Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
Palazzo Pfanner a Lucca in via degli Asili, 33 alzerà
il sipario con l’Opera “Cavalleria Rusticana“ di Pietro Mascagni, sabato 30 settembre alle ore 21,15.
Il melodramma in un atto, prima opera del
compositore livornese Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni
-Tozzetti e Guido Menasci, è un’opera straordinaria, dove tutte le
passioni umane sono in gioco.
Sul podio il Direttore M° Kentaro Kitaya a cui
è affidatta la replica della raffinata regia di Alberto Paloscia, direttore
artistico del Teatro di Livorno e la drammaturgia di Sergio Licursi di cui si
onora la memoria,
Al pianoforte Miki Kitaya.
Il cast selezionato è stellare. Santuzza sarà
interpretata da Maria Bruno, artista di rilievo si
esibisce con successo in teatri internazionali, è presidente dell'Associazione
Artistico Culturale “Laboratorio Brunier” di Lucca. Dobbiamo dar merito
all’Associazione Brunier di aver fatto molto per la musica in questi anni, soprattutto
per i giovani e per aprire la musica a esperienze diversificate; si pensi ai
numerosi e utilissimi Laboratori, ai concerti di musiche che oltrepassano il
vecchio concetto di genere, perché si va dal classico al jazz, dall’opera al
soul, dalla canzone d’autore all’operetta etc., sempre coinvolgendo giovani
musicisti assieme a musicisti affermati, in un reciproco e proficuo scambio di
esperienze; si pensi al Laboratorio di costumi di Franco Nieri e al rapporto
continuo con il Liceo Musicale; alla rivalutazione di musicisti misconosciuti
ma importantissimi come Gaetano Luporini e Pietro Floridia, con lo scambio
culturale fra i Comuni di Lucca e di Modica; l’elenco sarebbe lungo, davvero
tante iniziative e sempre col particolare taglio didattico, educativo,
culturale in senso pieno, senza preconcetti, aperto e inclusivo.
Turiddu sarà interpretato dal tenore Gianni
Tridente voce del Coro lirico La Spezia ha più volte interpretato questo ruolo
con successo.
Darà voce a Lola, Roberta Ceccotti registro vocale
soprano, anche stimata regista di numerose opere, svolge con successo un’
intensa attività concertistica in Italia e all’estero e ha al suo attivo
numerosi ruoli nelle principali opere del repertorio, presidente e direttore
artistico di Orfeo InScena .
Alfio sarà il baritono Andrea Rola, figlio d’arte,
una carriera luminosa in Italia e all’estero lo ha visto applaudire in platee
da stadio insieme al grande Placido Domingo
Mamma Lucia sarà interpretata da Roberta Lodola bella
voce del Coro Lirico la Spezia
L’Associazione Coro Lirico La Spezia,
ha messo in scena ad oggi undici opere
che raccolto ampio e documentato
successo di pubblico e di critica.
Il cortile di Palazzo Pfanner pare costruito per
ospitare spettacoli, con la sua scalinata da teatro e l’atrio dal soffitto a
volta che sfuma in lontananza nella piacevole vista di un fresco giardino
verdeggiante di certo sarà una cornice coinvolgente e ideale per una “
Cavalleria Rusticana” indimenticabile.
Foto di Luca Bini,
archivio e curriculum degli artisti nel Blog di Sala CarGià,: http://salacargia.blogspot.it.
PALAZZO
PFANNER – LUCCA – via
Asili,33
sabato 30 settembre ore 21,15
“CAVALLERIA
RUSTICANA” Opera di P. Mascagni
Ingresso Euro 15,00
Info e
Prenotazioni : 0583 952155
Testo di Ezia Di Capua – Vice Presidente e Curatore
artistico del Coro Lirico La Spezia
CAVALLERIA RUSTICANA - Brani celebri
O Lola, c'hai di latti la cammisa, canzone siciliana di Turiddu
Il cavallo scalpita, Alfio
Voi lo sapete, o mamma, aria di Santuzza
Tu qui, Santuzza, duetto di Santuzza e Turiddu
Intermezzo sinfonico (tra la prima e la seconda scena)
Viva il vino spumeggiante, brindisi di Turiddu
Mamma, quel vino è generoso, "addio alla madre" di Turiddu
Il cavallo scalpita, Alfio
Voi lo sapete, o mamma, aria di Santuzza
Tu qui, Santuzza, duetto di Santuzza e Turiddu
Intermezzo sinfonico (tra la prima e la seconda scena)
Viva il vino spumeggiante, brindisi di Turiddu
Mamma, quel vino è generoso, "addio alla madre" di Turiddu
PALAZZO PFANNER Il cortile di Palazzo
Pfanner pare costruito per ospitare spettacoli, con la sua scalinata da teatro
e l’atrio dal soffitto a volta che sfuma in lontananza nella piacevole vista di
un fresco giardino verdeggiante
In un’atmosfera barocca, a pochi passi dalle Mura
cinquecentesche e dagli austeri palazzi medievali di Lucca, si erge Palazzo
Pfanner.
La sua costruzione fu avviata nel 1660 dai
Moriconi, famiglia di mercanti della seta e membri dell’antico patriziato
lucchese. In seguito a un imprevisto rovescio finanziario, i Moriconi furono
costretti a vendere l’immobile nel 1680.
Ai Moriconi subentrarono i Controni, i quali,
acquisito pochi anni prima il titolo nobiliare, vollero celebrare le proprie
conquiste sociali provvedendo alla ristrutturazione e all’ampliamento del
Palazzo.
I Controni si affidarono con ogni probabilità
all’architetto lucchese Domenico Martinelli (1650-1718) per la realizzazione
del maestoso scalone monumentale (completato intorno al 1686) e all’architetto
messinese Filippo Juvarra (1678-1736) per la riqualificazione del giardino.
Lo scalone in pietra serena, sulle cui volte
risplendono i dipinti primo-settecenteschi attribuiti a Bartolomeo De Santi
(1687-1764) e Lorenzo Castellotti (fl. 1730-1750), introduce nell’ampio salone
centrale del Palazzo.
Sulle pareti del salone si possono ammirare i
pregevoli affreschi eseguiti, verso il 1720, da Pietro Paolo Scorsini
(1658-1731), elaborati secondo i dettami della corrente pittorica
‘quadraturista’. Il ‘quadraturismo’, in voga a Lucca a partire dall’ultimo
decennio del Seicento, si distingueva per la sua volontà di proporre
un’illusoria amplificazione degli spazi mediante l’utilizzo di elementi
architettonici dipinti in prospettiva.
Attigue al salone centrale si aprono un salottino
da thè, una camera da letto, una sala da pranzo e una cucina storica, stanze
arredate con mobili antichi, suppellettili d’epoca e oggetti sacri. È in queste
stanze che ebbe luogo, nel 1692, la tormentata storia d’amore tra ilPrincipe Federico di Danimarca, futuro Re
Federico IV di Danimarca e Norvegia (1671-1730), e la nobildonna lucchese Maria
Maddalena Trenta.
Fino alla seconda metà dell’Ottocento il Palazzo
rimase di proprietà della famiglia Controni, la quale, per sopperire alle
proprie difficoltà economiche, decise da ultimo di affittarne parte delle sale
alle Scuole di Mutuo Insegnamento e alla Corte d’Assise.
La vicenda della famiglia Pfanner s’intreccia con
la secolare storia del Palazzo verso la metà dell’Ottocento. È nel 1846 che
Felix Pfanner (1818-1892) produttore di birra nativo di Hörbranz sul Lago di
Costanza (Austria), ma di famiglia bavarese, entrò in contatto con la famiglia
Controni. Giunto a Lucca in seguito a un decreto del 1845 con cui il Duca di
Lucca, Carlo Lodovico di Borbone, aveva fatto richiesta per sé e per la città
di «un abile fabbricatore tedesco di birra», Felix decise di prendere in
affitto dai Controni il giardino e le cantine del Palazzo per collocarvi i
macchinari e l’attrezzatura necessari a produrre la bevanda. Con il passare del
tempo, grazie ai proventi ricavati dal suo birrificio, Felix fu in grado di
acquistare l’intero Palazzo, il quale prese il suo nome e divenne sede
ufficiale della birreria Pfanner. Prima fabbrica di birra del Ducato di Lucca e
una tra le prime in Italia, la birreria Pfanner diventò un importante punto
d’incontro per tutti i lucchesi e i forestieri. Dopo decenni di attività, la
birreria chiuse nel 1929.
Il Palazzo è tuttora di proprietà della famiglia
Pfanner che qui vi abita e che nel corso degli anni ha provveduto alla sua
valorizzazione attraverso l’apertura al pubblico e l’organizzazione di eventi.
Nel salone centrale del Palazzo è presente
un’esposizione permanente di strumenti medico-chirurgici e antichi testi di
medicina appartenuti a Pietro
Pfanner (1864-1935), chirurgo, filantropo e sindaco di Lucca dal 1920 al
1922.
Alla celebrità di Palazzo Pfanner hanno senz’altro
contribuito anche tre film qui girati: Arrivano i bersaglieri di
Luigi Magni (1980), Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981)
e Ritratto di Signora di Jane Campion (1996).
| Tel +39 0583
952155 / Fax +39 0583 952155 |info@palazzopfanner.it
CORO LIRICO LA SPEZIA |
E’ concesso l’utilizzo
di testi e immagini ai soli fini di
studio citando sia l’Autore che il Blog di Sala Culturale CarGià come fonte
insieme al relativo link © Sala
Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.it
– Ringrazio sentitamente Ezia Di Capua
AIRBNB - CASA CARGIA'
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