F.I.D.A.P.A Distretto Nord Ovest |
L’opera
grafica di Ezia Di Capua dedicata a Virginia Oldoini Contessa di Castiglione, rimarrà esposta
nell’atrio del Palazzo del Governo dal 18 al 22 marzo in occasione dell’evento
organizzato da F.I.D.A.P.A -B.P.W
Italy ( Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari - Distretto Nord Ovest Sezione La Spezia ) Presidente
Alessandra Del Monte.
L’evento, che ha avuto la collaborazione delle Istituzioni per i Servizi Culturali della Spezia e del
Conservatorio musicale Giacomo Puccini, ha titolo:
“ La Spezia que j’adore…” Virginia Oldoini Contessa di
Castiglione.
La
manifestazione comprende una serie di
incontri, tesi ad una riflessione storico - culturale sulle donne della
Lunigiana ed in particolare su questo
personaggio femminile del XIX secolo di grande rilievo e attualità
Nell’ambito
dell’evento sono previste letture di poesie e prosa dedicate a Virginia con
performance musicale“
No name a night” . Per l’occasione sarà esposto l’abito “ Regina di cuori
“ che riproduce fedelmente un abito
della Contessa,
realizzato da Mirella Barbagli pastpresident di
F.I.D.A.P.A
B.P.W. Italy - Sezione La Spezia |
In
mostra acquerelli della pittrice Marisa Marino dedicati alla Contessa. Inoltre sarà allestita una mostra dedicata interamente al "cuore". Saranno pertanto esposti, cuori
realizzati con i materiali più diversi tutti comunque dedicati alla passione e al cuore
di Virginia che tanto ha amato la nostra città.
Anche
Ezia Di Capua, socia F.I.D.A.P.A., presenterà il suo “cuore”, delicata, preziosa e raffinata
composizione realizzata in pasta di sale.
VIRGINIA OLDOINI CONTESSA DI CASTIGLIONE
Virginia Oldoini Verasis nasce a
Firenze il 22 marzo 1837 dalla Marchesa Isabella Lamporecchi, figlia della
ballerina Luisa Chiari e del Marchese Filoppo Oldoini di La Spezia. Entrò giovinetta alle Orsoline per
una crisi mistica ma il suo ritiro durò poco.Giunta all'adolescenza era
intelligente, di carattere brillante, bellissima e di gusti raffinatissimi.All'età di diciassette anni Virginia il Conte Francesco Verasis Asinari
di Costigliole d'Asti e Castiglione Tinella, di dodici anni più anziano di lei.Il matrimonio, che lei prevede
noiosissimo, segna un punto di svolta: trasferitasi a Torino nel palazzo dei
Castiglione che fiancheggia la residenza di Cavour, ella compie un mirabolante
ingresso alla vita di corte di Vittorio Emanuele II.La sua bellezza risalta anche grazie all'inimitabile gusto per gli abiti
originali e audaci. La sua eleganza, sempre ricercata fin nei dettagli,
costosissima, e il suo charme conquistano tutti, inizialmente senza distinzione
di sesso. Non c'è ricevimento né evento mondano al quale non venga invitata per
il suo fascino e il suo spirito. Questo il suo
pensiero:
Ezia Di Capua La Contessa Virginia Oldoini - particolare- |
«Ogni donna ha il dovere di essere bella, non per sé, ma per gli altri. Per sé invece, deve essere ambiziosa, astuta e agguerrita».
Iniziano i dissapori coniugali:
Virginia è troppo bella e indipendente,
e concede i suoi favori a molte persone importanti, tra cui entrambi i fratelli
Doria, il banchiere Rotschild, l'imperatore dei francesi, Cavour, Costantino
Nigra, ambasciatore in Francia e a Vittorio Emanuele II.Presto il marito chiede la
separazione.Dalla breve unione nacque un figlio,
Giorgio, che morirà a 24 anni per malattia.Siamo in pieno Risorgimento italiano,
precisamente tra la prima e la seconda guerra per l’indipendenza.Il Piemonte sconfitto dagli Austriaci
nel 1849, si sta preparando per la rivincita. Il compito viene affidato a
Cavour, primo ministro di Vittorio Emanuele II: lo statista crede che per
riuscire nella difficile impresa al Piemonte sia necessario procurarsi un
alleato potente come la
Francia di Napoleone III.Cavour invia a Parigi un suo
fedelissimo, Costantino Nigra, per spianare la strada alle trattative ma,
riconoscendo le doti della cugina, considerate la sua intraprendenza e
ambizione e l’indiscutibile fascino, le propone una “missione” a Parigi con il
compito di favorire l’alleanza fra Napoleone III e il Piemonte.Tali trame di Cavour politico-diplomatiche condotte per anni, miravano
ad indurre l’Imperatore dei francesi a sostenere la causa italiana contro
l’Austria.Giunta a Parigi e pienamente consapevole del valore politico della propria
impresa, venne affidata all’ ambasciatore sabaudo a Parigi, con il compito di
farne una spia.Virginia che
conosceva quattro lingue imparò anche un codice cifrato che utilizzava nella
corrispondenza che teneva con il governo
del Piemonte.Entrò subito in società partecipando alle feste ad
agli spettacoli indossando gioielli preziosissimi e vestiti audaci e
inconsueti.Ebbe numerosi
flirt dei quali annota tutti i particolari sul suo Journal.Questo diario
è redatto dalla contessa in maniera decisamente astuta, col chiaro intento di
far risaltare solo ed esclusivamente le sue doti.Durante le occasioni mondane emerge con chiarezza la sua naturale disinvoltura
nei rapporti sociali, soprattutto nei confronti dei maschi; il suo rapporto con
le donne è invece scandito dal motto:
«Le eguaglio per nascita.
Le supero per bellezza. Le giudico per ingegno.»
Ezia Di Capua realizza il prezioso cuore e la cornice dedicati alla Contessa di Castiglione |
Ed è così che, seduce Napoleone III il quale, convinto da Cavour che
un'eventuale vittoria di Mazzini avrebbe risvegliato i rivoluzionari
repubblicani francesi, invitò il primo ministro piemontese ad un convegno a
Plombières.In quest’occasione l'imperatore
francese s’impegnava formalmente ad appoggiare militarmente il Piemonte in caso
d’aggressione austriaca.Dopo un anno la stella di Virginia
cominciò ad affievolirsi. Un finto attentato che coinvolse un italiano, la costrinse a rientrare in Italia.Nel 1859 incontrò l'imperatore in
visita in Italia. La sua richiesta di ritornare in Francia fu accolta, ma le fu
consigliato di evitare la corte.Virginia aveva accumulato molti
debiti sia per la sua vita dispendiosa sia per la causa di divorzio che il
marito le aveva intentato con ampia documentazione.Il suo ritorno in Francia, alla
disperata ricerca d'un passato ormai lontano, coincide con la caduta della
Monarchia Francese.Dopo aver brillato e scintillato
dell’eleganza più sfrenata, tra balli ed amanti, e aver conosciuto i fasti e i
trionfi della mondanità e della propria influenza, finisce i suoi giorni come
una romantica eroina: in solitudine, malinconica, nostalgica ed inconsolabile
per il fascino perduto.Come un’eroina decadente farà coprire
gli specchi del suo appartamento parigino con un velo nero, affinché non
rispecchino più la sua bellezza perduta, chiudendosi in un voluto eremitaggio. Il 28 Novembre 1899, all'alba del nuovo secolo, muore nella sua casa. Chiede di
essere sepolta a La Spezia ,
senza funzione religiosa né fiori, e che non venga data alcuna notizia alla
stampa né alle autorità. Avrà invece una regolare funzione religiosa, e ai suoi
funerali parteciperanno camerieri, un duca e un agente di cambio. Gli storici negano qualunque influenza della contessa di Castiglione nelle
questioni dell’indipendenza italiana. Mancano infatti protocolli, carte,
documenti, che non si sono mai trovati. Subito dopo la sua morte polizia,
autorità e servizi segreti bruciarono tutte le lettere e i documenti a lei
inviati dalle massime personalità del tempo con le quali era entrata in
contatto, re, politici, banchieri.Le sue disposizioni non furono
eseguite poiché il testamento venne alla luce dopo la sua sepoltura. La
contessa di Castiglione non viene sepolta in Italia, ma nel cimitero di Père
Lachaise, dove ancora oggi riposa.
Questo il suo pensiero:
" Mon village,...Mon joli golfe,...La Spezia, que jadore....La Spezia où reve en fermant les yeux "
" Mon village,...Mon joli golfe,...La Spezia, que jadore....La Spezia où reve en fermant les yeux "
"Io sono io, e me ne vanto; non
voglio niente dalle altre e per le altre. Io valgo molto più di loro. Riconosco
che posso non sembrare buona, dato il mio carattere fiero, franco e libero, che
mi fa essere talvolta cruda e dura. Così qualcuno mi detesta; ma ciò non mi
importa non ci tengo a piacere a tutti".
Ezia Di Capua
Nessun commento:
Posta un commento