INCANTEVOLI VISIONI DEGLI ARTISTI PREMIATI A SAN TERENZO-SALA CARGIA'
15 SETTEMBRE 2012, ORE 11,00
Filattiera e San Terenzo, territori (che) si incontrano nel nome dell'arte.
In queste parole è il senso del nostro incontro, del premio che Sala Cargià assegna oggi ai tre pittori - Mike Davis, Domenico Mauro e Carlo Nacini - che hanno preso parte alla estemporanea di Filattiera (20 maggio). Si tratta della seconda edizione del "Premio Speciale C.Paris Martelli", nel giudizio espresso dal prof. Giuseppe Benelli, Giovanni Liuzzi pittore, Leo Forte mecenate gallerista. Organizzazione e sensibilità culturale di Ezia Di Capua, che anche quest'anno onora così il gemellaggio tra i due borghi di Lunigiana. Abbiamo una rappresentanza dei Comuni Filattiera-San Terenzo di Lerici, delle Pro Loco, della giuria del Premio, e poi tanto pubblico, tanti amici e stimatori.
Prima di presentare, desidero accennare che noi siamo qui a San Terenzo e idealmente a Filattiera, nei feudi che furono dei Malaspina - Spino secco per San Terenzo, Spino fiorito per Filattiera. Ma era tutta la Lunigiana dei Malaspina nei secoli passati. Giovanni Sforza ha dedicato lunghi studi alla Lunigiana, titolo di un suo manoscritto "I Malaspina e Dante". Ma una sua opera era stata Dante e i Pisani. Come si sa, Pisa era ghibellina, Firenze era guelfa - anche se i guelfi si dividevano tra Neri (intransigenti) e Bianchi (filoimperiali). Sappiamo che le cose nel corso del tempo sono cambiate, nel senso che Toscana è Toscana, Liguria è Liguria, come Lombardia è Lombardia (Veneto). Purtroppo la città vanno soggette a mutamento, e spesso a morte definitiva come Luni. E' testimonianza di Dante. I Malaspina di Filattiera tendevano le braccia al Veneto (o Lombardia), i Malaspina di San Terenzo erano "ghibellini", almeno finchè Genova non abbia divorato tutte le identità, accorpando a sè i domini.
Iniziamo la presentazione degli artisti premiati.
Carlo Nacini |
2 - Domenico Mauro - Architetto e artista, il nostro Domenico Mauro. Proviene dalla Università di Firenze, 1984 (laurea). L'anno dopo, è nel ruolo di insegnante di arte e immagine, disegno e storia dell'arte. Anche oggi il ruolo non è cambiato. La preparazione in architettura gli ha consentito scenari di osservazione ampia, in cui la realtà e la interpretazione di essa hanno costituito la fonte di apprendimento, in relazione all'ambiente, alle sue funzioni. Il suo animo fiorentino si ispira ai paesaggi toscani insegnando quasi il chiaroscuro della luce sugli oggetti. Ama la natura e la cultura, e la fortuna lo ha accompagnato sinora; le sue opere sono collocate in parecchie pinacoteche pubbliche e private.
Domenico Mauro |
Ha ottenuto il secondo premio col dipinto "Filattiera: paesaggio con fantasia".
Di qua e di là, la sua osservazione si immerge nelle cose reali e ne ritrae il gioco di luce. Pensiamo sia olio la tecnica impiegata dal pittore Mauro, o piuttosto lo acrilico, nel senso che questa scelta conferisce più brillantezza al dipinto. Si può procedere alla individuazione: dall'alto, c'è un pò d'azzurro , si passa al caseggiato con una nebbbia lieve, che rende lontane le cose, la visione. Il pittore avverte allora la lontananza, e ha la intuizione di tracciare un muro divisorio, come per avvicinare gli oggetti, e tanto fa che di qua dal muro è la via con una macchina parcheggiata. La illusione ottica conferisce maggiore spazialità, mentre in primo piano c'è questa profondità di sogno, questo respiro riposante e fresco.
Mike Davis |
Con Paesaggio di Filattiera egli si aggiudica il primo premio. Il rapporto con la natura è amabile e ben visibile: la sua lezione di acquerello è nel dipinto preso in esame: anzitutto gli spazi di Davis: in alto il cielo celeste e grigio, poi monti blu e grigio, al centro una parte del paesaggio di Filattiera con delizia di case bianche e grige, coi tetti rosa e rosso cupo; in primo piano tanta vegetazione in verde e giallo. Tanto girare il mondo, per fermarsi in Lunigiana, all'incanto di luce ed ombra, come sono i suoi molti dipinti nel periodo della maturità.
Prof. Giuseppe Luigi Coluccia
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