

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