Luigi Leonardi
TRIBUNALI DI
GUERRA
processi,
sentenze, condanne
Il
caso Aurelio Gallo
1945/1947
– Una storia spezzina, ma nazionale e universale, che si muove sui vagiti di
una Repubblica ancora insanguinata.
SARZANA
PIAZZA CALANDRINI
MARTEDI’ 12
AGOSTO 2014
ORE 21,30
Un caso, subito dopo la liberazione,
accende le coscienze e la rabbia di un popolo che si sente depredato di
giustizia.
E’ il caso di Aurelio Gallo, un criminale
nazifascista la cui condanna si dilunga troppo e dà l’impressione di non essere
eseguita. Il protagonista qui non è tanto il Gallo, quanto il tenace popolo di
Migliarina della Spezia.
Il Gallo viene catturato nel dicembre del
’45; su di lui pende una taglia da un milione di lire. E’ accusato dei più
nefandi delitti: arresti, torture, sevizie, sadismo, deportazioni. Il Tribunale
della Spezia lo condanna alla pena capitale, ma l’esecuzione subisce dei
ritardi burocratici e rischia di incappare nell’amnistia del ’46.
Entra in gioco un duro “braccio di ferro”
tra le istituzioni e il popolo di Migliarina, in particolare delle sue donne;
quel popolo, appunto, che ha subìto il maggior numero di vittime. E’ un popolo
che non intende tolleranza verso quei crimini atroci, e manifesta con tenacia
la sua volontà di giustizia.
La condanna sarà eseguita il 5 marzo 1947,
e sarà in assoluto l’ultima condanna capitale in Italia.
In questo racconto sono rievocati: le fasi
della cattura, l’interrogatorio alla Questura della Spezia, le torture, alcune
delle centinaia di testimonianze dei familiari delle vittime, e delle poche
vittime sopravvissute, alcuni aspetti del processo, l’iter dell’esecuzione.
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