venerdì 14 giugno 2024

ALBERTO IMPARATO, pittore - Intervista a cura di Ezia Di Capua

LE INTERVISTE DIETRO AL CAVALLETTO - Progetto di Promozione Arte, Cultura e Spettacolo 2024  a cura di Ezia Di Capua

Alberto Imparato - pittore
Fin da giovanissimo ha capito che la pittura è un linguaggio di infinite parole. Ispirata dalla natura del Golfo dei Poeti, vernissage della sua personale “ANIMA LIGURE” in Sala CarGià Galleria d'arte, venerdi' 5 luglio alle ore 18,30, Conosciamo insieme l'artista e la sua arte.

1 - Le tue opere hanno una profondità sorprendente, ho come la sensazione che in ognuna di esse ci sia una parte di te. Il passato, i ricordi e le esperienze sono una parte fondamentale della tua arte. La tua infanzia ricca di stimoli artistici e l’influenza dei tuoi famigliari hanno plasmato profondamente la tua vena creativa? Certamente, ricordo che il regalo più gradito erano sempre le scatole di pastelli, i primi acquerelli ..le tempere e in ultimo l'olio che ho scoperto e sperimentato da adolescente .Ho sempre preferito disegnare o dipingere nel tempo libero, preferendo questa passione innata ad altri giochi ed interessi. Ringrazio i miei genitori, che erano anche i miei primi 'critici' - in particolare mia madre - i quali non hanno mai ostacolato questa mia innata inclinazione. San Terenzo: il luogo del cuore, dove è nata mia madre, grazie a lei e ai suoi racconti ho imparato ad amare questo territorio in cui ho vissuto per diversi anni e dove ho avuto le prime esperienze artistiche, le prime mostre collettive ed estemporanee. Ritornare qui, dopo anni, con questa mostra lo considero un traguardo e, insieme, un 'recap', come oggi si dice, nel mio percorso artistico.

2 - Spicchi per l’estrema riconoscibilità stilistica: la tecnica impiegata e le tematiche affrontate dimostrano uno studio e un’investigazione approfonditi, appassionati perché sinceri e mossi da un’esigenza emotiva viscerale, tra le pieghe della realtà e della psiche. Vuoi parlarne? La luce è un elemento predominante nei tuoi dipinti, e non si legge come un fatto voluto, ma come elemento spontaneo ed istintivo. Cosa, di un tuo dipinto, mette meglio a fuoco la tua personalità artistica? Sai che non so risponderti a questa domanda ? Non con i crismi dell'Analisi almeno. Mi spiego meglio: sempre dipingo ciò che sento dentro, e capita , succede spesso che la vista di un paesaggio, di vecchie mura di paese, o una particolare luce in un momento durante una passeggiata, mi colpiscano e mi restino impresse 'dentro '. Se sento la necessità di provare a fissarlo sulla tela lo faccio subito. O quantomeno lascio uno schizzo a matita che riprendo in seguito . In questo hai visto giusto : il mio è sempre un moto istintivo di restituire sulla tela un qualcosa di vissuto ed interiorizzato utilizzando la tavolozza cromatica del momento . Quanto ai soggetti dei miei quadri, credo sia fin troppo evidente che sono affascinato dalla mia terra , dall'incontro del mare e dei fiumi con le terre emerse , con la vegetazione che cresce su queste ultime.

3 - Trasferisci su tela la tua intima connessione con il paesaggio e credo che la forza della tua arte oltre alla scelta sapiente dei colori sia l'abilità di trascrivere con armonia una tecnica personale che si ispira al passato. Si, la mia tecnica molto immodestamente si ispira ai maestri del passato. senza dimenticare i grandissimi del Rinascimento che tutti ben conosciamo e nelle cui opere di ritratti di personaggi da loro dipinti, vediamo che non è infrequente la componente paesaggistica, ad esempio negli sfondi, tutta da osservare, tutta da studiare, ma certo i grandi vedutisti italiani del Settecento ed Ottocento, sino ad arrivare al movimento dei Macchiaioli - che, guarda caso a cavallo del Novecento nasce come rifiuto ai rigori stilistici dell 'Accademia - hanno senz'altro influito e suggestionato parecchio il mio modo di dipingere.

Pensi che, la pittura sia una forma di espressione e comunicazione senza tempo? Quali modelli artistici hanno orientato maggiormente il tuo cammino? Il segno grafico, la Pittura.. senza dubbio alcuno furono la prima forma di comunicazione . La Storia dell'Arte è li a dimostrarcelo : basti pensare ai graffiti delle caverne dell' homo sapiens - essenziali ma ben leggibili - giunti fino a noi. Penso anche, ma millenni dopo, al ruolo didascalico - dato che il saper leggere e scrivere era appannaggio di pochi, - offerto dai cicli di affreschi con le 'storie' tratte dalla tradizione biblica presenti nelle nostre chiese e basiliche. Giotto, nella Cappella degli Scrovegni tanto per fare un esempio, di una sconvolgente modernità .

4 - Il tuo percorso artistico ti ha condotto ad approfondire tecniche e sensibilità pittorica, fino a raggiungere una cifra stilistica personale. Il risultato è una capacità unica di esprimere le emozioni profonde. Il mare, potremmo definirlo la costante della tua arte, l’elemento imprescindibile. Ci racconti del tuo intimo legame con il mare? Son nato in una città di mare , ma che il mare non si riesce quasi più a vedere nè sentire ..., ma con posti stupendi raggiungibili in pochi minuti. Sempre presente, vivo, interiorizzato, il Mare, anche temuto nei racconti di familiari e amici naviganti, sino ad arrivare comunque a scegliere da ragazzo di frequentare e diplomarmi all'Istituto Nautico e ad avere pure una esperienza di lavoro a bordo . Ma come un pesce non sa definire l'elemento in cui vive se non dichiarandone la sua stessa ragione di vita, così è anche per me . 'Dentro' ho il lento, rassicurante andirivieni delle Navi all'orizzonte, il frangersi delle onde sugli scogli nelle mareggiate, le forti libecciate vissute da terra, le nuvole grigie basse sull'orizzonte, l'aria salmastra che scuote la vegetazione delle colline e la pioggia che mi impregna il viso....ma anche quelle terse giornate settembrine, quando passata la cappa di caldo dopo un temporale, l'aria è frizzante, il paesaggio e l'orizzonte conosciuto sembrano come 'lavati', e in quel mare di cobalto vien voglia di immergersi e di librarsi in aria nel cielo azzurro .

5 - L’obiettivo che si prefigge l’artista è quello di creare opere che siano al tempo stesso oggetto di dialogo e confronto, ma anche di assorto e profondo interesse per chi le osserva. Mediante la pittura, trasferisci una parte di te sul quadro e ti lasci coinvolgere da un processo creativo che ti collega agli aspetti più autentici della sua anima. Parlaci dei segreti custoditi nei tuoi colori. Come affronti la tela? Come dicevo la affronto sempre d'istinto, sempre con un misto d'ansia per riuscire a riempire in modo non scontato quello spazio bianco che sembra sempre troppo grande, con l'attenzione di non tradire la mia 'vocazione' di vedutista. Il colore che più 'sento' è il Blù, ben leggibile e presente nei miei lavori, e in tutte le declinazioni possibili .. si dice sia il colore della Calma... penso sia vero, e credo rispecchi molto la mia personalità, il mio essere più profondo. Amo molto anche i verdi, meno i gialli e il Rosso, senza dubbio il colore più 'chiassoso' della tavolozza. Ma guai se non ci fossero ! Molta gente oggi , guarda con occhio distratto la bellezza del cielo terso o del mare al tramonto, la sinfonia dei verdi, dei rossi e dei gialli in autunno quando le piante, prima di spogliarsi, indossano la loro veste più splendida. Saper vedere dipende dalle condizioni di spirito di chi osserva, dalla sua sensibilità, dalla preparazione culturale, e oserei dire, anche dalla sua professione. Un pittore che entra in un bosco inondato dal sole osserva le masse di colore e il gioco di luci ed ombre, le trame delle piante sullo sfondo del cielo, un musicista ne ascolterà in silenzio le voci ed i fruscii misteriosi, un poeta penserà a fantastiche storie, a drammi, un naturalista o scienziato ne ricerca l'eterna vicenda della Terra e la sua trasformazione, un Credente la ricerca di Dio... Vario è dunque il piano prospettico dell'osservatore e diverso il linguaggio usato: descrittivo, narrativo, lirico o musicale, mistico, ma sempre vivo se rivissuto e filtrato dall'anima .

Qual'è oggi la linea poetica della tua ricerca ? E' sempre la stessa : la rappresentazione a volte 'sognata' ancor che desiderata, del paesaggio di questa parte di Liguria in cui vivo, mare e terra, nelle quali lascio che sia l'elemento naturale a sovrastare la presenza chiassosa e soverchiante dell'Uomo . Un ' utopia, in fondo.. o un bel sogno, come dicevo..

6 - Dal 1978 al 2021 molte le tue partecipazioni a mostre, collettive e concorsi nazionali. Hai ottenuto consensi premi e la stima del pubblico e dei critici. La tua esperienza è un’opera d’arte in sé, capace di trasmettere un messaggio di autenticità e di profonda riflessione anche tu temi scottanti come l'ecologia.E' stato molto bello tutto questo , ed è ancora una grande responsabilità da portare avanti .Conservo uno dei primi lavori ad olio del 1978, mi commuovo a vederlo, e realizzo, senza modestia, che per composizione , equilibrio, gamma cromatica, è un piccolo capolavoro. La tecnica certo ancora acerba, preludio e insieme manifesto di ciò che avrei sviluppato nel mio percorso artistico e di vita. Ho sempre avuto buoni riscontri di critica ma molto piu spesso di pubblico. Un esempio? Alle estemporanee a cui ho partecipato ,rare volte sono stato premiato, ma sempre mi è stata richiesta l'opera. E questo lo considero il premio che più da soddisfazione . Significa che quel che faccio viene compreso e.... desiderato ! Ci sono state comunque delle pause nel mio percorso , alcune subite,,altre volute perché la Vita, gli Affetti, la Famiglia pure hanno richiesto partecipazione, presenza , impegno ..., ma anche in quella distretta si studia visitando mostre, si immagazzinano idee, nascono progetti da sviluppare, e aumenta quella 'sofferenza' interiore, quel 'tormento' quell' 'ansia' che, come scrisse il filosofo americano Charles Frankel ' è la condizione essenziale della creazione artistica ed intellettuale ' che porta a dare il meglio quando arriva il momento di rimettere mano ai pennelli..

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere nelle tue opere? Come vuoi stimolare lo spettatore? La bellezza del mare, del cielo, della terra, la voce del vento che fruscia nel bosco, il mormorio dell'acqua che scorre, il gioco dell'onda, il canto degli uccelli, il fragore del tuono nella tempesta hanno sempre acceso la fantasia degli artisti e ispirato i poeti. E' a queste voci che a noi manda Natura si accompagnano quelle del Cuore : amore, gioia, strazio e dolore, la solitudine, la paura, e la Fede, e gli altri sentimenti della Vita. Quindi poesia, musica, arti figurative hanno gli stessi temi di ispirazione e un linguaggio comune: colore, tono, chiaroscuro. equilibrio ..In definitiva, come dicevo, dipingo quello che sento, restituisco in immagini sensazioni ed emozioni attraverso il 'medium' sublime dei colori, e sono sempre coloro che osservano poi i miei lavori a darmi conferma di questo .

7 - Appassionato delle estensioni panoramiche e delle viste ampie, hai sempre immaginato i paesaggi nella loro grandiosità, maestosità e suggestiva bellezza. Il paesaggio è stato da sempre fonte di ispirazione per le tue opere, intriso di elementi che convergono nell’essenza della natura, Se proprio di ' messaggio ' vogliamo parlare, senza presunzione alcuna credo sia quello più o meno occulto, di dare spazio e massimo risalto alla Natura troppo spesso così offesa, e in senso molto più ampio a quella 'Creazione' divina che nei nostri luoghi raggiunge il massimo. Qualcuno ha scritto che -”quando Dio creò la terra, sul nostro Golfo ha indugiato lo sguardo”,. ...ecco, cerco con la mia piccola arte, di restituire la bellezza primaria del nostro fragile territorio, non ancora cosi violentemente antropizzato.

Dipingere ti rilassa, sei lontano dal considerare l’aspetto economico della tua arte. Vero, non ho mai dipinto e realizzato mostre con lo scopo primario di fare 'cassetta'. Certo, è capitato spesso che le mie creazioni mi siano state richieste e in passato in più occasioni ho venduto qualcuno dei miei quadri oppure, anche recentemente, mi sia stato richiesto qualche lavoro su commissione. E queste, sono senz'altro soddisfazioni.

 Quale valore ha nella tua vita l’arte ? E' molto importante: credo che il concetto di 'Arte ' possa estendersi ad ogni ambito del prodotto dell'Uomo quando questo raggiunge i massimi risultati, ad esempio, nella musica, nella ricerca, nella fotografia e, non ultima appunto nella pittura. Ricercarla e scoprirla in ogni cosa è uno stile di vita, e insieme un non conformarsi al martellamento del 'pensiero unico ', dell'ovvio, delle mode .

8 - La pittura italiana contemporanea si presenta come un mondo in continua evoluzione, capace di rinnovarsi costantemente grazie alla creatività dei suoi artisti e alla loro capacità di interpretare le sfide del presente. Che cosa pensi dell’Arte oggi ? Mi spiace deluderti, ma a parte alcuni Maestri del secondo novecento italiano come Casorati, Salietti, Donghi, Savinio ( il fratello meno noto di Giorgio De Chirico ) per arrivare a Salvatore Fiume la cui vasta produzione pittorica è al limite dell'astrattismo, dell'ultimissima schiera di 'artisti-pittori', per non parlare di ciò che viene partorito dalla Biennale di Venezia, non ne penso un gran che. Per millenni gli artisti si sono sempre ispirati all’ immagine, poi c'è stato il rifiuto del figurativo, la cosiddetta 'rivoluzione espressiva' ed il trionfo dell’ 'informale'. Ma il linguaggio dell'arte 'dovrebbe' essere universale: a questo titolo mi rivolgo alla produzione di quegli 'artisti', spesso criptica, di difficile comprensione se non per pochi, che sottovaluta il grande pubblico, e che in definitiva si riduce spesso in qualche 'trovata' ripetuta ad libitum ed utile allo scopo ultimo, complici galleristi e mercanti della vendita, di multipli.. La riprova di ciò che dico? Un esempio sono Boccasile, Dudovich e altri, anche Lucio Fontana, ha cominciato come cartellonista pubblicitario: mi attirerò le antipatie di molti, ma si può definire 'arte', un taglio su una tela ?

Che consiglio daresti a ai giovani artisti? Premesso che non mi sento così importante da darne, perchè non esiste uno stile di vita uguale per tutti, l'unico .. ehm.. consiglio ? Quello di restare sempre se stessi, qualunque cosa si faccia e, insieme studiare tanto , osservare, sperimentare comunque da soli, accettare le critiche ma senza lasciarsi condizionare da esse e, soprattutto non farsi influenzare da cattivi maestri !

9 - Apprezzi la vita ed hai davvero molti interessi in molti settori anche in quello culinario. Oltre la pittura, vuoi parlare del tuo modo di fare arte nel quotidiano ? Comunicare visivamente tramite la pittura è il dono più bello che ho ricevuto da Dio, e quello in cui - forse - meglio riesco. Sono molto curioso di ciò che mi circonda, e il 'fare arte' come dicevo si può estendere, anche ad altre 'passioni' quando queste non prescindono studio, impegno coi quali si raggiungono poi i massimi risultati. Ho tuttora una buona manualità nel restauro di mobili di antiquariato, nella doratura e nel restauro di cornici antiche, un interesse storico/ letterario a cui sto lavorando sulla storia delle Navi di Linea Italiane del Novecento, saltuariamente canto in un coro 'gospel', e in tema culinario mi sto impegnando nel recupero dei piatti della tradizione ligure, inspiegabilmente 'spariti' dai menù dei ristoranti .. Mi piace cucinare i nostri piatti tipici : la cima, le torte di riso e di verdura, il pane e la pasta fatti in casa e, soprattutto il Pesto al Mortaio, al cui campionato mondiale di quest'anno mi sono classificato al secondo posto. Piu 'anima Ligure' di questa.. credo non sia possibile !

10 - Hai un sassolino nella scarpa? Non si può vivere con l'ascia di guerra in mano, o almeno, io non ci riesco ! E so per esperienza diretta che si cresce anche con le delusioni. Ho conosciuto tanti 'artisti', ho frequentato per un brevissimo periodo una 'scuola d'arte', ma nella quale ogni cosa che mi caratterizza non andava bene ( dal formato, alla tecnica, al soggetto , all'uso del colore etc ). Davvero, una brutta esperienza, di cui ancora porto le cicatrici, e nella quale ho solo sprecato del tempo prezioso. Sono passati anni da allora , ed ho comunque continuato a dipingere ciò che sento. Col senno di poi spiace semmai che proprio da chi sentendosi 'in cattedra' ci si aspetti uno sprone, un insegnamento, una 'educazione' all'arte, questi si sia rivelato invece assai avaro del suo sapere, mancando di quella umiltà che è prerogativa dei veri Maestri e non abbia compreso - pur con le dovute differenze per ciò che mi riguarda - la lezione di Dante: "Credette Cimabue ne la pintura aver lo campo e ora ha Giotto il grido, si che la fama di colui è scura". Purgatorio canto Xi 94-96.

Testo dell'intervista di Ezia Di Capua

Sala CarGià – Galleria d'Arte - San Terenzo - 20 aprile 2024


Promozione d'Arte, Cultura e Spettacolo 2024  - Idea e progetto a cura di Ezia Di Capua

LE INTERVISTE DIETRO AL CAVALLETTO

Per Info: Ezia Di Capua +39 348 8964150

Autor Profile

Ezia Di Capua Miniaturista, Pittrice, illustratrice, scrittrice, critico di arti visive. Gallerista Art Blogger: ideatrice di © Sala CarGià Blog http://salacargia.blogspot.com, sito web vetrina di arte, cultura e spettacolo. Direttore e curatore di Sala CarGia' – Galleria d'arte - spazio espositivo. Operatore culturale, Ideatrice e conduttrice di tutti gli eventi artistici e culturali realizzati per Sala Culturale CarGia' dal 2010 al 2024 nel Golfo dei Poeti. Nel 2011 scrive e pubblica il libro "La Misura dell'Amore Ed. Cinque Terre. 2012-2024 Curatore progettuale, organizzativo, responsabile della promozione artistica e comunicazione relativa a concerti lirici e messa in scena teatrale, in Italia di tredici Opere Liriche e relative repliche, in costume storico e sostenute da orchestra. Curatore del progetto internazionale ideato per stabilire lo scambio culturale Italia/Giappone e rappresentare, nei teatri di Tokyo e Osaka con cast nazionale, internazionale e orchestra, la messa in scena dell'Opera lirica “L'elisir D'amore” di G. Donizetti. Cantante - registro vocale soprano – Corista lirico 1976-2024. Oltre cento i concerti al suo attivo. E' nell'organico del Coro Lirico Operistico Città della Spezia - Ricercatrice archeologica indipendente, appassionata di semiologia, da anni conduce studi e osservazioni del territorio nella Lunigiana storica e Appennino Tosco Emiliano, a riguardo sta scrivendo un libro.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Un'intervista interessante e profonda...mi è piaciuta ! 😘

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