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Rosa Maria Santarelli, pittrice e scultrice |
In
Sala CarGià Galleria d'Arte vernissage domenica 20 luglio alle ore
18,30 - Personale di pittura e scultura di Rosa Maria Santarelli dal
titolo“ La voce dei colori”
La
pittura, e la scultura sono per l'artista una forma di libertà e
mondo personale, ove è possibile estraniarsi dalla realtà e
liberare la fantasia, esprimere i propri stati d’animo più
nascosti e trasmettere attraverso forme e colori emozioni e il non
detto. Attraverso
questa intervista Rosa Maria Santarelli ci racconta il suo percorso
artistico, il suo rapporto con la realtà e la magia dei suoi colori. Conosciamo
insieme Rosa Maria Santarelli e il suo modo di fare arte
1 - Il
colore è il tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce,
l’anima lo strumento dalle mille corde.
L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare
l’anima.” Verso la fine degli anni ’10 Kandinskij inizia a
lavorare alla sua opera teorica più articolata, “Dello spirituale
nell’arte” Forse è proprio Kandinskij l'artista che maggiormente
ha ispirato tua produzione pittorica ?
“Il
colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto
sull'anima” (Kandinsky: Dello spirituale nell'arte). Di Kandinskij
mi esalta la filosofia, la libertà espressiva, come pure quelle di
Jackson Pollock, ma l'ispirazione iniziale viene dagli impressionisti
e da Van Gogh . Poi , nel tempo, le cose sono cambiate. Un amico
pittore mi ha detto che i miei quadri sono fatti di figure
evanescenti in movimento e questo è proprio quello che voglio:
qualcosa di espresso e altro da indovinare, la trasparenza come
apertura sull'indefinito.
2 - Quali tecniche impieghi durante la tue creazioni?
Le
più varie. Forse la mia vocazione è l'acquerello, ma apprezzo e
utilizzo anche colori acrilici e vinilici, ad olio, pastelli, chine,
matite , carboncino Mi va bene la tela come supporto, ma anche la tavola,
carta e cartoncino e, da un po' di tempo, il plexiglass trasparente
che mi consente di lavorare sui due lati, uno per lo sfondo fatto di
colori in libertà e l'altro per elementi figurativi “deposti” su
una superficie ancora lucida e libera. Anche le incisioni mi hanno
dato risultati interessanti. Per le sculture, sono passata dalla
creta alla porcellana fredda, una materia plastica che mi garantisce
quella trasparenza ed evanescenza che cerco in tutte le espressioni
d'arte.
3 . Nell’utilizzo della gamma tonale, dai particolare risalto al blu e
all’azzurro nelle varie declinazioni cromatiche; da cosa deriva
questa scelta coloristica?
Forse
dal fatto che vivo in una città sospesa fra mare e cielo. E mare e
cielo sono sempre fonte di emozione. In realtà anche i colori caldi
mi ispirano, così come il bianco puro che, insieme all'indaco e
all'oro, mi consente di ottenere “effetti speciali”. Diciamo che
la mia tavolozza è aperta a tutto.
4- Quali tecniche impieghi durante la tue creazioni pittoriche? Come sei
arrivata ad esprimerti con il tuo attuale linguaggio pittorico ?
Ho
cominciato con il disegno e con i colori coprenti, seguendo vari
corsi qui alla Spezia e a Carrara, poi ho scoperto l'acquerello e la
poesia delle masse d'acqua colorata che si muovono quasi
autonomamente, si fondono e creano immagini con un minimo di
controllo del pittore. La tecnica dell'acquerello mi è servita a
dare vita nuova anche ai lavori realizzati con colori coprenti e a
completare alcune sculture. L'acquerello può, all'occorrenza,
sperimentare colori decisi e intensi, così come i colori ad olio
possono, all'occorrenza, diventare delicati e trasparenti.
5 -Nella tue opere scultoree apprezzo la delicatezza delle forme unita
alla delicatezza del colore che si allontana molto dai colori decisi
che utilizzi nelle tue tele. Come nasce nella scultura questo tuo
dialogo tra colore e forme?
La
scultura ha il vantaggio della terza dimensione, quindi il colore non
è che un completamento, L'armonia delle superfici modellate secondo
la fantasia del momento è sufficiente ad esprimere un'idea. Le mie
ultime sculture sono fatte di superfici fragili, in movimento, come
se la materia decidesse da sola la sua ultima postura. Il colore , a
volte, consente qualche contrasto in più. Nella
pittura la terza dimensione, la profondità, è una conquista che
nasce dal colore, dall'alternanza fra chiaro e scuro, fra luce ed
ombra. Qui il colore e l'impostazione grafica hanno una funzione
portante.
6- Domanda
di rito; cos'è per te la bellezza?
E
qui siamo a un crocevia fra filosofia e arte. E' bello ciò che
genera contemplazione, da chiunque esso provenga, umano o divino. E'
armonia fra opposti, equilibrio a volte discreto, altre volte
esplosivo, è espressione di un'idea. Ma il concetto di bellezza si
evolve nel tempo, non c'è niente di immutabile .
7 - Cosa
significa per te la pittura e che ruolo ha nella tua vita?
Ho
sempre coltivato interesse per l'arte, già da ragazzina disegnavo e
dipingevo. Ma la mia vita intensa di lavoro mi ha impedito per anni
di trasformare l'interesse e l'ammirazione per i grandi dell'arte in
un tentativo di produrre qualcosa di personale, senza velleità di
grandezza. Poi, arrivata alla pensione, ho deciso di tentare e ho
cominciato con le basi tecniche, incoraggiata da pittori e scultori
spezzini che mi hanno contagiata con il loro interesse e con la loro
esperienza e con alcuni corsi all'Accademia di Carrara. Adesso, da
dilettante in continua evoluzione, “le provo tutte”, tutte le
tecniche, per emozionare e per emozionarmi davanti al gioco dei
colori e delle forme. Spontaneismo senza radici? Forse. Ma anche
libertà di espressione, archetipi freudiani che si fanno strada
nella mente, che reagiscono a stimoli esterni, da dovunque vengano.
8-
Cosa pensi dell'arte contemporanea dell'ultimo periodo?
Arte
figurativa e arte informale non sono in contrapposizione, rispondono
a stimoli diversi e a tempi storici diversi. Oggi la produzione
artistica deve far riflettere l'osservatore, non può sostituirsi
alla fotografia e deve accettare gli apporti della grafica
computerizzata. Qualcuno direbbe che il fine giustifica i mezzi.
L'importante è che non sia un mero artificio tecnico o, peggio, una
forma di asservimento economico. L'arte per l'arte, tutti i grandi
l'hanno detto.
9 -
Pensi sia importante fare Arte oggi? Cosa provi mentre dipingi o
plasmi le opere?
L'arte
può essere un passatempo, una mania, una specie di malattia sine
causa apparente, ma può essere anche proiezione di idee che si
materializzano. Quando dipingo mi isolo in un mondo ovattato che
forse fa capo alla “fabulazione” materna, quella che crea mostri
ed eroi, fantasmi e magie, e da lì nascono prima le linee, poi i
colori, poi le velature e gli “effetti speciali”. Tutto è
orientato verso un obiettivo, un'idea che deve prendere forma. Anche
la musica è una fonte inesauribile di ispirazione: un brano
ascoltato e riascoltato spesso si trasforma in esplosioni di colore.
10 -
Hai un sassolino nella scarpa?
No,
nessun sassolino. Ho spesso sentito giudizi contrastanti sulle opere
dei pittori, ma questo fa parte del gioco: come esiste la libertà
di espressione esiste anche la libertà di giudicare secondo i propri
canoni.
Testo
dell'intervista di Ezia Di Capua
Sala
CarGià – Galleria d'Arte - San Terenzo - 2025
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