martedì 6 settembre 2011

INEDITA “NATURA” ED EMOZIONE. FOTOGRAFIA ARTISTICA DI ITALO TOSTI

Spesso si associano le attività del pittore e del fotografo.
Nel mio lavoro ne ho incontrati tanti che mi hanno fatto riflettere su queste qualità che hanno alla base la rilevazione di un talento, di una sensibilità estetica. “La fotografia, secondo Susan Sontag, dà la sensazione di aver in testa il mondo intero, come un’antologia di immagini”. E’ vero quanto affermato da Sontag; pertanto si deve alla immagine fotografica espressione e stile suo proprio. Il rapporto con la pittura diventa essenziale e determinante.  Con “Idee in mostra” – titolo – si presenta il programma “artistico” della fotografia di Italo Tosti. Nato a Rogliano (Cosenza), si è trasferito alla Spezia, dove vive e lavora. Intorno agli anni ’80, ben inserito nell’ambiente spezzino e dotato di particolare sensibilità nel rapporto con la natura di Lunigiana, è stato conquistato dal fascino del Golfo dei Poeti, e immerso nel destino di chi viaggia pellegrino o navigante, Italo presenta questo suo patrimonio di belle immagini, pratico e semplice allestimento fotografico, che trascende la comune tecnica e la logica commerciale. Dal suo studio escono immagini b/n e color che racchiudono la visione estetica della natura, e quindi la scoperta di una inedita bellezza affidata alla camera oscura. Gli scatti e le inquadrature tengono conto dell’insieme e del dettaglio delle cose come chi ha studiato anatomia chiaroscuro e prospettiva. La fotografia è percepita strumento di partenza per elaborare disegno o dettaglio del reale, su cui interviene la creazione artistica. Francesco Hayez rifletteva su questi problemi nel 1860, e d’allora la fotografia ha marciato autonomamente divenendo arte, mai rinnegando la pittura come ne fosse genitrice, ideale creatrice. Man Ray, Helmut Newton, Avedon, Mapplethorpe e il nostro Luigi Ghirri  sono stati fotografi artefici, che hanno conosciuto le avanguardie e sono entrati legittimamente nelle correnti dell’arte moderna e contemporanea.
“Idee in mostra”, si è detto. Ma si richiede talento, sensibilità, e conoscenza diretta della natura per realizzare “inquadrature” così eloquenti di luce e di chiaroscuro, dove i rapporti delle cose sono studiati secondo un’armonia interiore e sensibile ad un tempo, che genera emozione e stupore. E vorremmo, per questo, chiamarlo anche “ideologo” delle cose naturali.
Anima lunigianese, Italo ha catturato i momenti di grazia che si offrono alla sua visione naturalistica, di cui ho osservato alcune immagini intense meravigliose luminose. Il problema principale di fotografia e di pittura è la luce; e quando la luce entra, la realtà si trasforma. Proponiamo alcune immagini, a un tempo semplici e e piene di energia, che espandono una sensazione di bellezza armoniosa. “Muro”, ad esempio, in grigio e bianco, reca nel centro una porta tra ocra e grigio, il verde è in basso con il profilo di un aratro. C’è da interrogarsi se questa è pittura o fotografia, o l’una cosa e l’altra. La seconda opera di Tosti è “San Pietro, a Portovenere”,  in cui la visione è un “tramonto” dove su  grigio diffuso e cupo respira la superficie equorea con un cielo quasi bianco, acceso di rosso inten-so; la luce, naturale e chiara. Ancora in “Paesaggio” si vede un ampio azzurro: il blu intenso in alto domina il profilo di paesaggio, luminoso, nel centro, in basso è la distesa del mare. Infine noto “Tramonto”, con cielo roseo in lieve contrasto, poi all’orizzonte un castello in rovina. Tutto è ri-schiarato da luci e ombre in gioco sulla pietra grigia. Gli elementi di questa visione di Italo esaltano il culto della natura e le immagini lasciano l’osservatore sorpreso, se si trovi davanti a un frammento di bellezza o a semplice fotografia. E aggiungo altri suoi tre lavori: “Vela”, “Fumetto di Vernazza”, “L’isola che non c’è”: in cui l’artista fotografo definisce la contemplazione “naturalistica”, passando dall’azzurro del cielo e del mare al racconto del “fumetto” che è armonia cromatica, e infine alla sua “isola”, in cui nel silenzio del mare e del cielo si staglia il castello in rovina, sintesi sobria e delicata della sua visione.
Altri scatti. L’attenzione è a Portovenere “Paesaggio”: il blu del cielo, il tratto in neretto del caseggiato insieme al rosso grigio giallo verde e rosa in piacevole scansione diffondono una letizia cromatica che avvolge la fuga dei palazzi verso il cielo; in basso archi, ombre e luci.  La seconda foto ritrae una “Contrada marina”, che risplende di leggiadria: grigi scogli, misti a ocra, acqua celeste, che incupisce verso destra. E infine la visione di “Barche a riposo”, con sfondo cupo e puntini bianchi; le barche capovolte nel loro aspetto rendono vivaci i colori di ognuna (azzurro-grigio-verde-bianco).
 Le immagini leggiadre – che dire ad esempio dei fiori? -  trasmettono allegria di colori per luoghi e dettagli di una natura che comunica emozione. Insieme con Italo avvertiamo una esaltazione schietta della Lunigiana – terra da scoprire e terra di sorprese –  nello stesso tempo ne cogliamo il messaggio artistico, che a quella conosciuta bellezza del territorio lunigianese associa una visione di ordine, armonia e luce che resta indelebile nell’animo, grazie alla fotografia, connessa intimamente alla pittura. Abbiamo apprezzato le immagini di Tosti che definiscono il linguaggio artistico di una fotografia “pura”, che tiene conto delle esperienze del passato e tanto si presta come strumento estetico nel campo delle avanguardie, che disertano spesso la natura, sorgente di ordine e di bellezza.

Prof.Giuseppe L.Coluccia

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