venerdì 11 dicembre 2015

SOCIETA' ASTRONOMICA LUNAE: Una nebulosa a riflessione mostra il volto di una strega

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2015
Sezione - Scienza



Orion
“Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle”.
Così scriveva Voltaire nelle sue  lettres philosophique. Questo sulla terra, forse, qualche ragionevole dubbio rimane, ma non è così nell'universo, dove esistono veramente. 

Una nebulosa a riflessione che mostra la spaventosa faccia di una strega con il classico naso bitorzoluto tipico proprio delle streghe.  Il suo volto malevolo,costituito da grani di polvere,  sembra abbagliato dalla  vicina brillante stella Rigel, nella costellazione di  Orione, appena fuori il lato destro di questo telaio. Il nome di Rigel è una contrazione dell'arabo: Rijl jawza al-yusra, che significa "il piede sinistro di Colui che è Centrale". Tale nome fa riferimento alla posizione della stella nella costellazione in corrispondenza del "piede" sinistro di Orione. Più formalmente conosciuto come IC 2118, la nube interstellare di polvere e gas è quasi 70 anni luce di diametro.  Questo oggetto cosmico è a circa 800 anni luce di distanza.
In questo ritratto composito, il colore della nebulosa non è causato solo dalla intensa luce bluastra della stella, ma soprattutto perché i grani di polvere disperdono la luce blu in modo più efficiente del rosso. E' sostanzialmente lo stesso processo fisico che  provoca il colore blu del cielo diurno terrestre, anche se i diffusori nell'atmosfera del nostro  pianeta sono molecole di azoto e ossigeno.

Thunder. Enter the three Witches. 
Enter the three Double, double, toil and trouble;
Fire burn, and cauldron bubble. 
[Tuono. Entrano le tre streghe.
Doppio, doppio lavoro e travaglio:
Fuoco, brucia, e calderone, gorgoglia.]

Forse Macbeth avrebbe dovuto consultare la Strega Nebulosa. 
Ma il dubbio rimane: le streghe esistono ancora?



Roberto Zambelli

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