Sezione - Mostre
L’artista Mario Tamberi è ospite sino al 14 aprile prossimo del Galata
Museo del Mare (Calata de Mari, 1) di Genova con la personale dal suggestivo
titolo “Il mare in un cassetto”. Di seguito il testo “Schegge di mare e memorie dell’uomo” di Valerio P.Cremolini
che accompagna la mostra..
L’arte è da sempre un contenitore
zeppo di sorprese. Filippo Tommaso
Marinetti ne era talmente convinto da dichiarare che “elemento essenziale
dell'arte è la sorpresa, che l'opera d'arte è autonoma, assomiglia soltanto a
se stessa e perciò appare come un prodigio”. D’altronde, posando lo sguardo sul
secolo scorso, si è travolti dall’ininterrotta
frenesia creativa mirata alla conquista di nuovi spazi attraversati da
sperimentazioni, talvolta eccentriche e provocatorie. È un clima che invade
sempre di più la popolosa, attraente ed emblematica città dell’arte, nella
quale da vari decenni Mario Tamberi vive la propria esperienza artistica e
umana, sviluppata in varie tappe, tutt’altro che banali.
Così non è da considerare la mostra Il mare in un cassetto partecipe del
progetto Schegge di mare, che egli
associa ad “un diario scolpito con inserti molto significativi, costruiti e
non, incastonati in cassetti o in contenitori di legno di diversa tipologia”.
Dentro questi cassetti molto semplici vi è raccolto lo stato d’animo
dell’autore, che riflette e cerca risposte, non senza commuoversi, sul valore
della memoria, questa volta strettamente legata all’intenso rapporto
intrattenuto con il mare, soggetto privilegiato da molti pittori ed
interpretato come scenario esistenziale, su cui si riflette la vita dell’uomo
scandita da situazioni contrastanti.
Il mare, ad esempio, esce dalla mera
dimensione pittoresca per diventare itinerario di speranza per gli innumerevoli
protagonisti di sconvolgenti esodi di uomini, donne e bambini che su
traballanti barconi cercano di raggiungere un altrove capace di offrire
accoglienza e assistenza. Il mare, purtroppo,
diventa luogo di dolore e di morte.
Tamberi, come detto, ha raccolto nei
suoi assemblages vari simboli della vita del mare in cassetti, un tempo adibiti
a contenere ordinatamente i caratteri tipografici. A loro modo hanno custodito
un’infinità di pensieri generati con le lettere dell’alfabeto di volta in volta
utilizzate e poi diligentemente riposte nei singoli scomparti. Come singolari
angoli della memoria, l’artista li ha deputati a custodire una varietà di
oggetti che pur nella loro diversità concorrono idealmente a costruire un ponte
metaforico con un passato più o meno lontano, ripercorrendone le vicende personali che lo hanno
caratterizzato.
Ma nel perimetro della memoria di
Tamberi vi è dell’altro non impolverato dal tempo. È, allora,un piacere
ascoltare dalla sua voce l’affettuoso racconto che ha come primi attori, ad
esempio, una scatola in legno ovale, cucita a mano, dei primi del 900 che
conteneva lettere dal fronte, immagini sgualcite e una croce intagliata con il
coltello dove vi ha inserito sintetici pesci in legno di ciliegio, muti
guardiani di un percorso "sacro". Poi, i già citati cassetti
tipografici della stessa epoca, cassetti da comodino, da settimino, da comò
della nonna, le valige di legno, la
scacchiera di mare e……….
Il mare in un cassetto rivela, comunque, l’esistenza di un dialogo silenzioso, ma non
superficiale, fra l’artista ed i suoi oggetti, tra di loro non estranei, talora
incontrati casualmente, in qualche modo partecipi del suo vissuto ed ispiratori
di piccole storie che egli non desidera dimenticare. Le sculture da parete,
come ama definirle Tamberi, concretizzano una compiuta sintesi fra realtà,
immaginazione e pensiero e dalla loro visione si percepisce il considerevole
tenore evocativo che esse emanano.
ARTICOLI CORRELATI
clicca sul link per leggere:
clicca sul link per leggere:
http://salacargia.blogspot.it/2015/03/galata-museo-del-mare-genova-mario.html
ANGELO TONELLI INTERVISTA MARIO TAMBERI
ANGELO TONELLI INTERVISTA MARIO TAMBERI
CLICCA SULL'IMMAGINE PER LEGGERE |
EDC
Nessun commento:
Posta un commento