Questo evento segue purtroppo un lutto
per me molto grave.
Solo qualche giorno fa è venuto a mancare Vasco Bardi: un grande poeta, un
attivissimo promotore e divulgatore di cultura attraverso le sue innumerevoli
manifestazioni delle più svariate forme artistiche, un grande insegnante di
vela, ma soprattutto per me un grande amico.
Io penso
che il miglior modo per ricordarlo e farlo vivere nei nostri cuori e quello di
impegnarsi al massimo nella realizzazioni eventi simili.
E' con
questo intento che mi accingo a presentare la mostra di Oriana, dopo questa
triste , ma doverosa premessa.
***
Un
saluto va a tutti i presenti, un ringraziamento al comune di Lerici e alla
Proloco di San Terenzo che
favoriscono l'intensificarsi di eventi artistici come questo.
favoriscono l'intensificarsi di eventi artistici come questo.
Ma il
mio più sentito ringraziamento va all'amica Ezia Di Capua, che con la sua opera
preziosa e sapiente mantiene viva e arricchisce continuamente un attività
culturale iniziata da sua madre Carla
Gallerini, facendo inorgoglire i Santerenzini come me. Ezia, a mio parere, va,
in queste occasioni, doverosamente omaggiata prima come artista poliedrica, poi
come filantropa di arte vera e popolare.
Ad
Oriana, invece, che mi ha scelto come presentatore di questa sua mostra, un
grazie sincero che viene dal profondo del cuore.
Questa,
in realtà, è la prima volta che io mi diletto in questo tipo di attività, e,
naturalmente possiedo tutti i timori del novizio. Ma ho accettato questa sfida,
innanzitutto per amicizia che mi lega alla brava pittrice che oggi espone qui,
poi, perché il fatto di conoscere
abbastanza bene l'attività artistica di Oriana: specialmente quella prodotta
negli ultimi anni. Ciò mi da la
consapevolezza di possedere quella sensibilità artistica atta alla
presentazione.
La vena
artistica e l'ispirazione, in Oriana, nasce in età giovanile, un fuoco che ella
dovrà però soffocare per diversi anni, poiché, come spesso accade nelle donne,
i doveri di madre e di moglie non gli consentono di dedicarsi assiduamente a
quella passione che probabilmente è nata con lei al momento della sua venuta al
mondo.
Ma poi
ecco che le circostanze della vita, il destino o forse questo bisogno
irrefrenabile di dipingere non è più domabile e lei può dedicarsi anima e corpo
alla sua passione.
Da quel
momento la produzione artistica di Orianna diventa frenetica, la pittura
diventa la sua ragione di vita. Dipinge centinaia di opere quasi a voler
compensare la parte artisticamente sterile della sua vita.
Anche se
Oriana si esprime anche con altre tecniche di pittura, l'acquerello diventa la
sua espressione preferita, D'altronde, un artista così istintivo e focoso, non
può che esprimersi pienamente con questo mezzo.
La
pittura ad acquerello, infatti, pretende determinate caratteristiche
dall'artista e pone, allo stesso, precisi limiti.
Questa
tecnica esalta l'istintività ma non permette o quasi una correzione dell'opera
a posteriori.
Oriana
capisce presto che l'acquarello è il prolungamento dell'animo artistico che gli
permette di trasportare sulla tela le sue emozioni più intense.
Ho avuto
la fortuna di essere presente al momento preciso del concepimento di alcune
opere di Orianna, ed ho potuto ammirare l'estrema naturalezza con cui ella
produce queste raffigurazioni.
Oriana,
infatti, si reca nel luogo che sa a priori
essere fonte di ispirazione, si pone un attimo in contemplazione del
panorama ed ecco che il pennello, con sapienti e veloci colpi, in pochi minuti,
trasporta sulla tela la realtà sognatrice vista dall'artista.
Ho
parlato a proposito di realtà sognatrice, perché Oriana, da vera artista,
non riproduce il mondo così come noi lo
vediamo, ma il filtro del suo animo trasfigura quelle immagini con un
espressionismo che tendono ad elevare la natura ad una perfezione fatta di
colori vivaci dove i tratti delle cose vengono volutamente confusi come a
rifiutare una precisa e banale delimitazione.
Ma, si
sa, gli eventi della vita condizionano la vena e le opere di un artista. Ecco
che anche ad Oriana accade la stessa cosa. La nascita del primo nipote Paolo la
travolge sentimentalmente, risvegliandole sentimenti materni mai sopiti. Questo
evento, da spazio, nell'artista, ad una pittura più impressionista, più intima con colori meno
vivaci esaltando un aspetto più pudico del suo animo. Dunque due principali
espressioni artistiche parallele: la prima che segue l'istintività irrazionale
dell'artista alla ricerca di un piano cromatico superiore alla realtà stessa.
La
seconda, un espressione più pudica che svela un'intimità protetta e più
interiore.
Oriana
ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni. Senza riportare un elenco
completo voglio cittare le note più significative della sua cariera di
pittrice.
Oriana fa parte all’associazione culturale
“SAN MARTINO DI DURASCA" ed è attualmente iscritta all’Accademia di
Belle Arti di Carrara.
Nel 2007 ha esposto al “CIRCOLO UFFUCIALI
" della marina militare di La Spezia, con "ARSENALART"
Nel 2008 a partecipato alla mostra “DODICI
ITINERARI PITTORI NUDI E D’INTORNI” svoltasi nella “CITTADELLA -FORTEZZA
FIRMAFEDE" di Sarzana.
Ha esposto nella galleria dell’immagine di
Dagna Graziano a Sarzana
In occasione della ricorrenza di San
Venerio ha realizzato, insieme ad altri sei artisti, due panelli che
interpretavano vari aspetti della leggendaria vita del santo.
Nell’estate del 2009 ha partecipato alla
prima edizione della rassegna estemporanea di pittura “IL BASTIONE”. ed a
Natale dello stesso anno all’evento “NATALE A "25 ARTISTI PER UN
PRESEPE" organizzato da “CIV NUOVO CENTRO.
Ha interpretato la poesia di Marco Raiti
con la realizzazione di tre opere dove le immagini della sua ispirazione fa da
sfondo ai versi riportati su antiche pergamene.
Un suo acquarello è stato inserito nel
libro di Vasco Bardi "All’orizzonte d’isola” (opera che raccoglie
raffigurazioni di quasi tutti i pittori spezzini).
Nel 2010 è stata presente alla “FORTEZZA
FIRMAFEDE” di Sarzana alla mostra "ARTISTI IN CITTADELLA" RASSEGNA DI PITTURA SCULTURA E GRAFICA
Nell’
agosto dello stesso anno ha esposto le sue opere, in qualità di principale
artista, al castello di San Terenzo in occasione della “SETTIMANA CULTURALE”
evento ideato ed organizzata proprio da Vasco Bardi.
In
ultimo voglio citare la recensione dedicatagli per la partecipazione
alla mostra presentata a La Spezia nel
2010:
Recensione
I temi di questi preziosi acquarelli sono
paradossalmente di genere espressionistico, presentando un acceso cromatismo
che accentua la velocità della composizione, non esiste centralità di
soggetti,perché la composizione è risolta in pulsazioni febbrili che ingoiano
spazio ed immagine: momenti acuti di una violacea malinconia,pace di segni
morbidi completamente rivelati.
La capacità di avvicinarsi alla realtà di
un luogo, realizzando una realtà parallela, quella appunto del dipinto, fa
risaltare l’impossibilità di porre relazioni tra oggetto e modello,escluse
quelli dei significati.
I colori sono vivi con luce allo Zenit e
gli oggetti se pur riconoscibilissimi si trasmutano in visioni sfocate.
La maestria della pittrice è nell’aver
colto del luogo del dipinto, l’impossibilità di viverlo, anche se all’apparenza
è “normale”, solare, ariosa.
L’autrice produce una sovra immagine che
relativizza e in fondo distrugge gli elementi reali che sono alla base del
dipinto stesso, ciò rende particolari queste opere, questi acquarelli misteriosi
e un po’ ambigui: quelli sono i luoghi, quello è il mare ma in una dimensione spazio-temporale
inesistente.
Potrebbe trattarsi di quella della memoria
o del desiderio, quella di momenti sublimali sfuggiti alla ragione, ma
catturati oltre la soglia della coscienza.
Marco Raiti
Nessun commento:
Posta un commento