Sezione - Attività in Galleria - 25 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Sala Culturale CarGià, anche nel 2015 affronta il tema “ Donna e Violenza”
Un importante e significativo messaggio sostenuto dal Blog
...... un piccolo grande passo verso il cambiamento.
Se ancora l'Arte e
Con cuore il mio grazie
Ezia Di Capua
Artemisia Gentileschi Autoritratto 1638-39 Royal Collection Windsor |
Artemisia Gentileschi, pittrice
romana del Cinquecento, è ormai da anni diventata simbolo e icona del movimento
femminista. Per il suo coraggio nel denunciare lo stupro subito da ragazza, da Agostino Tassi,
collega e amico del padre di Artemisia, Orazio, pittore e esponente di punta
del caravaggismo romano. Per dare più credibilità alla sua deposizione
accettò persino di sottoporsi alla tortura.
Per Artemisia fu un periodo terribile: tanto da scegliere alla fine
la solitudine sentimentale, nonostante un matrimonio e varie storie vissute in
diversi momenti della vita. Dopo lo scandalo creato dal processo, Artemisia
lasciò Roma per trasferirsi nelle corti più ricche e acculturate del tempo, da
Venezia, a Londra, a Napoli, dove finì per stabilirsi definitivamente. L’Europa
del Cinquecento non era un luogo facile
per un’artista, che con il suo essere donna forte e decisa scombinava le regole
del tempo.
Un tempo che anche oggi in fondo non sembra molto cambiato: non
molti sono gli uomini che si fanno
spaventare dall’intelligenza delle loro compagne, fino a entrare in
competizione con loro e magari tentare
di “schiacciarne” la creatività e la vitalità. Perché è facile dire di
apprezzare il cervello delle donne, più difficile accettare che quello stesso
cervello partorisca idee migliori delle proprie……….. Artemisia morirà sola,
come aveva vissuto. Ma il suo mito non accenna a oscurarsi: le sono stati
persino dedicati un asteroide e un cratere sul pianeta Venere.
Ezia Di Capua
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