Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
giovedì 27 ottobre 2016
MACBETH – TEATRO CIVICO LA SPEZIA – 22 APRILE 2017 ore 21,00
Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
giovedì 20 ottobre 2016
LA NAZIONE: MARE DI APPLAUSI AL PALMARIA PER "CAVALLERIA RUSTICANA" - Articolo di Marco Magi
sabato 15 ottobre 2016
ASSOCIAZIONE CORO LIRICO LA SPEZIA – TUTTI I COMUNICATI STAMPA a cura di EZIA DI CAPUA
Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
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Associazione Coro Lirico La Spezia foto di Marco Mosti |
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Ezia Di Capua -
Curatore
giovedì 6 ottobre 2016
ALLAN RIZZETTI, baritono – Intervista a cura di Ezia Di Capua
Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
Hai cantato in numerose opere e concerti nelle principali città italiane ed estere quali Madrid, Marsiglia, Berlino, Koblenz, Rio de Janeiro, Milano, Roma, Napoli e altre, al fianco di grandi Artisti quali Giuseppe Di Stefano, Fiorenza Cossotto, Francesco Ellero D'Artegna, Carlo Zardo e altri cosa puoi dire di queste esperienze straordinarie ?
Innanzitutto devo dire che cantare in questi posti stupendi, a volte davvero tanto lontani, è sempre affascinante. Purtroppo, a causa delle prove serrate e dei tempi ristretti delle produzioni, non si riesce molto a fare la vita del turista e visitare quanto di bello può offrirmi quella città, però mi posso considerare onorato di cantare in teatri davvero stupendi a fianco di grandi nomi. Da ognuno di questi grandi Artisti cui ho avuto l’onore di potermi affiancare, ho cercato di imparare qualcosa : dal grande Giuseppe Di Stefano l’incisività della parola, dalla signora Cossotto la ieraticità del gesto scenico, e da tutti, una grande umiltà e dedizione.
Nel comunicato stampa dedicato a Cavalleria Rusticana ho scritto di te: “da segnalare l’intensità, la sicurezza vocale e la presenza scenica del baritono Allan Rizzetti che ha dato vita ad un Alfio disinvolto tanto nei momenti distesi, come quello della godibile sortita “Il cavallo scalpita”, quanto in quelli di forte tensione emotiva”. Cosa puoi dirci riguardo “Cavalleria rusticana” rappresentata al Teatro Palmaria della Spezia?
Spesso ti sei esibito nell'ambito della musica sacra, da ricordare: Missa Longa in C dur di Mozart, Messa di Gloria in Fa maggiore di Pietro Mascagni e più di 50 esecuzioni del Te Deum di Charpentier con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Che posto ha nel tuo cuore la musica sacra ?
Quali sono le basi della tua tecnica di canto?
Io ti conosco non riusciresti mai a stare lontano da un palcoscenico, quali sono le principali soddisfazioni che hai avuto?
Ed ora dove dobbiamo venire ad ascoltarti?
A novembre
ho delle recite di Barbiere di Siviglia in Piemonte, un concerto lirico al
Museo Glauco Lombardi di Parma e un Gala per la Croce Rossa. A dicembre partirò
per Bangkok per un Gala per il compleanno del sovrano organizzato
dall’Ambasciata Italiana. A gennaio ho delle recite di Italiana in Algeri in
Toscana. Febbraio/marzo ho dei concerti di operetta e un Gala per l’Ambasciata
Francese in Mozambico e poi nuovamente Cavalleria Rusticana, Elisir d’amore,
Bohème e il mio debutto nell’operetta “Sì” di Pietro Mascagni.
Qual è il ruolo o l'autore che preferisci?
Ho in repertorio circa una trentina di ruoli, alcuni cantati davvero tantissime volte : Elisir d’amore, Cenerentola, Barbiere di Siviglia, Fedora, Pagliacci, Don Giovanni, Gianni Schicchi, Turandot… ma, non saprei scegliere perché siccome sono sia un passionale sia un piacione, sono davvero combattuto tra molti ruoli: Adoro Figaro del rossiniano Barbiere e David dell’Amico Fritz di Mascagni, opera stupenda. Ma un posto importante lo ricopre senza dubbio proprio Alfio. Per quanto riguarda il genere sacro, invece, senz’altro Perosi, autore dalla scrittura geniale e sensuale al pari di Puccini.
Ci racconti qualche aneddoto simpatico della sua carriera?
Cosa possiamo fare per diffondere la cultura musicale e la cultura dell'opera lirica?
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ALLAN RIZZETTI |
ALLAN
RIZZETTI: Dopo il diploma in pianoforte si è dedicato al canto lirico sotto la
guida del baritono Costantino Ego e del soprano Leyla Gencer
all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
Ha seguito varie masterclass di perfezionamento tra cui quelle tenute dal
tenore Franco Corelli, dal mezzosoprano Teresa Berganza e dal soprano Virginia
Zeani e di perfezionamento musicale con Robert Kettelson.
Ha frequentato la Civica Scuola di Arte drammatica “Paolo Grassi” a
Milano. Si perfeziona con il baritono Giorgio Lormi e con il tenore Vincenzo
Antonio Manno a Milano.
Dopo l'esordio nel ruolo del messaggero nell’Aida, ha debuttato nell’opera Carmen di G. Bizet (ruolo di Moralès) e ha quindi intrapreso una carriera che lo ha portato velocemente a cantare ruoli di primo baritono in teatri italiani e stranieri Dotato di estesa vocalità e versatilità interpretativa è perfettamente a proprio agio sia in ruoli romantici sia veristi.
Nel suo repertorio figurano sia opere italiane che francesi, barocche, veriste e contemporanee. Affianca all’opera lirica anche una intensa attività concertistica .
Dopo l'esordio nel ruolo del messaggero nell’Aida, ha debuttato nell’opera Carmen di G. Bizet (ruolo di Moralès) e ha quindi intrapreso una carriera che lo ha portato velocemente a cantare ruoli di primo baritono in teatri italiani e stranieri Dotato di estesa vocalità e versatilità interpretativa è perfettamente a proprio agio sia in ruoli romantici sia veristi.
Nel suo repertorio figurano sia opere italiane che francesi, barocche, veriste e contemporanee. Affianca all’opera lirica anche una intensa attività concertistica .
Allan
Rizzetti, interprete di Alfio in “Cavalleria Rusticana” andata in scena sabato 01 Ottobre, al Teatro Palmaria della Spezia,
mi ha concesso in esclusiva per Sala Culturale CarGià l’intervista di seguito
pubblicata che verrà estesa solo parzialmente ai quotidiani on line.
Lo ringrazio
moltissimo per la sua amicizia, e
contraccambiando stima e simpatia
lo saluto caramente anche a nome di tutti i lettori.
Ezia Di Capua
Allan com'è nata la tua passione per la lirica?
Ero un bambino
di sei o sette anni e passavo ogni sabato pomeriggio a casa dei miei nonni. Un
giorno trovai dei vecchi dischi a 78 giri.
Fui molto incuriosito nel vedere questi vecchi dischi, molto consumati e
pesantissimi e volli ascoltare qualcosa : Il primo disco che misi sul piatto
del vecchio giradischi, fu proprio (destino volle) la Cavalleria Rusticana,
nell’edizione del cinquantesimo dell’opera, sotto la direzione di Mascagni.
Rimasi talmente colpito da questa musica, che per diversi giorni restai a
giocare nella mia cameretta, imitando i gesti del direttore d’orchestra. Ovviamente,
poi, passai anche a imitare i cantanti ma, non capendo a volte tutte le parole,
me le inventavo, suscitando l’ilarità dei miei genitori. Successivamente, a
nove anni, i miei genitori mi indirizzarono allo studio del pianoforte e,
successivamente, allo studio del canto, prima privatamente poi all’Accademia della
Scala sotto la guida di una grande insegnante quale il soprano Leyla Gencer
che, oltre al canto, mi ha insegnato la disciplina e la dedizione verso questa
Arte. Diciamo, quindi che dall’età di sei anni, sono sempre stato “immerso” in
questo stupendo mondo pieno di Musica.Hai cantato in numerose opere e concerti nelle principali città italiane ed estere quali Madrid, Marsiglia, Berlino, Koblenz, Rio de Janeiro, Milano, Roma, Napoli e altre, al fianco di grandi Artisti quali Giuseppe Di Stefano, Fiorenza Cossotto, Francesco Ellero D'Artegna, Carlo Zardo e altri cosa puoi dire di queste esperienze straordinarie ?
Innanzitutto devo dire che cantare in questi posti stupendi, a volte davvero tanto lontani, è sempre affascinante. Purtroppo, a causa delle prove serrate e dei tempi ristretti delle produzioni, non si riesce molto a fare la vita del turista e visitare quanto di bello può offrirmi quella città, però mi posso considerare onorato di cantare in teatri davvero stupendi a fianco di grandi nomi. Da ognuno di questi grandi Artisti cui ho avuto l’onore di potermi affiancare, ho cercato di imparare qualcosa : dal grande Giuseppe Di Stefano l’incisività della parola, dalla signora Cossotto la ieraticità del gesto scenico, e da tutti, una grande umiltà e dedizione.
Nel comunicato stampa dedicato a Cavalleria Rusticana ho scritto di te: “da segnalare l’intensità, la sicurezza vocale e la presenza scenica del baritono Allan Rizzetti che ha dato vita ad un Alfio disinvolto tanto nei momenti distesi, come quello della godibile sortita “Il cavallo scalpita”, quanto in quelli di forte tensione emotiva”. Cosa puoi dirci riguardo “Cavalleria rusticana” rappresentata al Teatro Palmaria della Spezia?
Sono stato molto felice di avere vinto questa audizione indetta dall’Associazione
Coro Lirico La Spezia, portando in audizione il ruolo di Alfio, ruolo che mi ha
dato e continua a darmi grandi soddisfazioni. Questo mi ha permesso di conoscere
personalmente il Maestro Alberto
Paloscia che ha curato la regia e il Maestro Sergio Licursi, che di questa
stupenda opera ha curato drammaturgia e luci e di potere affinare scenicamente
questo impervio ruolo. Non
da ultimo, ho avuto il piacere di conoscere alcuni valenti Artisti locali e di
lavorare con il Coro dell’Associazione, mirabilmente preparato. La sera della
recita, il teatro era tutto esaurito e le tante persone presenti hanno
applaudito con attenzione e con grande accoglienza sia gli interpreti sia il
coro. Un’esperienza che mi piacerebbe senz’altro poter ripetere.
Spesso ti sei esibito nell'ambito della musica sacra, da ricordare: Missa Longa in C dur di Mozart, Messa di Gloria in Fa maggiore di Pietro Mascagni e più di 50 esecuzioni del Te Deum di Charpentier con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Che posto ha nel tuo cuore la musica sacra ?
Un grande posto dato che, da piccolo, ho iniziato proprio con la musica sacra,
specialmente con gli Oratori di Perosi ma anche con la polifonia (Palestrina,
Di Lasso, Allegri, etc.) a cantare nei primi concerti da solista e durante le
funzioni. Incominciarono poi le prime “Ave Maria” ai matrimoni che mi hanno
dato la possibilità di pagarmi le prime lezioni private.
Quali sono le doti che deve avere un cantante?
Quando
mi si pone questa domanda, mi piace rispondere con una frase che diceva spesso
la mia insegnante : “Ricordati che per fare carriera, ci vuole ANCHE la voce”.
Intendeva dire che le componenti principali per chi si avvicina a questo
mestiere, sono molteplici : studio continuo, sacrificio, musicalità, … infine sei hai anche la voce, bene.. se è
pure bella, meglio. La storia della lirica è piena di bellissime voci che sono durate poco e di
voci meno belle ma che, grazie alla tecnica e all’intelligenza dell’interprete,
sono durate tanto. Posso aggiungere, per quanto mi riguarda, umiltà e anche un po’ di ambizione,
da non confondere con l’arroganza o la presunzione. Quali sono le doti che deve avere un cantante?
Quali sono le basi della tua tecnica di canto?
Le basi della mia tecnica di canto che poi, credo, dovrebbero essere le basi di
ogni cantante che voglia seriamente affacciarsi a questa carriera, sono lo
studio continuo, seguito da un maestro, con il quale, successivamente studiare
lo spartito NOTA PER NOTA. Per entrare più nel tecnico, tanti esercizi di respirazione, di dosare il
fiato, di capire il giusto equilibrio
tra appoggio e sostegno. Per quanto mi riguarda, cerco di usare la mia voce,
non imitando il colore di altri baritoni e fare quotidianamente almeno un’ora
di vocalizzi.
Io ti conosco non riusciresti mai a stare lontano da un palcoscenico, quali sono le principali soddisfazioni che hai avuto?
Hai
ragione. Aggiungerò anche che per diverso tempo, per motivi diversi, sono stato
lontano dal palcoscenico ma mi sentivo incompleto. Grazie al cielo è un lavoro che mi ha dato e continua a darmi tante
soddisfazioni. Ultimamente, e proprio con Cavalleria Rusticana, ho avuto
grandissime soddisfazioni : Ho affiancato il grandissimo soprano Giovanna
Casolla e il tenore Piero Giuliacci al prestigioso Teatro Dal Verme di Milano
in una recita dell’opera in occasione delle Celebrazioni dei settant’anni della
morte del Compositore livornese. Di questa recita è stato pubblicato anche un
cd “live”. Alfio è un mio ruolo “portafortuna”, dato che proprio con questo
ruolo, una settimana fa, sono risultato vincitore del “Concorso Internazionale
a ruoli d’opera” assegnatomi dal soprano Katia Ricciarelli.
Ed ora dove dobbiamo venire ad ascoltarti?
Qual è il ruolo o l'autore che preferisci?
Ho in repertorio circa una trentina di ruoli, alcuni cantati davvero tantissime volte : Elisir d’amore, Cenerentola, Barbiere di Siviglia, Fedora, Pagliacci, Don Giovanni, Gianni Schicchi, Turandot… ma, non saprei scegliere perché siccome sono sia un passionale sia un piacione, sono davvero combattuto tra molti ruoli: Adoro Figaro del rossiniano Barbiere e David dell’Amico Fritz di Mascagni, opera stupenda. Ma un posto importante lo ricopre senza dubbio proprio Alfio. Per quanto riguarda il genere sacro, invece, senz’altro Perosi, autore dalla scrittura geniale e sensuale al pari di Puccini.
Ci racconti qualche aneddoto simpatico della sua carriera?
Ho
tantissimi aneddoti con i quali potrei scrivere un libro. Ora possono divertire
ma dovete immaginare il contesto : sopra un palcoscenico e tantissime persone che
ti stanno guardando. Il primo aneddoto è legato a Cavalleria Rusticana cantata qualche tempo fa a
Lavagna : Quando Alfio entra in scena al termine della scena del brindisi, si
avvicina ai compari e, scenicamente, fa finta di scambiare quattro parole. Ovviamente
anche i coristi con i quali interagisco, fanno finta di parlare, o almeno
dovrebbero fare finta. Un mio “compare” di quella sera, mi si avvicina e con
un’espressione davvero da funerale, mi dice sottovoce : “ e belàn, mi spiace”.
Meno male che ero girato di spalle e il pubblico non ha visto le mie risate.Il secondo aneddoto è legato a una recente recita di Barbiere di Siviglia :
durante la scena della barba, mi inchino per raccogliere il catino con la
schiuma da barba e il rasoio. Al primo piegamento, sento che il bottone dei
pantaloni si è staccato e che i pantaloni mi stanno per cadere. Ho passato
tutta la scena, fino alla fine del quadro, a tenere con una mano i pantaloni
facendo finta di niente. Ovviamente tutti i colleghi se ne erano accorti e ridevano
come matti.
Cosa possiamo fare per diffondere la cultura musicale e la cultura dell'opera lirica?
Tantissime
realtà sia grandi sia piccole stanno facendo tutto il possibile con spettacoli
davvero di qualità e alla portata di tutti per avvicinare all’opera molti
appassionati e neofiti che, magari anche a causa di grandi distanze o di costi
esorbitanti, non potrebbero permettersi di assistere a opere in grandi realtà. Purtroppo,
molte di queste realtà non vengono sostenute se non grazie alla volontà e agli
autofinanziamenti di pochi individui e, inesorabilmente, arrivano a chiudere i
battenti. Certo, oggi grazie a canali tipo youtube, abbiamo la fortuna di ascoltare tanta
musica, ma potere assistere a un’opera dal vivo, almeno una volta nella vita, è
davvero una grande emozione. Faccio
molti concerti/lezione insieme a una mia collega mezzosoprano e a un pianista
(con i quali ho fondato il Terzetto Printemps) e vedere questi bambini che ti
fanno domande, che restano in silenzio durante i brani che eseguiamo e che alla
fine vengono ad abbracciarti e a chiedere cosa succede poi nell’opera che
abbiamo cantato, è qualcosa di impagabile.
Davvero grazie
Allan per l’interessante intervista a te giunga il mio augurio di ogni successo
e felicità
Con amicizia
e stima Ezia
ALLAN
RIZZETTI, BARITONO - RECENSIONI
...."
Punto di forza della compagnia..... e il baritono Allan Rizzetti... vocalmente
e scenicamente non hanno nulla a che invidiare a nomi prestigiosi che
vociferano, specialmente in questo repertorio: basta uno sguardo, un colore di
voce e si calano nei difficilissimi personaggi di ... e di Dandini"
Mario Paris - (La Cenerentola - Teatro degli Arrischianti, Sarteano)
....
"da sottolineare la performance di Allan Rizzetti nella parte di Dandini
che ha sicuramente impressionato per il modo di dominare la scena"
Paolo Scattoni - Chiusiblog - (La Cenerentola - Teatro Comunale Costantini a
Radicofani)
...
"con menzione particolare al Belcore di Allan Rizzetti"...
Claudia Abbiati - RIvista Amadeus (Elisir d'amore - Teatro Filodrammatici,
Milano)
..."
reso a livello scenico da un Allan Rizzetti gustosissimo per mimica e voce
"....
Matteo
Paoletti - Mentelocale.it (Elisir d'amore - Teatro Filodrammatici, Milano)
..."altro
protagonista assoluto il baritono Allan Rizzetti che di Belcore fa una
creazione personalissima. La voce risponde con sonorità e buona lena. Il
fraseggiatore è attento a imitare, pure nell'accento, le intonazioni che
rendono caratteristico il "Silvio nazionale". In una parola,
irresistibile.
Andrea Merli - Rivista L'OPERA (Elisir d'amore - Teatro Filodrammatici, Milano)
…”voce di buon impasto (rotondo e pastoso) ha retto con nervi sicuri e vocalità penetrante l'arduo compito di confrontarsi pie' pari con artisti di consumata fama. Noto, ormai (a dispetto della giovane età), in repertorio rossiniano e limitrofo, ha affrontato con adeguato piglio anche il verismo di "Ad essi non perdono", ricevendo, con la Casolla, il tributo entusiasta del pubblico”
Antonio Colli – Il Corriere del Teatro
Andrea Merli - Rivista L'OPERA (Elisir d'amore - Teatro Filodrammatici, Milano)
…”voce di buon impasto (rotondo e pastoso) ha retto con nervi sicuri e vocalità penetrante l'arduo compito di confrontarsi pie' pari con artisti di consumata fama. Noto, ormai (a dispetto della giovane età), in repertorio rossiniano e limitrofo, ha affrontato con adeguato piglio anche il verismo di "Ad essi non perdono", ricevendo, con la Casolla, il tributo entusiasta del pubblico”
Antonio Colli – Il Corriere del Teatro
....“da segnalare l’intensità, la sicurezza vocale e la presenza scenica del baritono Allan Rizzetti che ha dato vita ad un Alfio disinvolto tanto nei momenti distesi, come quello della godibile sortita “Il cavallo scalpita”, quanto in quelli di forte tensione emotiva”
Ezia Di Capua - Sala Culturale CarGià (Cavalleria Rusticana - Teatro Palmaria, La Spezia)
SALA
CARGIA’ – PROMOZIONE ARTE E CULTURA - LE
INTERVISTE A CURA DI EZIA DI CAPUA
RENATO
BONAJUTO
MASSIMILIANO
FICHERA
ALFREDO
ZANAZZO
CRISTINA
MARTUFI
ALBERTO
PALOSCIA
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ALLAN RIZZETTI CAVALLERIA RUSTICANA Teatro Palmaria - La Spezia foto di Marco Mosti |
INTERVISTA PUBBLICATA ON LINE A CURA
DI EZIA DI CAPUA
CRONACA 4
CITTA’ DELLA SPEZIA
EDC
domenica 2 ottobre 2016
"CAVALLERIA RUSTICANA", ANCORA SUCCESSO E APPLAUSI PER IL CORO LIRICO LA SPEZIA - Comunicato stampa a cura di Ezia Di Capua
Sala Culturale CarGià - Promozione Arte e Cultura 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA
PUBBLICATO NEI QUOTIDIANI ON LINE - clicca sul link per leggere
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
CRONACA4
CITTA' DELLA SPEZIA
LA SPEZIA OGGI
http://www.laspeziaoggi.it/2016/10/05/successo-per-cavalleria-rusticana-del-coro-lirico-la-spezia/
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
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TEATRO PALMARIA LA SPEZIA CAVALLERIA RUSTICANA foto di Marco Mosti
COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA
Una serata impegnativa e intensa, al Teatro
Palmaria che ha avuto l'onore di essere presentata dal Regista Alberto Paloscia che ha donato al pubblico in sala spunti di
riflessione per seguire l’opera Cavalleria Rusticana e molto si è complimento
con l’Associazione Coro Lirico La Spezia organizzatore e produttore dell’evento
avente anche lo scopo di raccogliere fondi per le popolazioni che hanno subito
il terribile sisma del 24 agosto scorso
Di certo non sono mancati gli applausi caldi e scroscianti
del folto pubblico che non ha lasciato posti vuoti per il concerto dedicato
alle gradi arie d’opera interpretate dal soprano Cristina Martufi e dal tenore
Kentaro Kitaya, ambedue nel pieno della
loro carriera artistica, che hanno preceduto e introdotto con le loro voci dalla
particolare estensione e bellezza il melodramma in un atto del compositore
livornese Pietro Mascagni su libretto di Giovanni
Targioni -Tozzetti e Guido Menasci, proposto per la prima volta dallo
stesso Mascagni al Teatro alla Scala di Milano nel 1926.
All’apertura del sipario, la scenografia realizzata
da Franca Puliti ha catapultano immediatamente lo spettatore nella
piazza di un paese siciliano di fine Ottocento con lo spaccato dell’esterno di
una chiesa barocca, un’ ambientazione estremamente realistica, come del
resto la foggia e i colori dei costumi creati da Alice Gozzi, Ester Impinna e
Sabrina Maggiani costumiste dell’Associazione Coro Lirico La Spezia, e gli
oggetti dei personaggi che hanno animato la scena in modo vivace, dinamico e
armonico.
L’abile e raffinata Regia di Alberto Paloscia e la
drammaturgia e le luci di Sergio Licursi, hanno messo in evidenza il popolo
contadino e, come si esige nelle novelle di Verga, sono stati presentati l’amore per il lavoro
quotidiano, il fermento religioso del giorno di Pasqua, la maldicenza nei
confronti della disonorata Santuzza, l’accettazione incondizionata di
quella cavalleria che porta al consumarsi di un fatto di sangue che,
come ha voluto fortemente far emergere il regista, ha molte similitudini con
la tragedia Greca.
Sul podio il Direttore Kentaro Kitaya,
fondatore e presidente dell’Associazione Coro Lirico la Spezia, che ad oggi ha
prodotto dieci opere, ha diretto abilmente con sensibilità e competenza,
così come coinvolgente è stata l’esecuzione al pianoforte di Miki Kitaya che ha
sostenuto mirabilmente l’opera e il concerto d’arie d’opera al pianoforte.
Applausi anche per Maria Lyasheva all’organo
Il risultato è stato quello di un allestimento
convincente, in cui lo spettatore è stato catturato da un brillante Coro Lirico
che con il canto e un’interpretazione eccellente, ha condotto nella leggerezza
della vita di paese, nella solennità della preghiera e nell'intensità
drammatica dei duetti.
Molti gli applausi per i cinque interpreti
principali, sia nelle individuali caratterizzazioni dei personaggi sia nelle
relazioni con gli altri; ha spiccato
l’incisività vocale della soprano Cristina Martufi che con la sua
splendida voce intensa e vellutata dalla facile estensione verso gli acuti, ha
dato espressione alla passionale dignità di Santuzza; da segnalare la
forza espressiva di Gianni Tridente, tenore nei panni di Turiddu,
commovente in “Mamma, quel vino è generoso” nonché l’intensità, la
sicurezza vocale e la presenza scenica del baritono Allan Rizzetti che ha
dato vita ad un Alfio disinvolto
tanto nei momenti distesi, come quello della godibile sortita “Il cavallo
scalpita”, quanto in quelli di forte tensione emotiva, Marina Cattaneo, soprano ha interpretato una credibile
e intensa Mamma Lucia, Valentina Marconi, soprano una Lola brillante vivace e fascinosa, efficace in "Fior di giaggiolo".
Molto sensuale e interessante l’interpretazione
artistica di Giorgia Macchi, ballerina che danzando armonicamente ha svelato in
modo originale e molto apprezzato il “sogno di Santuzza”
Lo scorrere veloce degli eventi, ha portato fino alla
tragica e ultima scena, dove le tre protagoniste femminili della storia, hanno gridato “Hanno ammazzato compare Turiddu!", restando pietrificate nella raffigurazione di una vera pietà michelangiolesca, già prima scena a preludio dell'opera, in un gioco enigmatico di sguardi, ognuna con il proprio e
personale dolore, sebbene distrutte dalla stessa perdita.
Fiori, inchini, applausi scroscianti e soprattutto la soddisfazione del regista Alberto Paloscia che vivamente ha esternato a tutto il cast, hanno concluso e reso la serata davvero magica .
Il Coro Lirico ringrazia quanti hanno contribuito
alla realizzazione dell’opera, il fotografo Marco Mosti che ha realizzato le
fotografie e quanti hanno contribuito alla
promozione dell’evento.
Il Coro Lirico La Spezia ringrazia quanti hanno
voluto dare un contributo da devolvere in favore ai terremotati e rende noto
che già sono stati presi contatti con il
Sindaco di Amatrice.
Immagini e quanto
utile per la promozione artistica sarà pubblicato nel Blog di Sala CarGià,
contenitore, archivio e testimonianza storica dell’arte e della cultura in
transito nel Golfo dei Poeti: http://salacargia.blogspot.it.
ORGANICO
CORO LIRICO LA SPEZIA – CAVALLERIA RUSTICANA
SOPRANI: Alessandra Candido,
Ezia Di Capua Carmen Venturini, Katia Murtas, Antonella Mezzani, Gaetana
Veneri. Valentina Marconi, Lia Formentini, Elisa Sebastiani, Marina Cattaneo,
Roberta Lodola, Ester Impinna, Marta Pratellesi.
MEZZO SOPRANO: Tiziana Biagini, Laila
Ciardelli, Federica Cecchi, Luminita Neagu, Luana Cossa, Accardo Gabriella
CONTRALTO: Sandra Picasso, Alice
Gozzi, Alessandra Talese, Sabrina
Paluzzi, Sabrina Maggiani.
TENORE: Gianni Tridente,
Salvatore Lauria, Gioacchino Colasanto, Renato Bruschi, Tito Lorenzini, Federico
Favilli, Gianmario Biddau
BARITONO: Gennaro De Luca, Claudio
Cardinali, Elia Fiorentini, Domenico Alfieri, Stefano Marin
BASSI: Alessandro Caroppo, Francesco Menghini, Palo
Tonelli, Vincenzo Di Meo.
Ezia Di Capua – Curatore Coro Lirico La Spezia
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"CAVALLERIA RUSTICANA"
LE FOTO DI MARCO MOSTI
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sabato 1 ottobre 2016
LA NAZIONE: "CAVALLERIA RUSTICANA" AL TEATRO PALMARIA - SABATO 01 OTTOBRE ORE 21,15 - articoli di Marco Magi
Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
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Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
RINGRAZIO SENTITAMENTE
LA REDAZIONE DE LA NAZIONE E IL GIORNALISTA MARCO MAGI
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LA NAZIONE SABATO 01 0TT0BRE 2016
TELE LIGURIA SUD - TLS
INTERVISTA :
IL SOPRANO CRISTINA MARTUFI PROMUOVE CAVALLERIA RUSTICANA
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