Anna,
cara amica mia, compagna nei caldi
pomeriggi in Sala CarGià immersi
nell’arte, nella gioia di sentire e di condividere. Anna poetessa della vita,
schietta, vivace, energica eppure fragile, ritrovi la tua forza nella poesia proprio
là dove si infrange il mio cuore e si piega al pianto. Grazie per quanto hai
scritto, grazie di avermi donato il tuo libro, la tua poesia, la tua
amicizia - Ezia
Il 2 marzo
alle ore 15,30 presso il Salone Voltato del Museo Etnografico di Villafranca
Lunigiana, l’attrice Cristina Sarti ha
interpretato il poemetto “Oltre la siepe di Sambuco” di Anna Magnavacca – Ed.
Guerra – Perugina.
Anna Magnavacca è
poetessa ben conosciuta nella sua Lunigiana, sia per l’assiduo impegno
letterario e culturale che per le sue doti poetiche, che l’hanno imposta
all’attenzione di un pubblico appassionato e “critico”. La sua poesia, infatti,
tocca le corde più intime del lettore e del conoscitore della lirica moderna
per l’intensità del dettato e la proprietà formale della struttura. Attenta
osservatrice della realtà che la circonda, la poetessa lunigianese coglie di
essa i risvolti che hanno a che vedere con il sentimento, che appare, in ultima
analisi, l’aspetto umano che maggiormente attrae il suo interesse. Con il
sentimento la memoria incide con segni profondi il suo cuore, e di conseguenza
i suoi versi, imprimendo loro quel carattere universale dettato dalla
condivisione del ricordo e dell’esperienza passata, che accomuna molti di noi.
Affetti e figure familiari ormai perdute si stagliano nelle composizioni di
Anna Magnavacca sfrondandosi del carattere individuale, per ergersi ad emblema
del passato formativo e dell’affettività di cui è pervasa l’infanzia e l’adolescenza.
Una sensazione di malinconia si diffonde dalle liriche, a segnare un percorso esistenziale non sempre felice, punteggiato di episodi dolorosi, sublimati tuttavia dalla ricchezza di un’anima generosa e gentile. La tristezza, mai effusiva, contenuta in brevi cenni, più nella scelta delle parole che nella effettiva espressione di essa, emana con una dolcezza significativa dell’accettazione serena e saggia degli eventi della vita. In questo modo la sua poesia diventa un momento di rasserenante intimità, di spirituale elevazione, di intensa emozione.
Una sensazione di malinconia si diffonde dalle liriche, a segnare un percorso esistenziale non sempre felice, punteggiato di episodi dolorosi, sublimati tuttavia dalla ricchezza di un’anima generosa e gentile. La tristezza, mai effusiva, contenuta in brevi cenni, più nella scelta delle parole che nella effettiva espressione di essa, emana con una dolcezza significativa dell’accettazione serena e saggia degli eventi della vita. In questo modo la sua poesia diventa un momento di rasserenante intimità, di spirituale elevazione, di intensa emozione.
Cristina Sarti :Laureata in scienze politiche - Università di Pisa - Attrice
Esperienza Artistica:
Teatro:
2012. “Oltre la siepe di sambuco”,
di Anna Magnavacca. Reading teatrale
2012. Virginia Woolf “Londra in scena”. A
cura di Laura Lepri per Bookcity Milano . Teatro Litta Milano.
2012. Sei personaggi in cerca d'autore. Regia
G. Bosetti. Compagnia Teatro Carcano Milano.
2012. Dal Buio un grido. Aldo Moro come Antigone. Regia
G. Emiliani.
2011.2012: La Signora delle camelie. Di
Michele Ainzara. Regia Antonio Salines.
2011: Fantasmi. Di Caterina
Baroni. Regia Antonio Salines. Festival di Serravalle.
2011: La Marcolfa. Di
Dario Fo. Regia Carlo Simoni. Produzione Nearonda Roma e Festival di Borgio
Verezzi.
2011. La bottega del caffè. Di
Carlo Goldoni. Regia Giuseppe Emiliani. Compania Teatro Carcano Milano.
2010 .Il Fantasma del castello. di
Antonio Panzarella. Regia A. Panzarella.
2010 . Madame de Sade. Di
Yukio Mishima. Regia P.Ferrarini. Teatro Dehon Bologna. Nippon festival Lugano.
2010 .L’Orso .di A. Cecov. Regia
A. Salines.
2010 .Gamianì . di Alfred de
Musset. Adattamento teatrale Riccardo Reim. Regia Antonio Salines. Seduzioni in
villa. Trento.
2010 .La voce umana :
di Jean Cocteau, adattamento teatrale Enrico Groppali, regia Antonio Salines.
2010. Il Volpone: di
Ben Jonson, con Mascia Musy, regia Alberto Gagnarli. Musei capitolini del
Campidoglio. Roma.
2009 .La battaglia di
Arminio: di Heinric von Kleist, regia Antonio Salines. Centro servizi
culturali Santa Chiara di Trento e assessorato alla cultura provincia di
Trento.
2009. Brevi storie d’amori brevi ( Antologia
Cecoviana): liberamente tratto da Anton Cechov , regia di
Francesco Macedonio. Teatro Orazio Bobbio, Trieste.
2009.Capitano Ulisse: di
Alberto Savinio: Edoardo Siravo, Vanessa Gravina, Virgilio Zernitz regia
Giuseppe Emiliani. Teatro Carlo Goldoni
Venezia. 40 Festival Internazionale di Teatro della Biennale di Venezia.
2008/ 2009
.Le allegre comari di Winsdor: di William Shakespeare: con Antonio Salines,
Corinne Clery, Vittorio Viviani regia Andrea Buscemi. Teatro La Versiliana
Marina di Pietrasanta .
2008 .Nanà: di Emile Zolà regia Antonio Salines. Rassegna “Seduzioni in villa”.
Centro servizi culturali Santa Chiara. Prov. aut. di Trento.
2008 .Generazione
Due Cavalli:
di Marco Ferrari regia Antonio Salines, accompagnamento musicale Danny Crews.
2007/ 2008 .Le femmine sapute: (Le intellettuali) di Molière:. regia di Andrea Buscemi.
2006/ 2007..In che razza di compagnia sono capitato : commedia tratta da "l'Importanza di chiamarsi Ernesto"
Oscar Wilde regia Daniela Bertini, compagnia teatrale "Il Gabbiano":
2007 .Il flauto magico:
spettacolo con tecnica di teatro d' ombre e attore. compagnia Il Gabbiano,
regia Daniela Bertini. Teatro Verdi Pisa.
2006/ 2007 .Rossini Rossini: commedia musicale regia
Alice Guadagni e Chiara Pistoia; Adarte Danza Arte Teatro, Il Gabbiano,
Filarmonica Rossini: Teatro “G. Rossini”
di Pontasserchio (PI)
2004 .Bugs: spettacolo
di teatro danza regia Cristina Rovini compagnia MK Ultra. Pisa.
2004 .Fuochi fatui:
spettacolo di monologhi scelti, Oscar Wilde, Cechov, Edgar lee Master, regia
Cristina Rovini. circ culturale Agorà. Pisa.
Televisione:
2011 .Format “Agricoltura domani
”, puntata zero, regia Vittorio Muscia ,Produzione Mediafilm.
OLTRE LA
SIEPE DI SAMBUCO 20 febbraio Ore 8
.... forse
mi sono persa…in un bosco
una
pietraia….un mare liscio?
In una
giornata di gennaio?
( Fredda -
lucida come la vetrata di un convento).
In una
pianura vuota – soffice di vento?
“…tolga
gli occhiali…ha la dentiera
collane
orecchini….insomma lustrini? Via tutto.
Dia a me,
li ritroverà”.
C’è odore
di lisoformio.
I miei
vestiti? La mia giacca rossa
(come il
laccio che va e viene dal mio braccio)
sarà in
qualche intervallo azzurro?
I miei
occhiali…effetti personali…
Hanno
tolto tutto…proprio tutto.
Le
palpebre lottano con me.
C’è questo
sole d’inverno – come un battesimo
immacolato
– che tanto somiglia alla neve…
Dormire..dormire..dormire……?
Anna
Magnavacca
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