Altre volte ci siamo ritrovati negli scenari della pittura di Neddi Gianrossi.
Il registro di emozioni nascenti dalle acque, per la nostra artista, è il brevetto suo, la sintesi di visione del suo rapporto col territorio, con Lunigiana e col mare del Golfo dei Poeti. Ma è presente in questo cammino artistico la maturazione della pittrice, che allontanandosi dal mondo reale e classico - ad esempio, il suo mancato rapporto con la natura visibile e godibile - ha scelto la sintesi di immersione, dove la natura è riflessa, con una evidente ricerca cromatica di fascino inedito, di bellezza segreta. E chiamo tale scelta, senso e sensualità, di ciò che ordinariamente sfugge al pubblico, agli osservatori. Il mondo sommerso e riflesso dell'acqua ci ridona una leggiadria fanciullesca, come Neddi ha detto nel titolo: "Acqua: Stravaganti figure, astratti movimenti". Che cosa pensare dell'effetto inedito che la mostra presenta? Mi soffermo solo ai due dipinti dell'invito. Nel primo, avverto la sontuosità e il diletto della visione: la forma (che potrebbe raffigurare la fattura femminile) è molto espressiva a livello di linguaggio artistico, perchè piace anzitutto per il blu e i suoi chiariscuri, per il celeste con lembi di roseo, e poi quel bianco che accenna a un volo, a un'anima, a un regno soprannaturale. Nel secondo dipinto, ritroviamo una variazione di movimenti, ma la struttura sembra essere la medesima: si ha il blu mescolato a toni chiari e chiarificanti, il alto c'è il celeste con rosso, e celeste in basso; al centro una forma bianca, indefinibile e indefenita. Credo sicuramente che in Neddi Gianrossi si sia operato o forse è in corso operativo il cambiamento in direzione dell'anima, e dello spirituale. Non credo di errare se queste pitture - che lei chiama stravaganti figure, astratti movimenti - presentino un interesse diretto all'inconscio, o forse allo psicologico, avvertendo in Neddi un ulteriore passo alla pittura di valenza interiore, là dove è poi difficile distinguere la realtà dal sogno. Mestiere e tecnica, e soprattutto talento e professionalità accreditano l'artista, che ancora una volta onora il Golfo dei Poeti con una pittura, dal cromatismo vivace e organico.
Prof. Giuseppe Luigi Coluccia
Sarzana 1° agosto 2012
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