giovedì 31 luglio 2014

ODISSEA - UN RACCONTO MEDITERRANEO - bacini piccoli dell'Arsenale Militare LA SPEZIA 6 -7-10 AGOSTO 2014

Odissea - Un racconto mediterraneo

Un progetto di Sergio Maifredi

L’idea
Il progetto nasce nel 2011 da un’idea di Sergio Maifredi: una serie di appuntamenti sulle spiagge della Liguria, per raccontare l’Odissea, in compagnia di attori e grecisti. Un format semplice: una libera ri-lettura in toni conviviali - e in riva al mare - dei versi di Omero. Gli incontri dovrebbero essere dislocati sulle più belle spiagge della Liguria (le più protette, quelle che si prestano ad essere trasformate in piccoli teatri naturali): dalle Cinque Terre a Portofino, fino ai Balzi Rossi.Circe, Calipso, Nausicaa, i Ciclopi, le Sirene, il ritorno di Ulisse in patria, la strage dei Proci ecc. rivivono in riva a quello stesso mare cui il loro mito è indissolubilmente legato. L’intento è quello che da sempre, dalla sua nascita,definisce l’attività di Teatri Possibili Liguria:valorizzare il territorio ligure attraverso la cultura ed il teatro. Spettacoli, letture, eventi che, collocati in luoghi significativi della Liguria, ne esaltino la bellezza paesaggistica o architettonica.

L’Odissea è la prima fiction a episodi. Questa è una delle sue forze. I racconti vivono assoluti. Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti. Odissea – Un racconto mediterraneo è  una  rotta, la rotta di Odisseo,  ed è la rotta che unisce le sponde del mediterraneo da Est a Ovest da Nord a Sud. L’Odissea è un’arco che scavalca le epoche. E’ la classicità e al tempo stesso la modernità, inventa il flash back tremila anni prima del cinema americano, cala Odisseo all’Inferno duemila anni prima di Dante. Calipso oggi scolpisce in  un sms il suo ultimo pensiero per Odisseo e Odisseo twitta la strage dei Proci anziché affidarla a Femio il cantore, padre di tutti gli uffici stampa del mondo. Ma la forza dell’Odissea resta immutata. Odissea – Un racconto mediterraneo è un progetto permanente, da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo e quegli artisti che sanno comunicare  in modo estremamente diretto, senza la protezione del “buio in sala” ma guardando negli occhi il proprio pubblico, affrontando a mani nude la parola..

BACINI PICCOLI DELL'ARSENALE 
6 AGOSTO ORE 21.00 
in caso di pioggia 
TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA 
Per Info e prenotazioni tel. 0187 757075 
Urban Center - Via Carpenino

Biglietto singolo spettacolo 10 Euro
Abbonamento 3 spettacoli 20 Euro

6 AGOSTO
PAOLO ROSSI (Canto x) – La maga Circe 
Il dio Eolo ha dato a Odisseo l’otre che imprigiona i vènti contrari al ritorno ad Itaca. I compagni di Odisseo aprono l’otre, i vènti si scatenano e i marinai sono in balìa del mare per nove giorni. I giganti Lestrigoni massacrano parte dei compagni di Odisseo, indi finalmente giungono all’isola di Circe. La bella dea trasforma gli uomini in porci facendo loro scordare il ritorno. Odisseo riuscirà a liberare i suoi compagni ed a riprendere il viaggio. Paolo Rossi trova infiniti spunti da questo canto per chiosare ogni suo pensiero sulle donne di Omero e non solo. La sua lettura sa restituirci anfratti dell’Odissea che altrimenti rischiano di perdersi, fagocitati dall’insieme.

7 AGOSTO 
MONI OVADIA (Canto XXI) - Odisseo e la gara dell’arco
Penelope ha deciso di  porre fine all'attesa:  sarà sposa di  chi,  tra i proci, saprà tendere l'arco di Odisseo.  I pretendenti si preparano alla sfida;  tra  loro,  sotto  i  dimessi  stracci  del  medico,  si  cela  Odisseo. Quando l'arco sarà nelle sue mani,  Odisseo non esiterà a stoccare il dardo che trafiggerà la gola del più arrogante dei pretendenti. Le porte della reggia si  serrano come le reti  di  una tonnara.  La mattanza ha inizio. Moni Ovadia,  in una lectio magistralis,  ci  farà riscoprire il  rito civile della lettura ed i due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale, il viaggio di  Odisseo e il  viaggio di  Abramo.  
10 AGOSTO
ROBERTO ALINGHIERI (Canto XVII). “Odisseo, Telemaco e il cane Argo” .
Alinghieri, raffinato interprete di teatro contemporaneo, restituisce un Odisseo moderno, uno spettacolo di rara intensità, una Odissea contemporanea, delicata e poetica.
Argo, il vecchio cane di Odisseo, è l’emblema, l’immagine archetipica della proverbiale fedeltà del miglior amico dell’uomo. A lui Omero dedica, nel XVII canto dell’Odissea, una manciata di versi di commovente intensità capaci di restituire il senso dell’attesa tenace e testarda, la gioia del riconoscimento, la capacità - del cane, più che dell’uomo, di tenere sempre viva la speranza.
Odisseo è approdato nell’agognata Itaca, ma il suo peregrinare è tutt’altro che giunto al termine; la sua reggia è assediata dai proci e l’eroe, rimasto lontano per venti lunghi anni, non può ancora rinunciare, per opportunità, al presentarsi come straniero ed estraneo in casa propria. Si aggira, per questo, sotto mentite spoglie, quelle di un mendicante vestito di stracci. Ma se il camuffamento ha pieno successo con gli uomini, non si può dire lo stesso per Argo. L’amatissimo cane, infatti, lo riconosce immediatamente e, con sforzo immane, ritrova la perduta vitalità, quel che basta per dimostrare all’adorato padrone che lo ha riconosciuto e dedicargli quell’ultimo gesto di affetto per poi morire.

 Per Info e prenotazioni tel. 0187 757075 

Ezia Di Capua Pittrice, Scrittrice, Art Blogger, Ideatrice e Curatrice Art Director di tutti gli eventi artistici e culturali ideati per Sala CarGià nel Golfo dei Poeti 2010/2014, Responsabile Promozione Arte e Cultura, Comunicati Stampa e Pubbliche Relazioni . Il Blog di Sala CarGià a cura di Ezia Di Capua per la qualità dei contenuti è inserito dal 2010 nel Sito Ufficiale del Comune di Lerici nella pagina Musei e Gallerie D'Arte.




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