Sala Culturale CarGià, saluta il 2013
trattando il tema “ Donna e Violenza”
Un importante e significativo messaggio
sostenuto dal blog
...... un piccolo grande passo verso il
cambiamento.
....se ancora l'Arte e la Cultura possono muovere il
mondo.....è nostro dovere fare il nostro possibile.
Ezia Di Capua
FEMMINICIDIO
"femminicidio...violenza
sulle donne..." parole e concetti troppo sfruttati, per fare politica, per
esaltare la falsa moralità, per nascondersi dietro a ciò che in verità è ben
più grave. Se all'inizio del nuovo millennio siamo ancora a discutere su questo
argomento che dovrebbe essere morto e sepolto da anni, la colpa è
principalmente di noi donne. Non fraintendetemi: facciamo quello che possiamo
di fronte a chi pesa il doppio di noi e ha una forza tre volte tanto. Ma
cominciamo per gradi. Al di là della violenza fisica siamo violentate ogni
giorno nella mente, nell'orgoglio, nella dignità. E perché lo premettiamo?
Diciamo di no, NO! Ribelliamoci anche con chi dice una frase offensiva, denunciamo
chi offende la nostra persona, non permettiamo più a nessuno (che non per
niente è un termine maschile) di calpestarci. Smettiamo di dire "sono
caduta dalle scale...ho sbattuto contro una porta...mio marito non
vuole..." tiriamo fuori il coraggio e smettiamola di farci del male.
Accidenti, affrontiamo un'esperienza come il parto col sorriso sulle labbra e
non abbiamo il coraggio di affrontare chi ci offende? Se non vogliamo farlo per
noi facciamolo per le nostre figlie, le nostre nipoti, le donne che verranno.
Insegnamogli che le loro mamme sono donne coraggiose e che gli uomini ci devono
rispetto come noi ne abbiamo per loro, ma non perché loro lo pretendono o
perché ci è stato insegnato così, ma perché è così che ci si comporta in una
società civile. Il progresso non è solo il pc o il cellulare, sta dentro di
noi, è l'evoluzione della specie.
Ora tante donne mi troveranno da ridire, ma non
mi importa, le prime che devono difendersi da tutto questo, siamo noi stesse.
Ale Magnavacca
Ale Magnavacca lavora da venticinque anni
in mezzo a libri di ogni genere perché li ama, infatti, nel 2010, dà vita
insieme a due amici scrittori al Caffè Letterario“Giro di Parole”.
Per
anni nomade tra Londra, città che adora, e l’Italia, vive a Pontremoli città
del Premio Bancarella, col marito e i due figli nello splendido palazzo storico
della sua famiglia.
Nel
2010 ha
pubblicato il suo primo romanzo “Nulla è scontato
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