Sezione - Eventi Artistici e Culturali
FRANCESCO DEL COSSA Santa Lucia 1472 -1473 National Gallery of Art,Washington |
Lucia nasce a Siracusa alla fine del
III secolo in una famiglia nobile e molto ricca. Da piccola rimane orfana di
padre e con la madre sono costrette a professare di nascosto la religione
cristiana per sfuggire alle persecuzioni. Ancora ragazzina, Lucia era promessa
sposa a un giovane pagano ma lei non aveva alcun interesse per il matrimonio:
in lei era forte l’amore per Dio.
Sua mamma inizia a stare male e
soffre di gravi emorragie. Lucia la convince a recarsi in pellegrinaggio a
Catania presso la tomba di Sant’Agata, in occasione dell’anniversario del suo
martirio per chiedere la grazia della guarigione. Dopo la messa, Lucia, mentre
prega sul sepolcro, si addormenta e in sogno le appare Sant’Agata che le
promette la guarigione della madre e le anticipa che diventerà santa.
Subito la madre ritornò a stare
bene. Supportata da questo miracolo e dalle parole della Santa, Lucia
tornata a Siracusa comunica alla madre che non vuole sposarsi e che la sua
intenzione era quella di aiutare i poveri della città, donando loro tutto
quello che possedeva. La notizia arriva alle orecchie del pretendente di Lucia
che preso dall’ira, avendo scoperto la sua fede cristiana, la denuncia
all’arconte di Siracusa (Pascasio) che subito la fa arrestare. In quel tempo,
infatti, erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati
dall’Imperatore Diocleziano.
Durante il processo, Pascasio cerca
di convincere Lucia a rinnegare la sua fede e a compiere sacrifici in
onore degli dei romani, lei però non cede. Alterato dalle sue risposte, ordina
che sia portata in un “luogo infame, dove sarai costretta al disonore”
(postribolo), ma quando i soldati tentano di spostarla, Lucia miracolosamente
diventa irremovibile.
Pascasio pensa che Lucia sia una
strega per questo ordina che sia cosparsa di urina e di riprovare a
muoverla usando dei buoi. Ma gli animali non riescono a
spostarla. L’arconte, infuriato, ordina che venga bruciata. Cosparsa di
pece e olio, il corpo di Lucia viene avvolto dalle fiamme, ma non brucia.
Alla fine Lucia fu decapitata con un
colpo di spada. Si narra anche che le furono strappati gli occhi, per questo
lei divenne protettrice della vista, anche se non ci sono fonti ufficiali su
questo gesto terribile. L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è
da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre
invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia, da Lux, che vuol
dire “luce”.
Il 13 dicembre del 304, Lucia muore
da martire e il suo nome e quello di Siracusa diventano famosi in tutto il
mondo.Attestato dalla testimonianza scritta
di un testimone oculare, come il miracolo della fine della carestia dell’anno
1646, domenica 13 maggio, una colomba fu vista volteggiare dentro la
Cattedrale durante la Messa. Quando la colomba si posò sul soglio episcopale,
una voce annunciò l’arrivo al porto di un bastimento carico di cereali. La
popolazione tutta vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante
preghiere che a lei erano state rivolte.
Dopo il miracolo, i palermitani
decisero di bollire il grano e di condirlo con dell’olio di oliva. Fu così che
nacque la cuccìa, il cui nome deriva da “coccio” cioè
chicco..
La festività dovrebbe avere una
finalità spirituale: in ricordo del miracolo la Chiesapropone il digiuno e
l’astensione dal consumare, per questa giornata, pane e pasta.
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