La riflessione che sorge oggi, nel vedere tanto splendore di forme e di colori, esposte in Galleria, vuole volgere uno sguardo al passato, quando questo luogo, queste vie, queste case, collocate in un progetto politico, assai discutibile, avrebbero dovute essere abbattute, rase al suolo insieme a tutto l’amore con cui, gli abitanti della metà del secolo diciassettesimo, le avevano costruite, rubando gli scogli al mare, per modellarli in mura robuste, inespugnabili, quasi fortezze per scoraggiare gli attacchi temibili dei turchi, dal mare.
Era il 1975 e fu il coraggio, la determinazione e l’opposizione che Carla Gallerini, soprannominata a proposito la “Passionaria”, esercitò insieme agli abitanti di Via Trogu e Via Azzarini, contro la giunta comunale di allora, a bloccare quel progetto dissennato e a dar vita invece a ciò che ora vediamo e godiamo in tutto il suo splendore: Il Centro Storico, patrimonio artistico, storico culturale, monumentale patrimonio di ognuno di noi
Ma, un centro storico qualunque non bastava a Carla, doveva essere un Centro Storico particolare, speciale, come tutto il suo paese, San Terenzo.
Di questo luogo, il Centro Storico si sarebbe dovuto parlare nel mondo, questi vicoli, strade protette, percorse, da Percy e Mary Shelley, Byron, da Garibaldi, da Paolo Azzarini e da Angelo Trogu giovane valoroso trucidato nell’ultima guerra, dal poeta Paolo Bertololani che ha abitato per qualche tempo, proprio nell’appartamento di Carla Gallerini sopra Sala CarGià e, da mille artisti poeti, scrittori, pittori di ogni tempo e nazione, dovevano poter gridare la forza della loro memoria, e queste case, dovevano essere riconosciute, amate e ammirate in ogni dove .
Fu così, che il sogno mutato in idea, concretizzandosi in progetto è divenuto oggi realtà. Questa realtà, è un’identità riconosciuta, ormai davvero, in tutto il mondo.
Questa identità è Sala CarGià, trionfo del Centro Storico. Bellezza nella bellezza.
Commistione di storia e di avanguardia ne fanno la struttura, e il nostro spirito artistico che aleggia decora ancor più il luogo divenuto ambizioso di beltà.
Il programma artistico/culturale di Sala CarGià che oggi presento è testimonianza del mio impegno, vissuto durante l’arco di tutto l’inverno, e del desiderio di correre insieme a Voi Artisti, questo nostro momento, dedicando ogni sforzo alla ricerca della bellezza, dell’armonia dei rapporti umani, in cui ancora voglio vedere e cogliere, una forma d’arte purissima e delicatissima.
Il programma è folto di mostre ed eventi interessanti leggibili nel Blog di Sala CarGià nella pagina Eventi 2012
Rendo noto che l’evento previsto per il mese di Luglio, battezzato “Sala CarGià: Atelier a cielo Aperto” è ora posto in analisi dall’attuale giunta comunale.
Grazie a tutti coloro che con me, vorranno cavalcare questi obiettivi, oppure , meglio, scavalcarli per trovare ancora “oltre “ il vero senso dell’arte che ognuno di noi cerca, coltiva e ama.
Ezia Di Capua
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