Sezione Eventi Artistici e Culturali
Assenza
e presenza
Pietro Zoppi Opera di Fabrizio Mismas |
Ero legato a Pietro Zoppi da una
lunga e solida amicizia. Analoghi sono i sentimenti che nutro nei confronti di Fabrizio
Mismas, di cui conosco ed apprezzo l’importante impegno rivolto da più decenni
alla scultura con risultati assolutamente lusinghieri, sostenuti dalla sua
vasta cultura e da una eccezionale manualità esecutiva. Nei cicli tematici che
scandiscono il suo esemplare percorso creativo, compresi i ritratti, si coglie
un puntiglioso concentrato di espressività che ha in sé la dote della naturalezza,
dell’obiettività e della rinuncia ad inflessioni retoriche.
Quest’ultimo lavoro
non ridondante di dettagli accresce la personalità dello scultore, che
attraverso una modellazione meditata, priva di perplessità compositive e di
drammaticità, ha valicato la semplice rappresentazione del soggetto, imprimendo
nella materia la capacità di comunicare e di suscitare dialoghi non vani. Il bassorilievo,
infatti, ci restituisce l’immagine accogliente e serena dello stimato uomo
politico, per anni amato sindaco di Levanto, e s’inserisce a pieno titolo nel
ricco catalogo di Mismas comprendente significative opere pubbliche, tra cui
l’autorevole ritratto marmoreo per la tomba del vescovo Giuseppe Stella,
collocata nella Cripta della cattedrale di Cristo Re.
Lo sguardo carezzevole e pensoso di
Pietro Zoppi emerge dall’umanissimo volto di una persona incline all’ascolto, la
cui laboriosa esperienza esistenziale e professionale è stata caratterizzata dal
dare risposte e, soprattutto, dall’effondere speranza ai delusi. È uno sguardo che
libera un atteggiamento di sincera cordialità ed un affettuoso invito ad amare
e contemplare le bellezze della vita.
Con la spontaneità del cuore Mismas ha inciso nella
mirabile fusione il tessuto carnale dell’uomo, escludendo la più piccola traccia
di una monumentalità declamatoria. Ritengo che egli sia riuscito, prodigiosamente,
a dare voce ad un amico che ci ha lasciati, ma che rimane nel ricordo di
un’infinità di persone. L’assenza, allora, si muta in presenza ed ecco che
l’arte si propone, non solo con funzioni documentarie e celebrative, ma come
tramite speciale per affermare la memoria e far sentire accanto a noi persone
care che vivono in un’altra dimensione.
Un valore che è diffusamente
attribuito alla complessiva ricerca plastica di Mismas è l’autonomia, ineguagliabile
conquista per ogni artista, che consente la massima libertà nel concretizzare
efficacemente l’ispirazione. Mismas è certamente uno scultore moderno, insofferente
alle mode e per nulla indulgente nei confronti di chi, conformista, non trova
mai la propria identità. Nel gesso e nel cemento, nella terracotta e nella
vetroresina, nel metallo e nel bronzo traspare il suo ideale di scultura, avventura
creativa e scavo sull’esistenza, oggi ulteriormente esaltata dal bassorilievo
che onora la figura di Pietro Zoppi.
Valerio P.Cremolini
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