Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
CORO LIRICO LA SPEZIA Lucia di Lammermoor - Teatro Palmaria - Sp 16 dicembre 2017 |
Antonella Mezzani si diploma nel 1990 al Liceo Artistico
"Artemisia Gentileschi" di Carrara (MS).
Frequenta i quattro anni di Lettere e Filosofia con indirizzo di Storia dell'arte all'Università degli studi di Pisa, superando tutti gli esami del percorso storico-artistico.Da questo momento lascia l'università e inizia la sua esperienza di design al servizio della grafica per cartotecnica industriale che la forma e la rifinisce come grafica.Ma la carriera artistica nel senso più stretto del termine le farà abbandonare il campo della pittura per approcciare alla modellazione tridimensionale di miniature floreali, che la porterà a fare esposizioni in manifestazioni Liguri e Toscane dedicate al fatto a mano, attività artistica alla quale si dedicherà per ben 15 anni con grandissimi riscontri di apprezzamento per la sua produzione artigianale. Nel 2000 fonderà insieme ad altri amici un'associazione culturale Arci "Arteidea" per promuovere sul suo territorio sia l'arte spontanea, che non ha bisogno di diplomi che gli antichi mestieri perduti, incentivandoli con l'organizzazione di esposizioni nella città di Sarzana.Nel 2015, iscritta al circolo FIAF "La Torre Arcola", la fotografia digitale la riporta alla bidimensione permettendole di trasporre in essa tutto ciò che di pittorico si è fermato nei suoi occhi e nel suo animo.Scrivere con la luce è il suo nuovo traguardo da raggiungere, che le permette di portare all'attenzione temi che riguardano l'animo umano e le permettono di studiarne i lati più cupi. Nel suo progetto N.A.T.O. Libero che fotografa l’abbandono di una base Nato e dei radar di 20 m. di diametro mette in luce quanto l'uomo riesca a sentirsi superiore persino alla Natura, che spesso viene umiliata e soggiogata.Con i suoi “Racconti fotografici” partecipa a concorsi Nazionali (Portfolio Italia) e locali , a contest Nazionali promossi dalla FIAF (temi come Il Silenzio o Il Capolinea), raggiungendo livelli di lettura della grammatica fotografica che indicano grande sensibilità e creatività.
Con uno dei suoi racconti fotografici vince il 2° posto del Portfolio "La Brilla immagini 2016" di Piano del Quercione (LU) Italia intitolato "Luce nell'ombra- la tenuta Fabbricotti", che fa parte di suo progetto dedicato al potere dei confini. Nell’Ottobre 2016 porterà in mostra a Firenze nella Limonaia di Villa Strozzi (disegnata dall’Arch. Michelucci) una mostra intitolata “Polvere e Luce” che, all’interno di un contesto ambientalista (manifestazione organizzata dal movimento ambientalista spontaneo “Salviamo le Apuane”), ha portato il ”Disastro Apuano”, all’attenzione della sensibile Città Toscana, denunciando, con penetranti stampe in bianco e nero, la distruzione delle montagne ricche di prezioso Marmo Bianco.I profili interrotti dalle Cave che, nell’inganno di estrarre solo per creare Opere d’Arte, distruggono in tempi e modi moderni e rapidissimi, intere parti delle Alpi Apuane. Attraverso la poesia di Cesare pavese “Hai un sangue, un respiro” ed uno scatto con il sangue dipinto sulle colature scure della cava bianco marmo, Antonella cerca di umanizzare il territorio e restituire dignità alla terra ferita.La stessa mostra poi nel novembre 2016 si sposterà a Lucca nella Villa Bottini, dove verrà anche proiettata attraverso un audiovisivo creato per l’occasione: https://www.youtube.com/watch?v=DcmHsq000RE Nel settembre 2016 ha partecipato alla mostra collettiva del circolo fotografico “La Torre Arcola” (del quale fa parte anche come Consiglio Direttivo) “La Via Francigena in Lunigiana: un'antica via di pellegrinaggio” con alcuni suoi scatti.Facendo parte del “Coro Lirico La Spezia” ama ritrarre i solisti e i colleghi coristi per non perdere neppure un attimo di quegli intensi momenti fuori dal tempo e dallo spazio che si creano sul palco durante la messa in scena di un’Opera Lirica.Il suo ultimo progetto fotografico è dedicato alla leggenda lucchese di Lucida Mansi, che racconta attraverso la regia del potere evocativo della sovrapposizione fotografica (più scatti fusi insieme, che risultano così costruiti come su un set di teatro), la vita di una poco conosciuta “Dorian Gray” al femminile, che regalò l’anima al Male, per trenta anni di bellezza.Sito Facebook: https:m.facebook.com/antonellacreafoto/
Frequenta i quattro anni di Lettere e Filosofia con indirizzo di Storia dell'arte all'Università degli studi di Pisa, superando tutti gli esami del percorso storico-artistico.Da questo momento lascia l'università e inizia la sua esperienza di design al servizio della grafica per cartotecnica industriale che la forma e la rifinisce come grafica.Ma la carriera artistica nel senso più stretto del termine le farà abbandonare il campo della pittura per approcciare alla modellazione tridimensionale di miniature floreali, che la porterà a fare esposizioni in manifestazioni Liguri e Toscane dedicate al fatto a mano, attività artistica alla quale si dedicherà per ben 15 anni con grandissimi riscontri di apprezzamento per la sua produzione artigianale. Nel 2000 fonderà insieme ad altri amici un'associazione culturale Arci "Arteidea" per promuovere sul suo territorio sia l'arte spontanea, che non ha bisogno di diplomi che gli antichi mestieri perduti, incentivandoli con l'organizzazione di esposizioni nella città di Sarzana.Nel 2015, iscritta al circolo FIAF "La Torre Arcola", la fotografia digitale la riporta alla bidimensione permettendole di trasporre in essa tutto ciò che di pittorico si è fermato nei suoi occhi e nel suo animo.Scrivere con la luce è il suo nuovo traguardo da raggiungere, che le permette di portare all'attenzione temi che riguardano l'animo umano e le permettono di studiarne i lati più cupi. Nel suo progetto N.A.T.O. Libero che fotografa l’abbandono di una base Nato e dei radar di 20 m. di diametro mette in luce quanto l'uomo riesca a sentirsi superiore persino alla Natura, che spesso viene umiliata e soggiogata.Con i suoi “Racconti fotografici” partecipa a concorsi Nazionali (Portfolio Italia) e locali , a contest Nazionali promossi dalla FIAF (temi come Il Silenzio o Il Capolinea), raggiungendo livelli di lettura della grammatica fotografica che indicano grande sensibilità e creatività.
Con uno dei suoi racconti fotografici vince il 2° posto del Portfolio "La Brilla immagini 2016" di Piano del Quercione (LU) Italia intitolato "Luce nell'ombra- la tenuta Fabbricotti", che fa parte di suo progetto dedicato al potere dei confini. Nell’Ottobre 2016 porterà in mostra a Firenze nella Limonaia di Villa Strozzi (disegnata dall’Arch. Michelucci) una mostra intitolata “Polvere e Luce” che, all’interno di un contesto ambientalista (manifestazione organizzata dal movimento ambientalista spontaneo “Salviamo le Apuane”), ha portato il ”Disastro Apuano”, all’attenzione della sensibile Città Toscana, denunciando, con penetranti stampe in bianco e nero, la distruzione delle montagne ricche di prezioso Marmo Bianco.I profili interrotti dalle Cave che, nell’inganno di estrarre solo per creare Opere d’Arte, distruggono in tempi e modi moderni e rapidissimi, intere parti delle Alpi Apuane. Attraverso la poesia di Cesare pavese “Hai un sangue, un respiro” ed uno scatto con il sangue dipinto sulle colature scure della cava bianco marmo, Antonella cerca di umanizzare il territorio e restituire dignità alla terra ferita.La stessa mostra poi nel novembre 2016 si sposterà a Lucca nella Villa Bottini, dove verrà anche proiettata attraverso un audiovisivo creato per l’occasione: https://www.youtube.com/watch?v=DcmHsq000RE Nel settembre 2016 ha partecipato alla mostra collettiva del circolo fotografico “La Torre Arcola” (del quale fa parte anche come Consiglio Direttivo) “La Via Francigena in Lunigiana: un'antica via di pellegrinaggio” con alcuni suoi scatti.Facendo parte del “Coro Lirico La Spezia” ama ritrarre i solisti e i colleghi coristi per non perdere neppure un attimo di quegli intensi momenti fuori dal tempo e dallo spazio che si creano sul palco durante la messa in scena di un’Opera Lirica.Il suo ultimo progetto fotografico è dedicato alla leggenda lucchese di Lucida Mansi, che racconta attraverso la regia del potere evocativo della sovrapposizione fotografica (più scatti fusi insieme, che risultano così costruiti come su un set di teatro), la vita di una poco conosciuta “Dorian Gray” al femminile, che regalò l’anima al Male, per trenta anni di bellezza.Sito Facebook: https:m.facebook.com/antonellacreafoto/
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fonte insieme al relativo link © Sala Culturale
CarGià http://salacargia.blogspot.it
– Ringrazio sentitamente Ezia Di Capua
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