Un importante e significativo messaggio sostenuto dal blog
...... un piccolo grande passo verso il cambiamento.
....se ancora l'Arte e la Cultura possono muovere il mondo.....è nostro dovere fare il nostro possibile.
Ezia Di Capua
Ezia Di Capua " Preludio" |
So di essere assai fuori del coro, e tuttavia non ho nessunissimo interesse per questo tema particolare. Quello su cui vorrei poter INTERVENIRE (possibilmente non solo parlando perché tutti parliamo continuamente e anche troppo senza mai poter cambiare niente) è il tema della VIOLENZA in se stesso. “Applicazioni varie” a parte. Che la violenza sia sulle donne, sui negri,sugli ebrei, sui disabili, sui pazzi, sui nemici per idee e ideologie, sugli zingari, sui carcerati, sulle matricole universitarie e via enumerando, secondo me non importa proprio niente. Ognuno farebbe bene a riflettere davvero, profondamente, a lungo, soffrendo dentro di sé questo duro lavoro di RICERCA INTERIORE”, per imparare umilmente a VEDERE e CAPIRE, in quale punto “LA’ DENTRO DI NOI” sta la “RADICE” della VIOLENZA.
I giudizi moralistici, i vari dettami pieni di DEVO, DOVETE e DOBBIAMO lasceranno sempre il tempo che trovano. Belle parole per apparire su qualche blog o in qualche tavola rotonda.
Io ho incominciato a capire che cosa fosse la violenza non sulle piazze, sui blog o in tavole rotonde più o meno femministe, ma dentro a un monastero di contemplative dove dovevo stare in silenzio quasi tutto il giorno e guadagnarmi l’alloggio raschiando i pentoloni delle cucine e lavando i pavimenti delle stesse.
Avevo scelto questa via per liberarmi dalla violenza. E’ stata per quasi un anno una via durissima, che più dura non si può. E poi ci ho aggiunto anche tredici anni di analisi con una psicanalista, per andare il più possibile FINO IN FONDO alla mia ricerca. Per pagarmi le sedute andavo a fare i servizi in casa di una ricca signora che mi faceva lucidare montagne di argenteria.
Suggerirei questo stesso percorso a chiunque voglia DAVVERO capire fino in fondo quale sia la radice profonda in noi della violenza. Distinzioni genitali a parte.
Franca Baronio Gambino
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