Un’intervista a… EZIA DI CAPUA (7 dicembre 2011)
Sabato 10 Dicembre nella Sala Consiliare del Comune di Lerici, verrà presentato il suo libro “La Misura dell’Amore”, che Ezia Di Capua dedica alla mamma Carla Gallerini ad un anno e mezzo dalla sua scomparsa.
Descrivere la persona e la personalità di Ezia Di Capua non è semplice perché come uno scrigno racchiude in sè tante anime ma tutte espressione di un’unica donna, un po’ come un diamante ha mille sfaccettature, solo per citarne alcune, Ezia Di Capua è pittrice, gallerista, insegnante, mamma, moglie e come se non bastasse ora anche scrittrice.
Come fai a dedicarti a tutte queste attività, dove trovi tanta energia?
In me c’è un’energia naturale creativa che si rinnova ogni giorno senza che io lo chieda. E’ un dono prezioso, che si è rivelato già nella mia infanzia, un dono che ho riconosciuto, coltivato e utilizzato per impreziosire le mie doti naturali. Dormo pochissimo e spesso di notte nascono i miei progetti migliori. Amo il disegno per me linguaggio interiore, amo modellare la materia, inventare, utilizzare materiali di riciclo e dare loro nuova funzione, amo misurarmi con il canto lirico che apre il mio cuore ed eleva lo spirito, amo formare i giovani e trasferire a loro le mie conoscenze, insieme alla gioia di vivere, di creare e di fare.
Lo scrivere mi emoziona, mi esalta, mi commuove e mi appaga, mi dona un senso di pace simile all’incanto.
“La Misura dell’Amore” è un vero e proprio atto d’amore verso tua madre, infatti il libro racconta la sua vita. Che mamma e che donna è stata Carla Gallerini?
Carla Gallerini è stata una donna speciale, fiera, ribelle, forte, coraggiosa ed essenzialmente sola. Così avrebbe voluto essere ricordata. Amava esporsi, lottare contro corrente, mettersi in gioco e non la turbavano le sconfitte. Impegnata politicamente ma, libera, indipendente sempre. Ha impegnato tutta se stessa per valorizzare San Terenzo e il suo territorio. Più volte non ha trovato sostegno proprio tra la sua gente ma lei è sempre andata avanti con i suoi ideali e con i suoi obiettivi.
Avrebbe voluto che le somigliassi di più ma io non sono una donna che batte i pugni sul tavolo. Ho ricevuto un’educazione rigida, priva di coccole e vezzi. Figlia unica educata all’indipendenza sono cresciuta con un forte senso del dovere e della famiglia, colma di tutti quei forti valori che rendono una persona integra, pronta ad elaborare contemporaneamente più progetti ma sempre in equilibrio con le sue competenze.
Capace di scelte difficili, di cambiamenti radicali ho lasciato la professione di ostetrica per dedicarmi all’insegnamento.
Tua mamma ti ha trasmesso l’amore e l’attaccamento verso la vostra terra, tu hai simbolicamente raccolto il testimone e con la medesima passione ti adoperi per promuoverne arte, cultura e tradizioni. Quanto contano per te le tue radici?E’ importante per me che il progetto per cui tanto io e mamma abbiamo lavorato insieme, Sala CarGià, continui vivere, perché era il suo desiderio primario.
Continuerò la sua opera, promuoverò stagioni e stagioni in arte e cultura, valorizzerò in Suo nome il territorio ma, dedicherò il mio lavoro solo a lei, le mie radici affondano in lei. Il territorio non si dovrà dimenticare di Carla Gallerini.
Il più bel ricordo che hai di tua madre?
Spesso cantava, amava la vita, le cose belle la musica, la poesia e l’arte.
Aveva un sorriso immenso, travolgente e una sottile ironia con la quale prendeva in giro il mondo e anche se stessa.
La ricordo spesso così, mentre danza guardando il suo mare.
Rimpiangi qualcosa che avresti voluto condividere con tua mamma ma che per la sua prematura scomparsa non hai potuto?
Avrei forse potuto darle ragione più spesso. Ma si sa, due caratteri forti, amano spesso confrontarsi, a prescindere dall’importanza del tema.
Quale messaggio ti piacerebbe che il libro trasmettesse a chi lo legge?
Non temo di rendermi impopolare, ho scritto il libro senza pormi il problema.
In pochi mesi ho tracciato il profilo biografico di mia madre, narrando le varie fasi della sua vita cercando di essere più oggettiva possibile, perciò il libro contiene, episodi idilliaci ma anche episodi scomodi per mamma e anche episodi scomodi per il paese.
E’ un libro verità, alla verità non si può sfuggire, … "La verità Vi renderà liberi" ( Giovanni).
La versione originale dell'intervista è visionabile tramite questo link
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