SALA CARGIA’ 22 AGOSTO 2013
EZIA DI CAPUA
“Prospettive in Acquerello
1976-2013”
Recensione a cura di
Marco Raiti
La prima volta che ho visitato la Mostra di Ezia,
cioè durante l'inaugurazione, ho lasciato scritto alcune frasi nel
tradizionale
diario riservato ai visitatori.
EZIA DI CAPUA |
Queste esaltavano alcune grandi qualità che
esprimono le sue opere: cioè l'eleganza, l'armonia. La bellezza.
Poi ho rivisitato la mostra con occhio ed animo più
attento ed ho scoperto che nell'arte espressa da Ezia c'era molto di più.
Mi risulta ora non facile descrivere tutte le
qualità, tutta la magnificenza che io ho visto nelle opere di questa grande
artista, tutto lo stupore che esse hanno suscitato in me. Spero, però di
esserne all'altezza di scrivere qualcosa che faccia comprendere l'effetto che
esse hanno provocato in me.
Entrare dentro un'opera di Ezia ( badate che io mi
sento di chiamarli quadri e poi ne capirete il perché) significa entrare in un
universo che vive in piena autonomia e indipendente dal nostro. Centinaia di
particolari che scopri ogni volta che usi la lente, un'armonia di immagini
prospettive, significati intrinsechi, simbolismi e perfezioni cromatiche od
assenze di colore che non noti poiché il rilievo grafico è talmente completo da
non avere necessità di altre espressioni cromatiche. Tutto questo navigando in
ognuno di questi mondi perfettamente assestanti.
Volendo bestemmiare, ciò fa pensare che Ezia si
senta un po' come il Padreterno che ambisce a dare vita ad nuovi universi
cercando l'armonica perfezione in questi.
Ma di divino risulta anche la tecnica di
realizzazione di tutte o di molte di queste opere.
Ezia crea ogni mondo disegnando centinaia o
migliaia di piccoli puntini, come a volere creare ogni atomo di questi
universi. Ogni punto con precisa funzione cromatica e figurativa, una posizione
spaziale che genera un risultato stupefacente per quanto riguarda le
prospettive o ancor meglio la tridimensionalità degli universi.
Lei mi ha confidato che per queste realizzazioni,
si isola e si immerge in un mare formato dalle note di famose melodie di musica
classica per ore, e,quasi in uno strato di trans, in cui ricama punto per
punto, atomo per atomo tutto il suo microcosmo formato da angioletti,
capitelli, madonne, mostri mitologici, simbolismi più intensi e nascosti
parlando con un linguaggio denso,
profondo che percorre i temi della vita, delle sue esperienze sentimenti e
pensieri, cuore e ragione, ma tutto regolato con una perfetta armonia, che non
da adito, a momenti scriteriatamente impulsivi che potrebbero rompere le linee
perfette del cristallo.
Così risulta quasi superfluo parlare dei soggetti
delle raffigurazioni, che comunque stupiscono, commuovono, fanno riflettere. I
temi dell'infanzia, dove compaiono immagini di giocattoli, oggetti legati al
quel sereno tempo, che per Ezia sembra davvero spensierato e lieto come
traspare subito dalle scene riprodotte. Le riflessioni intrinseche sulla vita e
la morte: così enigmatiche, ma sempre esposte con pudore artistico.
I mostri dell'inconscio che riemergono con
reminiscenze di studi mitologici a demonizzare ciò che per Ezia è il male nella
sua interezza; e ancora richiami all'arte sacra con miti e una fede che sembra
avere come unico scopo l 'armonia nella sua funzione di perfezione assoluta.
Velata con lo stesso pudore traspare anche un
messaggio di impegno civile e sociale nel ruolo specifico della donna, contro
le nefandezze della società moderna.
Per poi giungere ad un'apoteosi di perfezione
geometriche dove più che la scienza sembra proprio la perfezione armonica il
traguardo finale. Dove il colore sparisce, perché superfluo di fronte ad una
grafica completa già per se stessa nella dimensione figurativa e l'assenza
completa di cromatismi diversi dal bianco e il nero apportano quell'eleganza e
delicatezza unica nella sua espressività.
Per ultimo, ma non per importanza, l'involucro, e
il basamento su cui si erge l'opera la cornice e il foglio come se fossero l'aria e atmosfera tutta di ogni piccolo
grande cosmo. Niente lasciato al caso e tutto atto ad imitare la perfezione
divina.
Ezia stessa mi confida: " A volte è l'opera
che induce alla scelta del foglio, a volte è l'opposto. Guardando fisso il
foglio è lui con la sua anima che ispira e genera la creazione”.
Poi c'è la continua e vera ricerca dell'artista che
attraverso i mille mondi, passando da microcosmi a microcosmi, che spesso
vengono realizzati in mesi e mesi di lavoro, crea un percorso che tende sempre verso la perfezione dell'armonia.
Marco
Raiti
San
Terenzo, li 30 agosto 2013
Marco Raiti:
Ha cominciato a scrivere poesie all’età di tredici anni, più tardi si è cimentato anche in prosa con alcuni brevi
racconti.
Nel
2008 ha pubblicato con Kimerik
il volume “PALAMITI
PER VERSI E PAROLE DISPERSI NEL MARE DEL TEMPO”:
una raccolta di oltre ottanta poesie e quattro brevi racconti.
Nel
2009, ha pubblicato il suo primo romanzo
intitolato “OMICIDI
NEL 2117“ edito e distribuito in tutta Italia da Zona (Genere: fantascienza, fantasy,
giallo).
Nel
dicembre 2011 ha
pubblicato con EDIZIONI 5 TERRE
una raccolta di racconti intitolata: RACCONTI
Da
alcuni mesi ha terminato di scrivere anche il secondo romanzo dal titolo: “IL TEMPO DEL GUERRIERO“
( Genere: avventura); in attesa di una
proposta editoriale.
PREMI
E RICOSCIMENTI
Ha
ottenuto importanti riconoscimenti in molti concorsi letterali nazionali ed
internazionali:
2°
e 4° posto in due diverse edizioni del
PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TROFEO DELL’ALTIPIANO “
nell’ ‘84, finalista nelle sezioni “ POESIA SINGOLA “ e “
NARRATIVA SINGOLA “ del “ PREMIO
NAZIONALE PIOLTELLO “, nel ‘97.
Nel
2008: finalista con due brevi racconti nel concorso letterario
nazionale “ CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE EMOZIONI IN BIANCO E
NERO “
Nello stesso anno, 5° posto
nel I premio internazionale di poesia “ EMOZIONE IN VERSI “.
Finalista, nella “ Prima
Edizione del Concorso Nazionale di Poesia 'IL FORTE' 2008 “ con il VOLUME PUBBLICATO: “PALAMITI PER
VERSI E PAROLE DISPERSI NEL MARE DEL TEMPO”
PUBBLICAZIONI VARIE
Nel
1987, ha pubblicato, insieme ad altri autori, 21 poesie nel volume “
SPIRAGLI 8 “ della collana “ SPAZIO A CHI
SA SCRIVERE “ edito da “ EDITRICE NUOVI
AUTORI “.
Nel
2007 ha pubblicato 15 poesie nell’antologia “ I MAGNIFICI DIECI
“ edito da “ VITALE EDIZIONI “ con
prefazione di Silvia Denti.
Nel
gennaio 2008 ha pubblicato il volume di
poesie e racconti “ RIME DISPERSE NEL VENTO…NEL TEMPO “
auto-prodotto dal sito di Lulu ,
Nel
luglio del 2010 ho pubblicato, sempre auto-prodotto con il sito internet LULU,
un volumetto di nuovo poesie intitolato “TRA SBORNIE DI
MALINCONIE E BATTITI DI CUORE”.
ANTOLOGIE
Parecchie
sue opere sono state inserite in varie antologie; per tutte: “
ANTOLOGIA DI POESIA PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA CITTA’ DI LA SPEZIA
“ nel 87, antologia “ di Versi nel vento “ a cura di Ivana Federici nel 2006,
antologia del premio letterario “
IO SCRIVO “, nel 2007 e nello stesso anno antologia poetica “
POESIA DA NETEDITOR ”.
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